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Piano per le imprese, tasse e burocrazia ridotte: la ricetta di Poggianti (Centrodestra) per far ripartire l'economia

Riduzione della Tari del 30 per cento, eliminazione della Cosap per due anni e taglio orizzontale dell’Imu dall’8,7 per mille al 6 per mille, oltre al varo del Piano delle funzioni per ridurre costi e burocrazia nel passaggio tra categorie di destinazione d’uso degli immobili simili. Sono le proposte di Andrea Poggianti, candidato Sindaco del centrodestra presentate questa mattina con il Piano per le imprese.

I dati Negli ultimi due anni – dati Camera di commercio – nel territorio empolese c’è stata una drastica riduzione di imprese di 38 unità con in media la chiusura di un’attività ogni 19 giorni. L’indagine evidenzia come il commercio all’ingrosso abbia subito una contrazione (36 attività in meno in due anni), il settore costruzioni (24 aziende in meno in due anni) e il manifatturiero del – 4%. Rimangono stabili la ristorazione e l’assistenza agli anziani, in crescita la comunicazione tecnologica (+8%) e le aziende agricole (+4,8%).

«Questi dati, impietosi, certificano il fallimento delle politiche dell’Amministrazione comunale uscente che ha sbandierato ‘Empoli fa impresa’ come un modello per attrarre imprese e creare occupazione. In questi anni, al di là delle solite promesse, l’unica certezza sono state imprese e attività commerciali che hanno chiuso e un eccesso di burocrazia che non consente agli imprenditori di fare investimenti. Così come è inutile vantarsi di avere gli oneri tra i più bassi del comprensorio se poi per ogni pratica gli imprenditori devono pagare. Se un’impresa è incentivata, assume, se è vessata farà l’esatto contrario». Il Piano per le imprese e le attività commerciali presentato da Andrea Poggianti insieme a Samuele Spini e Roberto Fruet di Forza Italia si basa sulla semplificazione burocratica, l’abbattimento delle tasse e il sostegno all’occupazione.

Il Piano delle funzioni Secondo gli strumenti urbanistici e le procedure attuali è quasi impossibile per un’azienda arrivare ad una soluzione di conversione di destinazione di un immobile. Nei comparti già esistenti attualmente è necessario tornare alla verifica dell’area come se non fosse mai esistita. Di fatto l’imprenditore o l’investitore cedono al Comune o pagano due volte quello che è già stato ceduto o pagato. Il Piano strutturale inoltre è datato 2013 con un quadro conoscitivo già vecchio di sette anni.

«Gli strumenti urbanistici sono datati – ha detto Samuele Spini, coordinatore di Forza Italia - E’ necessaria una riduzione nei passaggi delle destinazione d’uso. Tra categorie urbanistiche assimilabili non dovrà essere più necessario cedere verde e monetizzare se il cambiamento è funzionale. Il Piano delle funzioni andrà così a velocizzare i passaggi, ad aiutare e facilitare le imprese e le attività del centro storico».

«Il Comune non può bloccare e rallentare – ha concluso il commendatore Roberto Fruet di Forza Italia - Occorre agevolare i cittadini a poter usufruire degli spazi già esistenti, evitare eccessiva burocrazia e tasse faraoniche. Basta con le promesse a vuoto. Empoli deve tornare attrattiva per le imprese anche con il miglioramento delle zone industriali, dal punto di vista non solo organizzativo ma anche infrastrutturale e di mobilità e trasporto».

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