Altro incontro pubblico per la lista #fareVolterra
Altro incontro pubblico per la lista #fareVolterra, che continua l’ascolto dei cittadini, le proposte di chi vive la città e sente la necessità di un cambiamento. Così sabato 13 aprile, il candidato sindaco Giacomo Santi ed il suo staff, hanno tenuto un incontro al Circolo ARCI di San Giusto.
Circolo nel quale qualche settimana fa è stata inaugurata la Biblioteca No Slot, uno spazio sociale dove si tengono molte attività mettendo al bando le macchine “cerca fortuna” ma che di fatto rovinano le persone. Ospite speciale della serata è stato Dario Danti, pisano, docente di filosofia ed ex assessore alla cultura del Comune di Pisa, che ha avvalorato gli intenti della lista #fareVolterra, allargando il concetto, svincolandolo dal territorio, per Fare società. Inutile fermarsi alla mera propaganda elettorale, oggi c’è bisogno di cambiamento e secondo Danti bisogna unire al dialogo anche azioni concrete che, seppur nel loro piccolo, sono spinta propulsiva verso il cambiamento.
La periferia borghigiana di Volterra è sempre stata molto vivace e attiva. Più di 4 anni fa è stato instituito un Comitato che oggi conta 139 soci, in un quartiere di 800 persone. L’istituzione del comitato è stata necessaria per dialogare con un’amministrazione comunale che ha sempre avuto difficoltà ad ascoltare i singoli.
Solo attraverso questo strumento le problematiche del quartiere potevano essere prese in carico? Comunque sia le richieste dei borghigiani, seppur ascoltate, hanno trovato scarsi riscontri.
Attualmente, il Comitato e la Contrada di San Giusto, spartendosi i territori, si occupano in autonomia della manutenzione di alcuni spazi verdi del borgo, continuando a segnalare le criticità del luogo come i marciapiedi sconnessi, la necessità di un passaggio pedonale sicuro per raggiungere il Conad senza rischi ed il ripristino dell’illuminazione delle mura etrusche.
Già, perché non dimentichiamo che Borgo San Giusto è scrigno di alcune delle meraviglie più belle di Volterra, dalle Balze alla Chiesa dei Santi Patroni, dal museo del Consortini alle mura etrusche e medievali. Il Prof. Castiglia a tal proposito ha elaborato un progetto di riqualificazione, nel breve periodo e quindi di rapida fattibilità, che sarà presentato al Comitato di San Giusto come spunto per la valorizzazione del borgo.
“Si fanno tante battaglie per mantenere i servizi” dice Santi “ ma in un territorio che si sta spopolando è fisiologico che anche questi seguano le stessa sorte. Non possiamo pensare di risolvere i problemi partendo dalla coda. Bisogna creare lavoro e opportunità, bisogna fare arrestare il calo demografico ed invertire la tendenza affinché anche i servizi siano potenziati. Come si fa a creare lavoro? Cercando di utilizzare le risorse del territorio, come la geotermia, il turismo, la cultura. Per questo #fareVolterra metterà a punto dei progetti a lunga durata, coordinati da tecnici competenti del settore. Sarà una priorità la costituzione della rete tra territori, associazioni e privati affinché si possa attingere ai finanziamenti nazionali ed europei. Questa città ha bisogno di uno scossone” conclude Santi “Non c’è più da aspettare! Negli ultimi anni c’è stato un ulteriore calo della popolazione. Ora è il momento di aprirci e non restare arroccati sul colle. È il momento di puntare sulle nostre risorse. Ora è il momento di “fare”, di #fareVolterra, insieme”.
Fonte: #fareVolterra