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75 anni dopo Fischer torna a Pistoia: storia di un bambino sfuggito ai nazisti

L'ingresso di Auschwitz

Torna nei luoghi della sua infanzia Massimiliano Fischer, dove perse la famiglia e la sua vita cambiò per sempre.

Fischer e la sua famiglia vivevano a Prunetta, nelle montagne Pistoiesi, dove erano stati internati perché ebrei. Il bimbo fu allontanato da entrambi i genitori: aveva solo 4 mesi quando, nel gennaio 1944, fu privato della madre perché arrestata e condotta ad Auschwitz, da dove non fece più ritorno. Il padre invece fu costretto a fuggire con un fratello e entrambi furono chiusi in un campo di detenzione. Fischer fu salvato da Ernesto Bragognolo, un commerciante di scarpe, e sua moglie Rita: se ne presero cura e impedirono che fosse portato nei lager. Qualche anno dopo il padre di Fischer, Otto, rientrò in Italia. Dopo gli studi fatti a Pistoia, Massimiliano si trasferì a Torino, dove è diventato commercialista.

Tornerà a Pistoia per la presentazione di un quaderno che racconta la sua storia: ‘Un paio di scarpe per la vita: il percorso della famiglia Fischer da Prunetta ad Auschwitz’ di Andrea Lottini e Camilla Reggianini. Il ‘quaderno’ è l’ultimo di una serie, della raccolta ‘Storialocale’, diretto da Claudio Rosati e Andrea Ottanelli. La presentazione sarà giovedì 18 aprile ore 17 a Pistoia, presso la Fondazione Cassa Risparmio Pistoia e Pescia in via de' Rossi.

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