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Pasqua, tra i dolci preferiti in Toscana anche la pastiera napoletana

Agnello, capretto e torta pasqualina, ma sono soprattutto i dolci a salire sul podio dell’offerta gastronomica della Pasqua fiorentina con un trionfo di colombe, uova e new entry che provengono da altre regioni.

Da sorella povera del panettone, nata negli anni trenta a Milano per sfruttare ulteriormente le macchine adoperate per il più tipico prodotto natalizio, la colomba è ormai diventata un must stagionale che brilla di luce propria, tanto che in base ad un’indagine condotta da CNA a Firenze e in Toscana due famiglie su tre ne consumeranno almeno una.

A piacere di più ai fiorentini è la colomba tradizionale: glassa di mandorle sottilissima, granella di zucchero e mandorle pelate a coprire un dolce soffice dall’impasto giallo intenso, ma sono numerose anche le varianti con farce di vario tipo (cioccolato il gusto più gettonato, ma anche tiramisù o, più raramente, frutta esotica candita).

“Le novità di quest’anno è l’utilizzo del lievito madre, che la rende più morbida e digeribile e leggermente acidula al gusto e l’arrivo delle colombe senza glutine” spiega Francesco Fossi di CNA Alimentare Firenze.

E la colomba, a differenza del panettone, piace anche fuori dai confini nazionali, in particolare in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Polonia, Usa, cominciando a arrivare anche nei più raffinati negozi di ghiottonerie occidentali della Cina.

Altro intramontabile must, l’uovo di cioccolato che da prodotto per bambini si è trasformato in dolce per tutta la famiglia o in oggetto da regalo raffinato, basti pensare che il consumo di cioccolato a Firenze s’impenna proprio a Pasqua e non a Natale e d’inverno, tanto che il fatturato di questo periodo vale, per molte aziende, un quarto degli incassi globali.

Il tradizionale uovo di Pasqua, al cento per cento di cioccolato al latte perché destinato ai bambini, oramai è riproposto in varianti che sono diventate a loro volta dei classici: non solo cioccolato fondente ma anche cioccolato bianco, con granella esterna o frutta secca, decorato con foglia oro alimentare e, da quest’anno, “ruby”, dal colore rosa intenso, prodotto da una fava di cacao color rubino, senza coloranti, additivi o aromi.

Gola, ma anche salute assicura la prestigiosa università nordamericana di Harvard: il cioccolato, di buona qualità e soprattutto se fondente, con una percentuale elevata di cacao, aiuta a vivere più a lungo. Agisce come protettore dei vasi sanguinei e del cuore. Aiuta a ridurre i sintomi da stanchezza fisica e/o psicologica e ad abbassare il livello del colesterolo nel sangue. E non fa ingrassare.

La new entry del 2019? “La pastiera napoletana che si è conquistata uno spazio proprio anche in città, uscendo dai confini partenopei. La sua ricetta è tra le più ricercate in rete secondo Google Trends, ma visto che la sua esecuzione a base di grano cotto nel latte, ricotta, uova, canditi, burro e acqua di fiori di arancio è tutt’altro che agevole il nostro consiglio è quello di affidarsi a un buon pasticciere” conclude Fossi.

Fonte: CNA Alimentare Firenze

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