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Elezioni, il centrodestra spende un nome 'pesante' per Vinci: il candidato è Alessandro Scipioni

Il Centrodestra unito scende in campo anche a Vinci, e il nome per sfidare il sindaco uscente Giuseppe Torchia è di quelli pesanti: si tratta del segretario della Lega Firenze, Alessandro Scipioni. La sua candidatura è stata presentata oggi a Spicchio-Sovigliana, alla presenza tra gli altri del segretario Empolese Valdelsa Federico Pavese, il responsabile organizzativo Lega Toscana Andrea Barabotti, il segretario regionale FdI Francesco Torselli e altri candidato del centrodestra nell'Empolese Valdelsa.

La scelta di Scipioni, romano di nascita, ma fiorentino di adozione e da anni nel Carroccio toscano, nasce anche dalla mancanza a livello locale di un profilo congruo a rappresentare tutto il centrodestra, ma è sicuramente una "scelta simbolica", come è stata presentata nel corso della conferenza stampa: la Lega ha scelto un suo uomo di punta per contendersi la città di Leonardo Da Vinci nel Cinquecentenario della sua morte, un ulteriore passo avanti nel progetto di diffusione capillare nella 'regione rossa'. Così "Scipioni il vinciano", parafrasando il suo cognome tanto simile al condottiero romano della gens Scipioni che estese i confini di Roma in Africa, è stato chiamato a guidare il centrodestra alla conquista di un Comune legato a stretto filo al nome di un capisaldo della cultura europea conosciuto in tutto il mondo: conquistare Vinci nel Cinquecentenario della morte di Leonardo è un obiettivo ambitissimo dal centrodestra a livello simbolico. Spendere qui il nome di Scipioni dimostra quanto il centrodestra voglia centrare l'obiettivo.

E il segretario provinciale ha ottenuto il benestare di tutta l'area e c'è la fiducia di potercela fare: "Alcuni anni fa - spiega Scipioni - era impossibile pensare di vincere in Toscana, ma dopo Cascina il centrodestra sta piano piano mandando a casa la sinistra che da 70 anni governa qui, facendo danni e governando nelle segrete stanze. Il PD ha preso il meglio da questi territori, ma non ha dato niente in cambio. I tempi sono cambiati: Leonardo si immaginò un elicottero 500 anni prima della sua costruzione, figuriamoci se noi non possiamo espugnare la sua città. "

Vinci si presta bene al progetto culturale e politico del centrodestra e soprattutto della Lega, ossia la valorizzazione dell'ambito locale: dove esprimere meglio questo concetto se non in un piccolo comune che ha dato però i natali ad un baluardo della cultura occidentale? L'obiettivo primario è quindi quello di valorizzare la "territorialità" di Vinci: "Un buon sindaco della Lega - spiega Barabotti -  oltre a essere un buon amministratore, porta i valori della Lega come quelli della centralità dei territori e la valorizzazione delle loro differenze. Vinci ha perso la sua centralità e gli va restituita, anche perché la sua importanza riguarda tutta la cultura europea e mondiale che deve ringraziare il genio di Leonardo Da Vinci. Vinci oggi è un territorio periferico e noi dobbiamo portarlo a essere protagonista del dibattito politico perché abbiamo attenzione per i territori più periferici"

"Questo comune - spiega invece Scipioni - è un trait d'union tra Empolese e Firenze, appartiene profondamente alla provincia di Firenze, noi vogliamo riportarla a essere protagonista sul territorio dopo anni in cui si è portato le decisioni altrove". Il riferimento è ovviamente all'Unione dei Comuni, considerato un Ente che "va eliminato", come viene specificato nel corso della conferenza stampa.

Al centro del programma c'è quindi il turismo e la valorizzazione del 'locale': "Nel Cinquecentenario della morte di un cittadino di Vinci si fa la mostra a Roma, questo è assurdo. La mostra andava fatta qui, dove Leonardo è nato. Il turismo deve tornare protagonista. La città deve diventare attrattiva con pub, locali, eventi, il turista deve stare qui e spendere soldi sul nostro territorio. Vogliamo almeno 10 sagre per valorizzare le nostre tradizioni. Vinci deve tornare protagonista. È sotto gli occhi di tutti quel che invece accade: la mostra su Leonardo è a Roma e accoglieremo Mattarella con i cantieri aperti: se credete che questo sia assurdo significa che c'è bisogno di cambiare".

Scipioni, serrate le fila del centrodestra, non chiude le porte a nessun supporto esterno: l'occhiolino è rivolto senza troppo nasconderlo agli elettori del M5S che pare non avranno una lista locale a cui potranno affidarsi: "Faccio appello a tutte le forze politiche che vogliono cambiare, come il M5S. Non è possibile escludere il 30% degli elettori, vanno ascoltate le loro istanze e noi lo faremo. Sono un esponente della Lega, ma il mio partito sarà Vinci"

 

 

 

 

Giovanni Mennillo

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