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Consiglio regionale, variazione di bilancio: 150 milioni per la sanità, 34 per le PMI

Il Consiglio regionale ha osservato un minuto di raccoglimento in ricordo delle 140 vittime della Moby Prince, a 28 anni dalla tragedia. Il presidente dell’Assemblea toscana ha chiesto all’Aula un momento di raccoglimento in apertura dei lavori di questa mattina, mercoledì 10 aprile, rivolgendo un pensiero a tutte le persone che persero la vita quella notte.

Questo pomeriggio, in rappresentanza della Regione, il presidente sarà a Livorno, dove prenderà parte alla cerimonia per la commemorazione della tragedia. In Aula, ha rinnovato l’invito a tutti i consiglieri ad essere presenti alla cerimonia.

Durante la giornata sono stati discussi molti temi, tra cui un premio speciale per il ciclista castellano Alberto Bettiol e il 'tacito rinnovo' per il commercio ambulante.

Sanità, contrasto violenza su operatori: l'interrogazione

Tutte le aziende si sono attivate, sulla base di specifiche delibere (in particolare la numero 1176 del 2018), e hanno già raggiunto un livello opportuno di rilevazione e contrasto di atti di violenza a danno di operatori del servizio sanitario. Ulteriori passi avanti sono in atto anche per implementare un apposito sistema di segnalazione delle aggressioni, per la costituzione del gruppo di lavoro multidisciplinare per l'analisi delle segnalazioni e l’individuazione di misure specifiche e per sviluppare un percorso di supporto psicologico a favore della vittima di aggressione, per l’implementazione di un adeguato corpo di vigilanza con presenza fissa almeno al pronto soccorso anche attraverso accordi con le forze dell'ordine. È questo il quadro delle misure messe in campo dalla Regione per prevenire, rilevare e contrastare atti di violenza contro operatori del servizio sanitario, illustrato in aula da Stefania Saccardi.

In risposta all’interrogazione presentata dal consigliere Paolo Marcheschi, l’assessore regionale alla Sanità ha riferito che è alta l’attenzione per l’installazione di videocamere di sorveglianza con particolare riferimento alle vie di accesso alle strutture, ai parcheggi e ad alcuni reparti ritenuti a rischio aggressione. Tutte le aziende stanno inoltre valutando il numero di aree da sottoporre al controllo mentre si registra un’accelerazione nella ricollocazione delle sedi isolate di continuità assistenziale con ipotesi di spostamento presso associazioni di volontariato e quindi dove è presente personale.

L’assessore è stata sollecitata da Marcheschi, nella replica del consigliere in Aula, a comprimere quanto più possibile i tempi e a intervenire rapidamente almeno nelle zone ritenute più critiche.

Sanità, Marcheschi (FI): "Riforma 118 naufraga"

“La Riforma del 118 appare sempre più come una riforma-fantasma e soprattutto emerge che non è frutto della necessaria concertazione con le parti. Ennesima conferma dello sbando della sanità toscana, si sta consumando “un tutti contro tutti”. Ho perciò scritto una lettera al Presidente della Commissione regionale della Sanità Scaramelli per capire se il testo, arrivato in Commissione, di riforma del 118, dell’emergenza-urgenza sia quello definitivo o invece, come si apprende dalla stampa, Rossi mette ancora in dubbio che lo sia. Visto che Governatore e Assessore Saccardi, ai medici e infermieri che sono andati a protestare, hanno assicurato che il testo già inviato in Consiglio sarà rivisto e saranno ascoltati soggetti e categorie. E’ evidente quindi che tale testo non sia stato condiviso con tutti i soggetti interessati, mentre l’iter di approvazione di una riforma così importante impone un’ampia concertazione. Questo testo è una “mancia” elettorale mentre in realtà necessiterebbe di un approfondimento nell’ottica di una riforma seria che riporti al centro il paziente. Se dunque il testo della Giunta, attualmente in Commissione, è già naufragato allora venga ritirato –fa sapere il Capogruppo regionale Paolo Marcheschi (Fdi)- E comunque chiedo che vengano ascoltati tutti i soggetti interessati: 118, le Misericordie, la Fratellanza Militare, Ampas, i sindacati dei medici e degli infermieri, che si lamentano per non aver partecipato alle audizioni della Giunta” sottolinea Marcheschi.

In discussione la prima variazione di bilancio

Maggiori risorse per l'acquisto di nuovi bus (8,8 milioni, uno nel 2019 e il resto nel 2020) ma anche per il rinnovamento delle strutture a disposizione delle aziende sanitarie (50 milioni l'anno, fino al 2021) e poi 34 milioni di euro per favorire l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese che vogliano investire in ricerca, sviluppo e innovazione, i quali confluiranno in un fondo di garanzia che già contava tre milioni per il 2019 e altrettanti per il 2020.

Sono alcuni dei numeri della prima variazione di bilancio, proposta dalla giunta, che l'aula del Consiglio regionale discute oggi: 271,78 milioni di euro in aumento sulla spesa nel 2019, altri 69,32 milioni nel 2020 e 50,27 milioni nel 2021.

Sul fronte della spesa corrente si segnalano in particolare 1,6 milioni per la manutenzione ordinaria della FI-PI-LI, il reintegro di 5 milioni per il trasporto pubblico locale, altri 500 mila euro di contributi regionali che integreranno l'incentivo ‘ferro bonus' già previsto e finanziato a livello nazionale per trasferire il traffico merci da strada a ferrovia, 3 milioni per l'inclusione degli immigrati e 20 milioni accantonati sul fondo di riserva per le spese impreviste.

Negli investimenti invece, con molti interventi finanziati attraverso l'indebitamento, oltre a bus, accesso al credito e sanità sono meritevoli di nota i 30 milioni e 256 mila euro (come importo massimo) per la proposta di acquisto da Interporto Guasticce Livorno di due immobili su cui grava l'ipoteca a garanzia del mutuo prestato da Mps – operazione alternativa al pagamento della garanzia - sei milioni per la sicurezza sui luoghi di lavoro e 5,5 milioni come contributo straordinario alla realizzazione della nuova sede del dipartimento di scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell'Università di Firenze.

Nella variazione di bilancio ci sono anche 200 mila euro, sul 2019 e 2020, per la concessione in conto capitale per acquisto e l'adattamento di autoveicoli per disabili e contributi per il conseguimento della patente, oltre ad un'anticipazione di liquidità per 82 milioni e 287 mila euro, attraverso Cassa Depositi e Prestiti, a favore delle aziende sanitarie per consentire il pagamento dei debiti commerciali che risultano al 31 dicembre scorso. L'anticipazione sarà restituita in un secondo tempo alla Regione, che la renderà a sua volta a Cassa Depositi e Prestiti. Gli interessi, pari a 650 mila euro, graveranno invece sul fondo sanitario.

Nel pacchetto di emendamenti approvati, solo per citare i più significativi, ci sono 4 milioni, di mutuo programmato per il 2021, destinato alla realizzazione del nuovo ponte sul'Arno per il collegamento tra la FI-Pi-LI e la strada regionale 66 in località Indicatore, altri 4 milioni e 850 mila euro, sempre come indebitamento (nel 2020), per l'ampliamento della banchina del porto di Piombino, e poi altri interventi che riguardano lo scavalco ferroviario di Livorno (2,5 milioni), la manutenzione della via Francigena (120 mila euro l'anno dal 2019 al 2021), la salvaguardia delle aree di bosco percorso dagli incendi a Vicopisano e Giuncugnano (270 mila euro nel 2019), la prevenzione dall'usura (100 mila euro nel 2019) e il contrasto a bullismo e cyber-bullismo (50 mila euro ancora nel 2019), finanziati attraverso storni di risorse già presenti.

Nel rispetto della legge nazionale sulla par condicio, che regolamenta l'attività di informazione e comunicazione istituzionale nel periodo dei comizi elettorali, servizi e comunicati di Toscana Notizie fino alle elezioni europee e amministrative del 26 maggio prossimo saranno redatti in forma impersonale e senza virgolettati.

Bilancio, la variazione: 150 milioni per la sanità, 34 per le PMI

Altri 34 milioni di euro per le micro, piccole e medie imprese toscane. Sono quelli che arrivano grazie alla prima variazione di bilancio della Regione Toscana e che si vanno aggiungere ai 6 già stanziati nella manovra di dicembre per il fondo “Garanzia Toscana”.  La variazione prevede risorse complessive per 270 milioni euro nel 2019, 69 milioni sul 2020 e 50 milioni sul 2021.  Nel provvedimento è contenuto anche un piano di investimenti straordinario in sanità per 150 milioni di euro (50 milioni per ciascuna annualità tra il 2019 e il 2021). Il provvedimento è stato illustrato in aula questa mattina dal presidente della commissione bilancio del Consiglio regionale Giacomo Bugliani (Pd).

“È  la prima variazione alla manovra di bilancio, arriva con due mesi di anticipo rispetto alla consuetudine per facilitare la programmazione e l’utilizzo delle risorse. – ha spiegato Bugliani – Tra le voci più significative, ci sono senza dubbio i 150 milioni previsti per il finanziamento del piano di investimenti straordinari in sanità ( 50 milioni per ciascuna annualità tra il 2019 e il 2021) che consentiranno di mettere in campo  interventi infrastrutturali e tecnologici. Viene inoltre rifinanziato con 34 milioni di euro ‘Garanzia Toscana’, il fondo nato per favorire l’accesso al credito da parte delle micro, piccole e medie imprese operanti in Toscana; risorse che vanno a integrare i 6 milioni di euro già previsti nel bilancio di previsione 2019-2021. Non mancano inoltre stanziamenti decisivi sul fronte dei trasporti e sul sostegno alla disabilità, passando per azioni che hanno ricadute decisive sui singoli territori”.

Di seguito le principali misure:

-           150 milioni per un piano di investimenti straordinari in sanità ( 50 milioni per le tre annualità, 2019, 2020 e 2021);

-          34 milioni di euro per il rifinanziamento del fondo “Garanzia Toscana”;

-          30,256 milioni di euro per l’acquisto di immobili della Società Interporto Toscano Amerigo Vespucci

-          8,8 milioni di euro (1 sul 2019, 7,8 nel 2020) per il rinnovo del parco bus;

-          6 milioni di euro nel 2019 per interventi a favore delle imprese toscane per la sicurezza sui luoghi di lavoro;

-          5,5 milioni di euro come contributo straordinario all’Università degli Studi di Firenze per il Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali;

-          5 milioni di euro per il reintegro del taglio previsto sul fondo  nazionale trasporti;

-          1,6 milioni di euro nel 2019 per interventi di manutenzione ordinaria sulla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno;

-          3 milioni di euro per politiche di accoglienza;

-          1,48 milioni di euro per lavori di restauro, recupero e adeguamento della Villa medicea di Careggi;

-          0,50 milioni di euro per lo sviluppo dei servizi di trasporto ferroviario intermodale;

-           4 milioni per la realizzazione del ponte di Signa;

-          4,6 milioni destinati alla logistica del porto di Piombino (ampliamento area business).

Bilancio, Scaramelli, Mazzeo e Pieroni (PD) soddisfatti

"Con l’approvazione della prima variazione di bilancio mettiamo in campo risorse aggiuntive per la sanità toscana di oltre un miliardo, un impegno fortissimo per la qualità delle strutture sanitarie e l’ammodernamento infrastrutturale e tecnologico. Tutto ciò è stato reso possibile da quanto fatto in questi anni per tenere i conti in equilibrio, cosa che ci ha consentito di liberare risorse".

Lo dice Stefano Scaramelli, consigliere regionale Pd e presidente della commissione sanità e politiche sociali, commentando l’approvazione della prima variazione del bilancio della Regione avvenuta oggi.

"Nello specifico – spiega Scaramelli – la Regione finanzia con ulteriori 150 milioni in tre anni il piano di investimenti straordinari in sanità. Altri 250 milioni vengono dalla partita ex articolo 20, vale a dire la rimodulazione di risorse nazionali in base alle necessità delle singole aziende sanitarie, ulteriori 700 milioni verranno investiti con risorse dei bilanci delle aziende a valere su tutta la Toscana e per rilanciare e riqualificare strutture, pronti soccorso, ospedali, l’ammodernamento dei macchinari. Insomma – conclude il presidente della commissione – fatti concreti, risorse vere, scelte importanti per tenere alti e se possibile migliorare i livelli della nostra sanità".

“Il giudizio non può che essere positivo per una manovra che definirei qualificante sia per le consistenti risorse messe in campo, 271milioni di euro, sia per gli ambiti su cui va ad intervenire: sviluppo, crescita e competitività dei territori – commenta così Andrea Pieroni, consigliere regionale, intervenendo nel dibattito in aula –. Gli ultimi mesi sono stati particolarmente complessi per l’economia italiana e non credo sia un caso che coincidono esattamente con il periodo di attività del governo gialloverde. Allora noi proviamo, anche con questa variazione di bilancio, a dare ai toscani risposte che finora mancano a livello nazionale. E lo facciamo con scelte concrete: i 34milioni che incrementano il fondo Garanzia toscana a sostegno di micro, piccole e medie imprese sono un segnale chiaro alle aziende dei nostri distretti, maggiori garanzie significano più facilità nel fare investimenti e, di conseguenza, sviluppo e nuova occupazione; i 6milioni per la sicurezza sui luoghi di lavoro confermano il nostro impegno per favorire la buona occupazione che non può prescindere dalla sicurezza; i 150milioni nel prossimo triennio per investimenti in sanità, uniti alle risorse del fondo sanitario nazionale, al piano di valorizzazione e alla capacità di autofinanziamento delle Aziende sanitarie, permetteranno di arrivare ad un investimento di 1,5 miliardi proseguendo sulla buona prassi dell’innovazione in un comparto in cui è fondamentale rinnovarsi e migliorasi continuamente.

Si tratta, dunque, di risposte tangibili che la Toscana mette in campo per contrastare il rallentamento dell’economia”.

"Il lavoro è la nostra ossessione e oggi in Consiglio Regionale siamo stati in grado di dare una doppia risposta concreta sia al settore del commercio ambulante sia a quello delle imprese. Certezze e risorse che danno ossigeno e che, sono certo, aiuteranno tante realtà del nostro territorio a consolidarsi e svilupparsi sempre di più". Con queste parole il consigliere regionale PDAntonio Mazzeo annuncia l'approvazione, avvenuta questa mattina a maggioranza in Consiglio Regionale, della Proposta di legge relativa alla regolamentazione del commercio ambulante e della variazione di bilancio che stanzia 40 milioni a favore del credito alle imprese.

"L'approvazione della nuova legge sul commercio ambulante a cui abbiamo lavorato insieme a Gianni Anselmi, presidente della commissione Sviluppo economico, e all'assessore Stefano Ciuoffo, dà una risposta concreta alle richieste che, da tempo, ci arrivavano da migliaia di operatori del settore anche della provincia di Pisa e fa da apripista nel Paese per risolvere una volta per tutte la questione Bolkestein - spiega Mazzeo - Con questo testo, voluto e votato dal PD mentre Lega e Movimento 5 Stelle si sono astenuti dopo che per mesi avevano vestito i panni dei paladini degli ambulanti, mettiamo a frutto un lungo percorso di concertazione e confronto con le associazioni di categoria e riempiamo il vuoto normativo generatosi dopo l’approvazione della finanziaria nazionale. I punti qualificanti sono essenzialmente tre: in primo luogo, e richiesta più importante che ci è arrivata dalle associazioni, il tacito rinnovo delle concessioni per 12 anni purché l’impresa sia iscritta al registro della Camera di Commercio e sia attiva. Secondariamente la definizione di nuovi parametri di assegnazione per i posti vacanti con la possibilità per i Comuni di prevedere specifiche premialità per i giovani under 35 e infine la qualificazione dei mercati nei centri storici. Tutti elementi che permetteranno di valorizzare ulteriormente l'attività del settore e di coloro che vi operano e che seguono i 300mila euro già stanziati per due anni con cui i Comuni possono presentare progetti di qualificazione dei mercati. Una opportunità che spero il Comune di Pisa non si lasci sfuggire".

Quanto al sostegno alle imprese, Mazzeo spiega nel dettaglio cosa prevede il nuovo stanziamento di risorse regionali: "Si tratta di 40 milioni di euro che vengono destinati all'accesso al credito presso gli istituti bancari sia in termini di liquidità sia in termini di investimenti. La Regione Toscana coprirà le garanzie del credito e così facendo sosterrà in maniera reale e concreta il sistema delle imprese permettendo loro di investire nel proprio futuro e, cosa più importante, creare nuovi posti di lavoro. In attesa della legge sulle Pmi e le startup a cui stiamo lavorando e che presenteremo nelle prossime settimane sono davvero orgoglioso e felice che già da oggi possiamo dare a quel settore un'altra, importante risposta operativa".

Bilancio, i provvedimenti della variazione

I provvedimenti economici e finanziari che compongono la prima variazione alla manovra della Regione Toscana prevedono interventi per complessivi 270milioni di euro nel 2019, 69milioni sul 2020 e 50milioni sul 2021.

Tra le voci più significative, come illustrato dal presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani, si segnalano i 150milioni previsti per il finanziamento del piano di investimenti straordinari in sanità e in particolare per il miglioramento delle strutture (50milioni per ciascuna annualità tra il 2019 e il 2021) cui si aggiunge uno stanziamento previsto dal Governo nazionale, per interventi infrastrutturali e tecnologici in sanità, e finanziamenti delle singole aziende.

Per favorire l’accesso al credito da parte delle micro, piccole e medie imprese toscane, si prevede un finanziamento del fondo di garanzia con una cifra di 34milioni di euro, misura prevista per 6milioni con il bilancio di previsione 2019-21 e ora integrata.

Per il trasporto pubblico locale, è previsto un reintegro del fondo regionale per 5milioni, a compensazione di un taglio del fondo nazionale operato quest’anno. Sempre per i trasporti, si è dato conto anche di un rifinanziamento di 1,6milioni di euro nel 2019 per interventi di manutenzione ordinaria sulla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno. A bilancio anche un finanziamento di 8,8milioni (un milione sul 2019, 7,8milioni sul 2020) per il rinnovo del parco autobus e un reintegro di 20milioni di euro del fondo di riserva per il 2019.

Sul comparto sanità, viene autorizzato anche un contributo annuale fino a un massimo di 8milioni e 820mila euro, dal 2019 al 2037, per il reintegro del patrimonio netto delle aziende sanitarie: tale patrimonio è stato infatti eroso, tra il 2001 e il 2011, da perdite connesse alla mancata inclusione degli ammortamenti tra i costi utili per la determinazione dell’equilibrio economico, perché questo allora prevedevano le leggi nazionali, e per ridurre i tempi di pagamento dei fornitori.

Sul 2020, è previsto il finanziamento di 5,5milioni per la realizzazione della nuova sede del dipartimento di scienze e tecnologie agrarie dell’Università di Firenze. Questa misura, ha spiegato Bugliani, è sostenuta dalla Regione ed è direttamente collegata alla necessità di investire nella ricerca e in particolare nel settore della forestazione. Misure per 6milioni sono riservate al finanziamento di un bando per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Per contributi alle famiglie con disabili, in particolare per acquisto o modifiche alle autovetture o per il conseguimento di patenti speciali, sono previsti 200mila euro per ciascuna annualità 2019 e 2020.

Si segnala inoltre un’anticipazione di liquidità per 82milioni per la sanità.

Impegno consistente anche per l’interporto Guasticce-Livorno, per il quale si stanziano 30,2milioni per l’acquisto di due immobili di proprietà della società dell’Interporto, della quale la Regione fa parte. Su quei due immobili la Regione ha prestato garanzia e provvederà all’acquisto con una operazione delineata a tutela del patrimonio regionale. Il prezzo d’acquisto, ha spiegato il presidente della commissione, potrebbe essere inferiore; il valore sarà oggetto di valutazione, la cifra di 30,2milioni è il tetto massimo stabilito.

Previsto anche, con emendamenti, lo stanziamento di 4milioni di euro nel 2021 per la realizzazione del ponte di Signa e di 4,6 milioni destinati alla logistica del porto di Piombino (ampliamento area business). In arrivo anche uno stanziamento regionale a integrazione di quello statale di 2milioni e 500mila euro, per un totale di 5milioni e 700mila, per le opere relative allo scavalco ferroviario di Livorno. Dal 1 gennaio 2019, auto e moto di interesse storico pagheranno una tassa automobilistica ridotta del 50 per cento. Viene inoltre abrogata l’imposta regionale sulle concessioni statali per l’occupazione e l’uso di beni del demanio relativamente alle concessioni di derivazioni di acque pubbliche.

Bugliani ha illustrato anche i progetti toccati nel Documento di economia e finanza per il 2019 (integrazione della sezione programmatoria della nota di aggiornamento) e riferiti all’agenda digitale e allo sviluppo della banda larga con uno stanziamento ulteriore di 800mila euro; al progetto su ricerca e innovazione integralmente emendato in commissione; alla riforma e sviluppo della qualità nel settore sanitario e alle politiche di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri.

L’assessore alla presidenza Vittorio Bugli  ha illustrato i principali emendamenti presentati in Aula, tra cui quelli che prevedono i contributi per la realizzazione del ponte tra Signa e Lastra a Signa e per il porto di Piombino, e si è soffermato in particolare sullo stanziamento di 8milioni e 820mila euro, dal 2019 al 2037, per la sanità toscana. L’assessore ha spiegato che, dopo un periodo di tagli dei finanziamenti statali e la decisione della Regione Toscana, come di altre, di non cancellare i finanziamenti in sanità, il governo nazionale rigettò la possibilità di sterilizzare la quota degli ammortamenti e nel 2013 fu approvata una legge per consentire di abbattere i tempi di pagamento dei fornitori in sanità e porre rimedio alle sterilizzazioni passate, in seguito a cui la Toscana contrasse un mutuo di circa 664 milioni, a fronte di un fabbisogno di circa 170 milioni. Per questo si è arrivati successivamente alla decisione di far fronte con lo stanziamento fino al 2037.

Regione: documento regolarità contributiva solo per contributi di almeno 5mila euro

Via libera a maggioranza, nella seduta d’aula di martedì 9 aprile, alla legge che limita le procedure di acquisizione del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) ai procedimenti di concessione di contributi e nelle fasi di liquidazione di ogni tipologia di contributi, benefici o sovvenzioni di importo pari o superiore a 5mila euro.

La specifica esigenza è emersa per eliminare difformità applicative sull’acquisizione del Durc in alcuni casi di contributi regionali per i quali l’obbligo non è previsto dalla normativa nazionale. Per i procedimenti contributivi, inoltre, è apparso congruo limitare l’applicazione della normativa regionale che obbliga all’acquisizione del Durc ai contributi di importo pari o superiore a 5mila euro.

L’atto è stato illustrato dal consigliere Giacomo Bugliani, che ha precisato come la ratio della legge sia di semplificazione.

In base al testo votato la Regione acquisisce il Durc prima del provvedimento di concessione e nelle fasi di liquidazione di ogni tipologia di contributi, benefici o sovvenzioni di importo pari o superiori a 5mila euro, effettuati con risorse regionali, a qualsiasi titolo e a favore di qualsiasi soggetto tenuto ad obblighi contributivi.

Resta comunque fermo, ha aggiunto Bugliani completando l’illustrazione del testo, il controllo a campione sulle relative dichiarazioni di regolarità anche al di sotto dell’importo di 5mila euro, per i soggetti tenuti al rispetto degli obblighi contributivi per il personale dipendente, ai sensi della normativa statale e regionale.

Gabriele Bianchi ha annunciato il proprio voto favorevole. Tommaso Fattori ha affermato che la modifica lascia perplessi: richiedere il Durc, oggi, è semplicissimo, si può fare anche on line, è una procedura immediata. È opportuno che i soggetti siano a posto con la regolarità contributiva anche per ricevere pochi soldi pubblici. Il consigliere Marco Casucci ha annunciato il voto favorevole, motivando il consenso per la semplificazione operata che va nella direzione del buon senso. Monica Pecori ha annunciato il voto contrario: vista la semplicità dell’invio telematico del documento sulla regolarità contributiva, non si capisce perché limitarlo al di sotto dei 5mila euro.

Sicurezza, Alberti (Lega): "Taser alla municipale"

Il consigliere regionale Jacopo Alberti presenta un’interrogazione per sapere come la Regione intenda attuare la sperimentazione delle pistole elettriche prevista nel Decreto Sicurezza

“Non far sperimentare l’uso dei taser alla Polizia Municipale, come deciso dall’amministrazione uscente del Comune di Firenze, è svalutante per il lavoro degli agenti e la loro professionalità – dice il consigliere regionale, Jacopo Alberti – oltre ad essere un deliberato attacco al Decreto Sicurezza che ha istituito la sperimentazione dei taser. Nei pochi mesi in cui i taser sono stati utilizzati a Firenze, c’erano state delle occasioni in cui si erano rivelati utili e ovviamente non mortali. Firenze ha deciso di stoppare questa sperimentazione, a discapito della sicurezza degli agenti e dei residenti, perché l’amministrazione ritiene che i taser siano troppo pericolosi per gli aggressori. Un buonismo che tutela di più chi commette reati che coloro che ogni giorno si impegnano a far rispettare la legge, che non intendiamo tollerare per la Toscana”.

“Le dotazioni difensive della Polizia Municipale sono decise, da regolamento, dai singoli comuni o unioni comunali – precisa il consigliere – ma tra le funzioni della Regione c’è la possibilità di intervenire. Qui si tratta di recepire una legge nazionale, e vogliamo sapere come la Regione intenda attuarla. Si tratta – conclude Alberti – di garantire l’incolumità di agenti, residenti, e perfino di chi commette il reato, e quest’ultimo non può essere più tutelato e privilegiato rispetto a chi subisce il reato. E la municipale è comunque già dotata di pistole molto più pericolose dei taser, che non sono mortali”.

Moby Prince, Biasci (Lega): "Tragedia indelebile"

“Sono ormai passati tanti, troppi anni-afferma Roberto Biasci, Consigliere regionale della Lega-ma il ricordo della tragedia del Moby Prince è ancora indelebile.” “Ben centoquaranta morti-prosegue il Consigliere-ed una verità complessiva che, dopo tutto questo tempo, appare, colpevolmente, avvolta dalla nebbia.” “Siamo vicini, quindi, ai familiari delle vittime-precisa l’esponente leghista-che con grande determinazione si stanno battendo perché si delineino gli effettivi contorni di questo disastro.” “Una brutta storia-sottolinea Biasci-di cui non è stata ancora scritta la parola fine; tutte le Istituzioni devono, pertanto, dare il massimo per fornire, finalmente, delle risposte certe a chi ha perso un congiunto.” “La verità-conclude Roberto Biasci-nella sua tragicità deve quindi venire a galla con tutte le sue possibili sfaccettature.”

Fonte: Ufficio stampa

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