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Allattamento, a Poggibonsi completata la formazione del terzo gruppo di madri

Per l’Azienda sanitaria Toscana sud est la promozione della salute di mamme e bambini, anche attraverso la pratica dell'allattamento materno, è di primaria importanza. I punti nascita degli ospedali di Campostaggia e di Nottola continuano a essere in prima linea per la promozione, la protezione e il sostegno alla pratica dell'allattamento materno.

Da anni certificato “Amico dei Bambini” secondo il modello OMS/Unicef, l’ospedale Alta Valdelsa di Poggibonsi ha completato la formazione del terzo gruppo di mamme peer counsellor (consulenti alla pari) in allattamento con l'aiuto delle formatrici aziendali, l'infermiera Monica Conforti, la pediatra Monica Tiezzi e l'ostetrica Elisabetta Livi inserite nella rete dei formatori regionali ed esperte nella gestione dell'allattamento e di alimentazione infantile, insieme a Margherita Biotti ostetrica e Monica Galgani, ostetrica in consultorio.

L’ospedale di Nottola ha portato a termine di recente la formazione del secondo gruppo di mamme volontarie (circa 20) grazie alle infermiere Elisa Melacci e Lara Voltolini, alla pediatra Valentina Canocchi e all’ostetrica Lisa Ronchieri. A breve le peer counsellor della Valdichiana senese si uniranno a quelle della zona Valdelsa associate in un gruppo di volontariato chiamato “Non solo latte, Mamme per Amiche” attivissimo da circa 11 anni sul territorio di riferimento.

Insieme andranno verso il rinnovo della convenzione con l’Asl Toscana sud est e insieme sosterranno il progetto Unicef “Comunità Amica del bambino”, che coinvolgerà in modo sperimentale i territori della Valdichiana e della Valdelsa affinché si possa diffondere in maniera capillare la cultura dell'allattamento materno in tutto il territorio aziendale. Un impegno importante per le mamme volontarie, ma anche per il personale esperto dei punti nascita aziendali che con costanza, forza e professionalità accompagna da sempre le famiglie offrendo aiuto concreto a tutte le madri che vogliono allattare, ma anche a quelle che, per vari motivi, non lo fanno.

Fonte: Ufficio Stampa Azienda USL Toscana Sud Est

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