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Castello dell'Acciaiolo aperto, visita ai 300mila tulipani e narcisi

Di I, Sailko, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8319983

Open Villas, sabato 6.4 (9,30) visita al Castello Acciaiolo e ai tulipani nel parco Wander and Pick

Sabato 6 aprile 2019 alle 9,30 al Castello dell'Acciaiolo penultimo appuntamento del programma di visita alle dimore storiche nel territorio di Scandicci Open Villas, con la visita al Castello dell'Acciaiolo (via Pantin, 63). In questa occasione, per la quale non è richiesta la prenotazione, è in programma un percorso attraverso le sale generalmente chiuse al pubblico, e successivamente una visita al parco con 300 mila tulipani e narcisi del progetto Wander and Pick. L'ultimo appuntamento di Open Villas è infine fissato per martedì 16 aprile 2019 alle 21 al Teatro Studio Mila Pieralli (via Donizetti, 58), con un incontro pubblico durante il quale sarà anche proiettato il filmato realizzato sulla Pieve di San Giuliano a Settimo; saranno presenti il Sindaco di Scandicci Sandro Fallani, il presidente del Cesvot Federico Gelli e il presidente Nazionale Auser Enzo Costa, Storici dell’Arte e Docenti Universitari.

Il Castello dell'Acciaiolo, scheda storico artistica di Leonardo Colicigno Tarquini

“Il Castello dell’Acciaiuolo è giudicato la fortezza più bella di tutto il contado fiorentino, nasce come Villa di Carcherelli (dal nome della località in cui sorge) conserva l’aspetto di un severo castello tre-quattrocentesco, con una cinta muraria di pietra coronata da merli guelfi, due enormi torri e un bel giardino monumentale. L’edificio, col passare del tempo, perse la propria funzione difensiva trasformandosi in una residenza signorile.

Nel XV secolo passò alla famiglia Davizzi e, sotto la proprietà di Neri di Pietro, si consumò un fosco episodio: il nobiluomo, dopo aver tenuto prigioniera la moglie, volle eliminarla somministrandogli un intruglio velenoso. Le autorità toscane, informate del fattaccio, condannarono Neri Davizzi all’esilio a vita.

Nel 1546 Roberto di Donato Acciaioli acquistò la villa che assunse l’attuale nome. Nel 1729 venne costruita la cappella intitolata alla Santa Croce, la cui architettura risente delle suggestioni del barocco romano. La cupola centrale è Massenzio.
Nel 1810 i Gentile-Farìnola acquistarono la villa da Nicolò Acciaioli Targioni. Il 14 settembre 1920 l’edificio scandiccese venne dichiarato bene di notevole interesse storico-artistico, come sancito dalla legge Rosadi del 1909. Nel corso del XX secolo, però, la villa fu declassata a fattoria e iniziò un lungo periodo di degrado, conclusosi nel 1999, quando l’Acciaiolo venne acquistato dall’amministrazione comunale che promosse il restauro dell’immobile. In una delle sale dell’antico maniero è raffigurata una mongolfiera che vola sopra un paesaggio marittimo”.

Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio Stampa

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