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Controllo di vicinato, la Lega ai sindaci: "Straparlano, pensino alla sicurezza"

La proposta di legge della Lega sul controllo di vicinato ha scatenato le reazioni politiche dell'Empolese Valdelsa. I sindaci dell'Unione dei Comuni - dove il controllo di vicinato è operativo da anni - hanno detto la loro. Su tutti Brenda Barnini, Alessio Falorni e Alessio Spinelli, rispettivamente sindaci di Empoli, Castelfiorentino e Fucecchio, sono rimasti 'stupiti' dalla scelta.

Un'altra reazione, stavolta da destra, non si è fatta attendere. Il segretario della Lega Empolese Valdelsa-Salvini Premier Marco Cordone e il candidato sindaco a Castelfiorentino per il centrodestra Susi Giglioli hanno ribattuto alle dichiarazioni dei sindaci dell'Empolese Valdelsa.

Cordone ha dichiarato: "Questi sindaci straparlano un po' troppo, hanno mania di onnipotenza. Io sono rispettoso, come segretario della Lega, degli altri politici ma mi sembra che debbano preoccuparsi di amministrare bene i loro comuni, potrebbero essere gli ultimi mesi del loro mandato. Il 26 maggio le elezioni le potrebbero anche perdere, ricordiamolo. Tutta questa buona amministrazione, soprattutto sui temi della sicurezza, i cittadini non la vedono".

Una critica simile è arrivata da un comunicato a firma Susi Giglioli: "Mi preme precisare ai Sindaci del PD dell’Empolese Valdelsa che la sSicurezza, così come da loro percepita, ha avuto l’effetto di far sentire le persone straniere a casa propria e che la Lega si sta facendo carico di una situazione di illegalità determinata dalla inefficienza dei provvedimenti da loro adottati e sopratutto da una politica che ha considerato da sempre l’argomento come secondario. Pertanto il controllo del vicinato così come adesso concepito e praticato è gravemente inadeguato alla situazione per cui è preposto se non collegato a specifici patti attuativi e protocolli di intesa dedicati. A tale fine, la bozza del decreto in esame prevede che il Ministero dell’interno stipuli intese con i soggetti istituzionali competenti comprese associazioni riconosciute.

Sempre Giglioli: "A tal proposito si sta parlando di sistema informativo integrato e di conseguenza diretto con gli operatori, in base a specifici protocolli d’intesa. Pertanto è assolutamente determinante 'come si fanno le cose' poiché arrivare primi con la disfatta della proprietà privata lo ritengo al quanto deludente. Per la realizzazione di una rete efficiente e funzionale è infatti previsto nel programma di Castelfiorentino un Assessorato, senza spese aggiuntive, specifico per la riorganizzazione della sicurezza e accordi speciali con le Associazioni delle forze di polizia in pensione, oltre a riappropriarsi della polizia Municipale che, è bene ricordare, proprio questi esperti amministratori della sicurezza hanno pensato bene di allontanare dal proprio territorio di competenza delegando il controllo del proprio territorio all’Unione dei Comuni".

"Approfitto per approfondire anche la questione 'pulmino per la discoteca' come condivisibile ma tardiva e insufficiente poiché arriva dopo due anni da una gravissima tragedia che ha sconvolto tutta la collettività e che sembra, in cinque anni di mandato, abbia prodotto solo un pulmino, per giunta sperimentale, alle porte delle nuove amministrative. È assolutamente necessario, infatti che il paese sia dotato di telecamere e varchi di sicurezza alle entrate e alle uscite del paese per la tutela di tutta la cittadinanza 360 giorni l’anno, altra misura già prevista nel programma. Ora se si vuole parlare di sicurezza solo per mezzo di una chat senza strutture di riferimento precise o sventolare in campagna elettorale il trasporto eccezionale per la discoteca sovvenzionato dall’amministrazione mi pare, visto la tempistica, si stia facendo campagna elettorale neanche ben riuscita, ma quel che è peggio si continua a non comprendere bene quelli siano le necessità effettive di sicurezza di cui questo paese effettivamente ha bisogno" ha concluso Giglioli.

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