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Il comitato 'Geotermia Sì' chiede un confronto ai candidati sindaco

Il comitato “Geotermia Sì” chiede ai candidati sindaco di esprimere un pensiero e una posizione nei confronti della geotermia e degli eventuali e minacciati tagli agli incentivi per l’uso della media ed alta entalpia.

Non mi è difficile, avendo aderito fin dal primo momento al comitato e avendo partecipato nel dicembre scorso alle manifestazioni di Larderello e Santa Fiora.

Volterra non è un comune geotermico, ma l’intero territorio della Val di Cecina deve difendere con tutti i mezzi possibili ogni posto di lavoro che potrebbe essere messo a rischio.

La geotermia rappresenta per la Toscana e per la Val di Cecina, un’opportunità di sviluppo socioeconomico sostenibile, che apporta benefici occupazionali diretti e indiretti, sia nella produzione di elettricità e di calore, che nella valorizzazione delle filiere agroalimentari e nel turismo.

Sono infatti numerose le iniziative, come il progetto “Centrali Aperte”, che permettono di integrare il turismo tradizionale alla scoperta del mondo geotermico, una delle poche tecnologie d’eccellenza italiane.

La disponibilità di calore di scarto rende poi possibile sfruttare l’energia a basso costo per il teleriscaldamento, usato per abitazioni, industrie ma anche per serre per vivai e floricoltura, apportando tra gli altri benefici, un risparmio economico, una migliore qualità di vita ed un aumento del valore immobiliare delle abitazioni.

Il nostro territorio conserva un ruolo di leadership nella gestione delle tecnologie adottate, nell’ottimale sviluppo della risorsa e nella minimizzazione dell’impatto ambientale; l’obiettivo è quello di incentivare la ricerca e le centrali ad alta entalpia, che ad oggi sono già completamente diverse rispetto al passato e che, con la nuova Legge Toscana, saranno a bassissime emissioni.

Ci troveremmo davanti ad uno scenario drammatico e retrivo qualora i nostri territori dovessero subire ulteriori ridimensionamenti occupazionali mettendo a rischio tutto il sistema socioeconomico; crollerebbero gli investimenti e si verificherebbe un’inevitabile emorragia di posti di lavoro.

Bloccare gli incentivi vorrebbe dire spopolare ed uccidere i nostri territori, non solo nel settore geotermico, ma in tutto l’indotto ad esso collegato.

Dopo la Smith Bits a Saline di Volterra, la Val di Cecina non può consentire altri impoverimenti occupazionali.

Scontarsi tra opposte tifoserie, “geotermia sì” o “geotermia no”, non porta a niente: Sindaci, Regione, CoSviG e cittadini devono unirsi e difendere lavoro, sostenibilità ed innovazione.

 

Giacomo Santi – lista #FareVolterra - Comune di Volterra

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