Elezioni, Lambertucci: "Deidda promette sogni. Ecco cosa vogliamo fare noi"
Durante la presentazione della sua campagna elettorale al Teatro Verdi, la Sindaca uscente di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda - oltre a spacciare per interventi miracolosi atti di ordinaria amministrazione come la rimozione dell’amianto (cosa casomai avvenuta con colpevole ritardo, in un Comune da sempre governato dalla stessa parte) - ha snocciolato numeri su numeri senza soffermarsi su cosa essi rappresentano, rivelano o nascondono. Proviamo ad aiutarla noi, coinvolgendo i cittadini santacrocesi.
Sono ben spesi i soldi investiti nei parchi e nel verde pubblico, quando poi sono quotidiani, in quei parchi, gli spettacoli di panchine rotte, giochi divelti, siringhe abbandonate, incuria e altri episodi di degrado? I soldi spesi per l’ammodernamento delle scuole le hanno rese davvero più sicure? I soldi spesi per quello che lei considera il “biglietto da visita” del paese, Piazza Matteotti, hanno reso la piazza stessa più bella e più vivibile o l’hanno trasformata ulteriormente in un grande e anonimo parcheggio? I soldi erogati per il sostegno al commercio che ritorno hanno avuto sul territorio se è vero, come è vero, che i commercianti che abbiamo ascoltato nei giorni scorsi ci hanno detto che è sempre più difficile aprire nuove attività e che questi cinque anni sono stati contrassegnati da arroganza e incompetenza nel settore? Sono ben spesi i soldi per la cultura, quando vengono realizzate mostre che non dicono nulla alla comunità santacrocese e spettacoli teatrali sempre uguali a se stessi e sempre realizzati dalla solita compagnia di giro? Poi ci sono altri numeri.
Quelli dei soldi non spesi, come per le telecamere in centro, chieste a gran voce e mai realizzate, specie dopo i recenti atti di criminalità; quelli della percentuale di cittadini stranieri, vantata come un indice di progresso ma invece pericolosa per l’atteggiamento lassista di un’amministrazione che ha promosso un’integrazione sbagliata, rendendo i santacrocesi stranieri a casa propria e spesso penalizzandoli nell’erogazione dei servizi sociali; quelli della raccolta dei rifiuti, sempre meno differenziata e sempre meno conveniente; quello dei tanti mutui, debiti che ricadranno sulle spalle delle generazioni future, accesi nonostante Santa Croce abbia il reddito pro capite più alto del Comprensorio.
Contrariamente a quanto fa la Deidda, noi non scriveremo un libro dei sogni, come l’opuscolo che ha da poco mandato a tutte le famiglie, nel quale tra l’altro continua a promettere cose, come se al governo fino ad oggi ci fossero stati altri e se lei fosse vissuta su Marte.
E contrariamente a quanto lei pensa, non siamo barbari che vengono a distruggere una realtà sana. In primis perché distruggere più di quanto è stato fatto finora è difficile, e soprattutto perché le nostre proposte sono puramente ispirate al buonsenso, alla voglia di tornar protagonisti delle proprie vite, alla riscoperta delle radici e delle identità, all’intenzione di creare comunità a misura dei nostri figli.
Alessandro Lambertucci
Candidato Sindaco
Lega – Forza Italia – Fratelli d’Italia