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Ruba gioielli da rappresentante, arrestato. Fuggitivi cercano di investire poliziotti

La polizia stradale di Pistoia ha arrestato un ladro che, insieme a due complici, dopo aver sottratto quattro borsoni dall’auto di un rappresentante di preziosi, se ne stava tornando a casa convinto di farla franca.

È accaduto ieri pomeriggio a Cecina (LI), quando la vittima, un 40enne di Monte San Savino (AR), con la sua Fiat 500 stava facendo il giro dei clienti per mostrare una collezione di orologi e bracciali in argento, senza sapere di essere finito nel mirino di una banda di malviventi, che lo stava pedinando per aspettare il momento adatto e colpire.

Lui, dopo essere uscito da un negozio, è tornato verso l’auto e ha riposto nel bagagliaio le borse, per poi allontanarsi a piedi e raggiungere un bancomat poco distante, al fine di prelevare danaro. Era seguito da uno della banda che, via filo, ha dato il via libera agli altri due che, con una mossa fulminea, hanno forzato il bagagliaio della 500 e portato via le quattro borse, caricandole su di un altro veicolo.

Ma quel movimento era monitorato dalla Polstrada che, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pistoia, era sulla scia della banda, dopo le denunce sulle loro razzie perpetrate in Toscana in danno di alcuni agenti di commercio.

Gli investigatori della Sezione di Pistoia, che si erano appostati a Cecina insieme ai loro colleghi di Grosseto, hanno intimato l’alt ai tre, che si sono sparpagliati per rendere più difficoltosa la cattura. Uno di loro, un 62enne di Roma, è stato inseguito e, dopo una breve parapiglia, arrestato per furto e resistenza. Lui, uno specialista nei reati predatori e con una lunga carriera alle spalle, è stato condotto in Caserma e, messo di fronte alle sue responsabilità, si è complimentato con i poliziotti ammettendo che, fino a quel momento, era riuscito a non farsi prendere.

I due complici nel fuggire con una Tipo hanno cercato di investire un poliziotto colpendolo a un braccio. La Polstrada ha pure recuperato i quattro borsoni con tutta la refurtiva, dal valore di oltre 5.000 euro, restituendola alla vittima, ignara dell’accaduto.

Fonte: Polizia stradale della Toscana

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