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Elezioni Lamporecchio, Galimberti (Pd): "Insieme alla gente per scrivere il programma"

I primi 10 incontri con la popolazione di cui si compone la campagna di ascolto lanciata dal PD di Lamporecchio insieme al candidato, attuale sindaco, Alessio Torrigiani stanno producendo
l’effetto sperato per il Segretario dei democratici Stefano Galimberti: "La popolazione interviene e, con entusiasmo, propone discussioni che spaziano dal lampione da sostituire ad
indirizzi di futuro per il nostro territorio con ampio respiro. Quello che non ci ha sorpreso - continua Galimberti - è che la condivisione della politica continua a potersi fare solo con il
confronto faccia a faccia: le persone hanno voglia di discutere e non di litigare, cosa che avviene quotidianamente sui social, dove non si può fare né politica né democrazia, ma solo
polemica".

A questi incontri, si stanno aggiungendo altri tavoli di lavoro e confronto con tutte le realtà portatrici di interessi sul territorio di Lamporecchio (dalle associazioni di volontariato sociale, a
quelle turistiche, quelle economiche, per passare ai professionisti e lavoratori) affinché da queste il PD possa raccogliere istanze più specifche che possano essere tradotte in progetti per il
futuro.

"Tutto questo non deve essere letto nell’esclusiva logica elettorale - chiarisce il segretario - poiché la nostra ambizione, è quella di continuare ad offrire un progetto serio per Lamporecchio
e a farlo a stretto contatto con i Lamporecchiani, in totale contrasto con quei carrozzoni elettorali, che si formeranno ad un mese dalla elezioni e che sono destinati ad implodere il giorno dopo il voto".

In relazione anche a questo, per quanto riguarda le dichiarazioni rilasciate del PCI di Lamporecchio, uscite in questi giorni sulla stampa, Galimberti si dice basito e molto amareggiato: "La scelta di non voler accogliere la nostra proposta di continuare uniti, per queste amministrative, ci appare insensata e in totale contrasto con la richiesta di “unità” che, sempre con maggior forza, il nostro elettorato ci chiede".

"Quello che ci appare paradossale - continua Galimberti - è che la dirigenza locale del PCI, per giustifcare la loro fuoriuscita dalla coalizione, lamenti un poco coinvolgimento nelle scelte
amministrative: se fosse vero, avrebbero avuto gli ultimi 5 anni per far sentire la propria voce, sia in sede sia politica che in sede amministrativa, in quanto rappresentati da un consigliere
comunale sempre stato partecipe alle scelte. Al contrario i loro rappresentanti hanno sempre  avallato, anche pubblicamente con articoli di giornale usciti sulla stampa locale non meno di
qualche mese, tutte le scelte dell’amministrazione Torrigiani".

"La cosa avvilente - conclude il segretario PD - è che la nostra proposta di proseguire l’esperienza di coalizione con il PCI, ci sia stata rispedita al mittente senza che i dirigenti locali
abbiano voluto nemmeno valutare il progetto che avremmo potuto scrivere insieme: il “no” è arrivato a prescindere dal merito! Come PD di Lamporecchio non abbiamo potuto che
prenderne atto ma allo stesso tempo, continuiamo a portare avanti con forza un progetto allargato di sinistra assieme a tutti coloro che, alle divisioni pretestuose, metteranno la
responsabilità di fare il bene del nostro Comune".

Fonte: Pd Lamporecchio

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