Ospedale, orto e luogo di cultura: così rinasce il Monastero di Santa Caterina
Un luogo di cultura e di aggregazione, un centro di assistenza per persone fragili e anziani e uno spazio di valorizzazione per le produzioni locali. Sarà questa la nuova vita del Monastero di Santa Caterina da Siena a Borgo San Lorenzo. Un posto amato, dal grande valore storico e architettonico, al cui interno son custoditi tesori artistici di grande valore, che grazie ad un imponente piano di ristrutturazione e riqualificazione diventerà patrimonio della comunità. 6mila metri quadrati di superficie, divisi in 3 livelli, ognuno con una destinazione diversa. 50 i posti di lavori stimati dopo la sua messa a regime in vari ambiti: culturale, amministrativo e servizi.
Questa mattina la presentazione ufficiale ha reso noto i dettagli del progetto. Hanno partecipato, Lorenzo Terzani, del Consorzio Co&So, il presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani, l’Arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, il presidente della Fondazione Cittadella di Santa Caterina da Siena, Stefano Tagliaferri, lo storico dell’arte, professor Marco Pinelli, e il sindaco del comune di Borgo San Lorenzo e presidente Gal.Start, Paolo Omoboni.
Una giornata di festa che continuerà con le visite guidate della struttura e che proseguiranno anche domani. Guide d’eccezione saranno gli studenti degli istituti superiori Giotto Ulivi e Chino Chini. L’evento è patrocinato dal Comune di Borgo San Lorenzo.
Il piano di riqualificazione nasce dalla volontà manifestata dalle suore dominicane al Consorzio Co&So di ridare nuova vita al Monastero. Il progetto ha così preso sempre più forma e corpo, diventando poi operativo attraverso la costituzione della Fondazione “La cittadella di Santa Caterina da Siena” costituita dal Consorzio Co&So, dalle Suore Domenicane, dal Consorzio Fabrica e dal Gal-Start, che raccoglie le rappresentanze del territorio.
“Siamo felici e orgogliosi di essere parte attiva di questo progetto così importante - ha dichiarato Moreno Sepiacci, presidente di Co&So - L’obiettivo è la valorizzazione del bene, che ha in sé un importante patrimonio artistico, storico e architettonico, e di arricchire la comunità con un nuovo spazio culturale, sociale, ricreativo e turistico, in grado di potenziare l’attrattività del territorio. Lo spazio sarà anche utilizzato per incrementare l’offerta di servizi assistenziali. E’ un progetto nato dalla volontà comune di fare qualcosa di bello e utile e che continua a crescere grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti”
"Un progetto importante che restituisce nuova vita ad uno spazio centrale di Borgo San Lorenzo e a tutto il centro storico – aggiunge il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni - Abbiamo adottato in consiglio comunale una variante al Regolamento Urbanistico per sostenere questo progetto. Valorizzare un luogo, un bene storico e allo stesso tempo il territorio, sono gli obiettivi che si prefigge chi oggi si è impegnato per il futuro del Monastero di Santa Caterina. Un'opportunità per tutto il tessuto del Mugello".
Nel dettaglio, ogni piano del Monastero avrà una funzione specifica e la sua fruizione sarà facilitata aprendo nuovi ingressi sui 4 lati dell’edificio. Il piano terra e il seminterrato saranno riservati alle botteghe artigianali e alla commercializzazione di prodotti locali. il progetto prevede un orto, in parte destinato all’attività di ristorazione a km 0 e in arte per attività didattiche. Ci sarà anche una piazza pubblica, aperta a tutta la cittadinanza. Sono previsti eventi periodici, con lo scopo di promuovere e far conoscere le tradizioni artigiane locali.
Il primo piano sarà dedicato alla cultura e alla creatività e sarà anche il luogo dove troveranno giusta valorizzazione le opere d’arte conservate nella struttura che risalgono al 1500, con un museo dedicato. Un spazio sarà dedicato a laboratori didattici per bambini e adulti e destinato ad attività didattiche per le scuole del territorio. Sarà presente anche un caffè letterario, dove si svolgeranno eventi culturali, e un’area letteraria, con materiale documentale sulla storia del Monastero e del territorio. Ci saranno anche zone riservate alle associazioni locali, per attività e incontri, e un’area di coworking con sale riunioni, postazioni di lavoro e aule didattiche.
L’ultimo piano sarà dedicato ai servizi di cura e salute con 40 posti letto per l’accoglienza di persone che necessitano di terapie e riabilitazione. Le persone saranno ospitate in nuclei abitativi residenziali, organizzati in camere doppie e singole, con servizi e spazi funzionali alle necessità quotidiane. Gli anziani saranno seguiti da un team di operatori qualificati in grado di provvedere ai bisogni e alle esigenze di cura e assistenza. All’interno della struttura sarà allestita anche una stanza Snoezelen, una metodologia di comprovata validità in grado di stimolare tutti i sensi, anche in persone affette da patologie degenerative. L'attività ricreativa sarà parte integrante del processo di riabilitazione e socializzazione e avverrà sia negli spazi comuni che al secondo piano, nell'area del Monastero dedicata alla cultura, promuovendo attività soprattutto con i bambini.
Fonte: Ufficio stampa