Dalla Corte di Giustizia UE: AT può partecipare alle gare Tpl
“Un importante passo nella giusta direzione – è questo il commento di Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane (AT) - AT ha tutti i requisiti per partecipare alla gara regionale: lo dice, nero su bianco, la Corte di Giustizia dell’UE. Adesso aspettiamo che sia dia seguito agli atti previsti, concordati e sottoscritti da tutte le parti interessate”.
E’ di questa mattina la pubblicazione della sentenza, di 11 pagine, della Corte di Giustizia Ue chiamata a pronunciarsi da parte del Consiglio di Stato. Una sentenza che dice con chiarezza che la partecipazione di AT alla gara ad AT è corretta e coerente con quanto previsto nel regolamento europeo n.1370/2007.
“Una sentenza – aggiunge Lombardi - coerente con quanto già espresso dalla Regione Toscana e dal Tar, a conferma della serietà e correttezza con cui è stata gestita la gara. Il nostro obiettivo – conclude Lombardi - è quello di essere pronti a fornire un servizio di trasporto di qualità come voluto dalla Regione e come atteso da tutti i pendolari”.
TPL, Ceccarelli: "Prendiamo atto della sentenza"
"Come abbiamo detto fino dal momento della prima aggiudicazione provvisoria, nel novembre del 2015, e ribadito successivamente, dopo la seconda aggiudicazione sempre provvisoria, nel marzo del 2017, a noi sta a cuore l'interesse degli utenti del trasporto pubblico e dei lavoratori del settore. Per questo prendiamo atto della sentenza della Corte di Giustizia Europea che conferma la correttezza dell'operato della Regione Toscana, in relazione alla gara unica indetta per individuare il gestore del trasporto pubblico su gomma".
Così l'assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli commenta la sentenza della corte di Giustizia europea che ha giudicato regolare la partecipazione di Autolinee Toscane alla gara.
La corte era stata chiamata a pronunciarsi dal Consiglio di Stato italiano, cui aveva fatto un duplice ricorso la società Mobit, l'altro concorrente della gara. A seguito del secondo ricorso, nel 2016, il Tar aveva annullato l'aggiudicazione, stabilendo l'impossibilità di subentro anche per Mobit. Di qui l'appello delle due società al Consiglio di Stato.
"Ora i cittadini e i lavoratori e la correttezza amministrativa- prosegue Ceccarelli - vogliono che si faccia esattamente quanto è scritto sul bando di gara e successivamente negli accordi e nel contratto-ponte firmato con gli attuali gestori e con i due partecipanti alla gara, anche al fine di congiurare il ricorso agli atti d'obbligo e garantire la continuità del servizio, alla scadenza del contratto-ponte, fissata per il 31 dicembre prossimo. La politica ha svolto il suo ruolo a pieno quando la gara è stata costruita, creando le condizioni perché si avessero due offerte estremamente vantaggiose per i cittadini e i lavoratori. Ora saranno gli uffici giuridici e quelli tecnici a portare avanti la procedura, leggendo attentamente la sentenza, nel rispetto delle leggi vigenti e degli accordi e dei contratti liberamente sottoscritti da tutte le parti in causa. Noi vigileremo affinchè sia salvaguardata la gara e sia data attuazione a quelli che sono gli effetti descritti nel capitolato, pensato per qualificare il servizio, rinnovare il parco bus, dare certezze agli oltre 5000 dipendenti del settore".
"Vorrei anche chiarire - precisa infine l'assessore - che l'eventuale aggiudicazione definitiva, in ogni caso, non pregiudicherebbe gli interessi di nessuno, perché il nuovo contratto di servizio sarebbe firmato solo dopo la sentenza del Consiglio di Stato".
La gara unica per l'assegnazione dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma, voluta per razionalizzare e ottimizzare il servizio, ha un valore complessivo di circa 4 miliardi di euro, cui si aggiungono 190 milioni destinati all'acquisto di nuovi mezzi e il ricavato della vendita di biglietti e abbonamenti.
Mobit: "Decide il Consiglio di Stato"
Con la sentenza pubblicata oggi la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che le limitazioni alla partecipazione a gare per i soggetti affidatari di servizi in house, quale il Gruppo RATP al quale appartiene Autolinee Toscane, non si applicano per il periodo transitorio previsto dal Regolamento CE n. 1370/2007 e cioè fino al 3 dicembre 2019.
La sentenza aggiunge però che quel principio non vale nel caso in cui le Autorità di uno Stato membro abbiano deciso di applicare anticipatamente le norme del Regolamento che dispongono quelle limitazioni.
Ad avviso di Mobit, questo è precisamente il nostro caso, come risulta dalla documentazione di gara, e come sarà adeguatamente illustrato in Consiglio di Stato, davanti al quale la questione e l’intero ricorso torneranno nei prossimi mesi. Lungi dall’essere allo stato decisa per effetto della sentenza della Corte di Giustizia, la vicenda è tuttora pienamente controvertibile, il che impone di attendere il pronunciamento del Giudice amministrativo prima di procedere a qualunque considerazione definitiva, e prima soprattutto di adottare atti o provvedimenti che genererebbero soltanto ulteriori contenziosi, anche risarcitori.
TPL, Confcooperative Toscana: “No a forzature, si aspetti il Consiglio di Stato”
“Non è saggio assegnare la gara per il TPL della Toscana senza attendere le decisioni del Consiglio di Stato. Destano preoccupazione le dichiarazioni dei vertici della Regione Toscana che hanno annunciato l’intenzione di procedere all’aggiudicazione definitiva del servizio immediatamente dopo la pronuncia della Corte di Giustizia Europea” così Confcooperative Toscana in merito alla questione sulla gara per il trasporto pubblico locale.
“La pronuncia di oggi della Corte di Giustizia – spiega la Presidente Claudia Fiaschi – rappresenta solo uno dei molteplici ed autonomi motivi di ricorso invocati dalle aziende Toscane riunite in Mobit, su cui si attendono ancora le risposte del Consiglio di Stato in pendenza di Giudizio”.
“Il Trasporto Pubblico Locale – prosegue Fiaschi – è un servizio essenziale per tutti i cittadini toscani e come tale non deve essere sottoposto a incertezze che ne possano compromettere potenzialità e continuità degli investimenti che le aziende toscane hanno intrapreso da lungo tempo”.
“Qualche mese di attesa per sapere con certezza chi abbia ragione e debba gestire il servizio TPL della Toscana per i prossimi 11 anni – conclude la Presidente di Confcooperative Toscana – è l’auspicio peraltro contenuto anche nella recente mozione approvata dal Consiglio Regionale della Toscana senza voti contrari, che ha invitato la Giunta ad attendere la pronuncia del giudice amministrativo per l’aggiudicazione della gara”.
Fonte: Ufficio stampa