Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Santa Croce, la decisione del Consiglio comunale
Il Duce non è più santacrocese. Detta così può suonare strana ma fino a oggi, giovedì 21 marzo, Benito Mussolini era ancora cittadino onorario di Santa Croce sull'Arno. La deliberazione C.C. dell'11 maggio 1924 decise che Mussolini sarebbe diventato santacrocese, una pratica comune in molte amministrazioni della Toscana e dell'Italia in generale (basti pensare al caso di Empoli).
Il Consiglio comunale di oggi, il cui ordine del giorno già aveva destato polemiche nei giorni scorsi, ha avuto tra i temi principali l'annullamento della suddetta delibera. Il Consiglio comunale ha dunque votato a favore della revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, anche se il voto non è stato unanime.
La maggioranza, guidata dal sindaco Giulia Deidda, ha votato compatta a favore della revoca, così come i M5S, rappresentati da Luca Mazzantini. Flavio Baldi e Antonella Meropini di Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli hanno votato contro, mentre l'altro rappresentante di Ricostruiamo Marco Rusconi è uscito senza dichiarazione ma dopo un intervento.
Mariangela Bucci, assessore santacrocese, ha sottolineato l'importanza della delega alla Memoria che Deidda le assegnò cinque anni fa. Nel suo intervento ha spiegato: "Revocare la cittadinanza non significa cancellare il passato. Non è sbagliato togliere la cittadinanza, lo sbaglio è stato quello di aver tollerato finora il mantenimento della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Questo atto non risolve direttamente i problemi che come Amministrazione e come Comunità dobbiamo e dovremo affrontare; crediamo, però, che permettere ancora che Mussolini continui ad essere cittadino onorario possa essere una crepa attraverso cui possano insinuarsi atteggiamenti e idee aberranti, e profondamente antidemocratiche. È l’ inizio di un percorso di crescita".
Presenti in sala consiliare anche Bruno Possenti di Anpi, Osvaldo Ciaponi di Anpi Santa Croce e Massimo Fornaciari di Aned.