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Richiedente asilo può iscriversi all'anagrafe, le reazioni della politica

Il palazzo di giustizia di Firenze

Yosef è il richiedente asilo che ieri ha ottenuto dal giudice di Firenze Carlo Carvisiglia un'ordinanza che ha gli ha dato ragione contro l’applicazione del Decreto sicurezza. “Ogni richiedente asilo, una volta che abbia presentato la domanda di protezione internazionale, deve intendersi comunque regolarmente soggiornante, in quanto ha il diritto di soggiornare nel territorio dello Stato durante l’esame della domanda di asilo”. Tutti i comuni, dunque, sarebbero tenuti ad accettare le domande d’iscrizione all’anagrafe, per non incappare in un atto discriminatorio. A seguire Yosef, richiedente asilo ospite in un centro di accoglienza a Scandicci, è l'Asgi (associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione), che ha presentato ricorso. Yosef aveva presentato ricorso dopo che il Comune di Scandicci ha dovuto rigettare la sua richiesta di iscrizione all'anagrafe  dopo l'entrata in vigore del Dl Salvini.

Lega: "Politica stia fuori dai tribunali"

L'ordinanza del giudice di Firenze è "un pronunciamento politico, che va contro il Ministero di Giustizia e contro Salvini".

"Poteva succedere solo a Firenze, che un giudice si schierasse apertamente contro il Decreto Sicurezza - commentano il commissario regionale della Lega, Susanna Ceccardi, e il consigliere regionale, Jacopo Alberti - Questa non è giustizia, è ingiustizia, per i toscani e gli italiani onesti, è solo politica, che dovrebbe stare fuori dalle aule dei tribunali".

"Il Decreto Sicurezza è il cardine della politica della Lega, fortemente voluto da Salvini, e questa ordinanza è evidentemente solo un modo per attaccarci. È impossible che tutti i richiedenti asilo siano dei perseguitati. Questa ordinanza è una forzatura, perché il modello C3, ovvero la domanda di protezione internazionale, può essere rigettata. È solo un permesso temporaneo che ha validità fino al pronunciamento della commissione che esamina le domande. Con questa ordinanza tutti i migranti che diranno di essere perseguitati nei loro paesi saranno ammessi ai servizi, che dovrebbero spettare prima agli italiani, con il rischio che la domanda sia poi rigettata e che quindi si scopra che non ne avevano diritto - concludono gli esponenti della Lega - la politica stia fuori dai tribunali".

Donzelli (FdI): "Cambiamo la legge"

"L'episodio di Firenze è un precedente pericoloso - afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli - perché istiga all'immigrazione selvaggia in Italia. Adesso da migliaia di richiedenti asilo arriverà una valanga di ricorsi, sostenuti dagli amministratori della sinistra delle porte aperte. Quanto accaduto dimostra che le politiche del governo sull'immigrazione non siano sufficienti a fermare l'ondata migratoria. Come sostengono Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia - conclude Donzelli - serve il blocco navale per impedire che tutti partano alla ricerca dell'oro che non c'è".

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