Cocaina e eroina nella cappa della cucina, un arresto e due espulsi a Pisa
Nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 marzo la polizia ha condotto a Pisa un’operazione antidroga. Sotto la lente di ingrandimento degli agenti era finito da diverso tempo, un appartamento collocato in una traversa di via Vespucci, vicino a via Cattaneo.
Da alcuni giorni arrivavano segnalazioni da parte di cittadini residenti di un consistente viavai di persone di origine magrebina, che occupavano 'abusivamente' un immobile al primo piano di una palazzina.
L’immobile, qualche giorno prima, era già stato oggetto delle attenzioni da parte della Polizia ma, durante il primo intervento, gli occupanti erano riusciti a darsi alla fuga lanciandosi dalla finestra. Dentro l’immobile, allora, venne trovato soltanto un ingente quantitativo di sostanza da taglio.
Oggi i poliziotti sono tornati alla carica. Chiuse tutte le vie di fuga intorno al perimetro della casa, alcuni agenti si sono recati all’ingresso. Trovata la porta aperta con evidenti segni di forzatura, hanno fatto ingresso e, nel corridoio, hanno intercettato subito una persona che, alla loro vista, ha iniziato a urlare in direzione di altre stanze la parola “Polizia” più e più volte. A quel punto i poliziotti hanno iniziato una bonifica dell’appartamento, all’interno del quale sono stati rintracciate sei persone, tutte di nazionalità tunisina.
Sul tavolo del soggiorno gli investigatori hanno notato subito, ancora evidenti, le tracce di confezionamento di dosi che erano state da poco preparate. A quel punto, è scattata la perquisizione dell’immobile.
I poliziotti hanno perlustrato ogni singolo angolo dell’abitazione. In cucina, ecco la sorpresa. Smontata la cappa posta al di sopra del piano cottura, al suo interno gli agenti hanno trovato numerosi involucri contenenti cocaina, eroina in cristalli e hashish, per circa 50 grammi, quantitativo sufficiente a produrre 100 dosi di sostanza stupefacente.
I sei soggetti sono stati a quel punto tutti fermati e portati in questura per approfondimenti.
Alla fine uno dei sei, che era stato trovato con una bilancina di precisione e di un ingente quantitativo di sostanza da taglio, un 30enne con numerosi precedenti per spaccio, è stato tratto in arresto per il reato di detenzione con finalità di spaccio. Altri due tunisini, presenti nell’immobile, sono stati espulsi perché risultati irregolari sul territorio nazionale.
Dagli approfondimenti è emerso come l’immobile non fosse abusivamente occupato, ma regolarmente locato dal proprietario, un italiano, aduno dei soggetti trovati nell’abitazione al momento del controllo, che è risultato titolare di permesso di soggiorno e in possesso di regolare contratto di locazione registrato all’agenzia dell’entrate.
Questa mattina l’arrestato è stato processato secondo il rito direttissimo, nell’ambito del quale il giudice ha convalidato l’arresto e ha condannato l’arrestato alla pena di due anni di reclusione.