Reticolo idrografico, parere favorevole ad aggiornamento della mappa
La nuova mappa del reticolo idrografico della Toscana, ossia l’insieme complessivo dei corsi d’acqua di competenza della Regione, gestiti dal genio civile, ha riscosso parere favorevole a maggioranza in commissione Ambiente, guidata da Stefano Baccelli (Pd).
Secondo quanto illustrato da Gennarino Costabile, ingegnere della Regione, l’atto, particolarmente “impegnativo e complesso”, fotografa la realtà e interessa “svariate migliaia di chilometri”. “Aggiorniamo il reticolo in base a segnalazioni relative ad errori di percorso dei corsi d’acqua. Quanto rilevato sarà soggetto a tutela. Non potrà cioè essere modificato se non attraverso un processo autorizzativo”, ha spiegato.
La ricognizione, anche se ancora in essere perché in alcuni casi si tratta di aggiornamenti “non semplici che possono richiedere anche diversi anni”, ha spiegato Costabile, tiene conto dell’istruttoria fatta dal genio civile di riferimento e considera anche i territori interessati da cave. “Lo stato dell’arte di quanto è realmente riscontrabile nei territori interessati per anni da attività estrattive, è stato rilevato anche attraverso sopralluoghi. La situazione della linea di scorrimento delle acque è ancora in via di definizione, ma da questo quadro conoscitivo sarà possibile tracciare dove cammina l’acqua e quindi come operare per la messa in sicurezza”
“Mi sembra un lavoro fatto con grande rigore, che può consentire una gestione migliore e più efficace del reticolo, comprese le emergenze”, ha commentato il presidente Baccelli.
“Devo condividere l’approccio pragmatico – ha rilevato il vicepresidente della commissione Giacomo Giannarelli (M5S) –, ma se tutte le norme fossero applicate in maniera rigida, molti lavoratori rimarrebbero disoccupati”, ha spiegato il consigliere.
Il capogruppo Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, ha considerato l’idea di intervenire prima che il territorio sia modificato: “La fotografia effettiva della realtà è necessaria, ma gli squilibri sull’ambiente andrebbero prevenuti”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale