Fiorino d’oro al Corpo della Guardia di Finanza: le motivazioni
Il Corpo della Guardia di Finanza è stato insignito del Fiorino d’oro, massima onorificenza della città. Lo ha consegnato il sindaco Dario Nardella al Generale di Corpo d’Armata Giorgio Toschi, Comandante Generale della Guardia di Finanza.
All’evento, oltre alle più alte cariche istituzionali e ai vertici della Guardia di Finanza di Firenze – tra cui il generale Sebastiano Galdino, comandante interregionale dell’Italia Centro-Settentrionale ed il generale Bruno Bartoloni, comandante regionale Toscana - ha preso parte anche una nutrita rappresentanza di Fiamme Gialle in servizio ed in congedo dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.
La volontà di tributare questo straordinario riconoscimento civico alla Guardia di Finanza è motivata dal fatto che la presenza del Corpo a Firenze risale a ben prima dell’Unità d’Italia; fu infatti il Granduca Leopoldo II, con la “Sovrana Risoluzione” del 18 dicembre 1840, ad istituire la “Real Guardia di Finanza” e da quel momento il servizio prestato dai Finanzieri ha avuto un ruolo determinante per la crescita civile ed economica della Comunità Fiorentina.
Come viene messo in luce nell’ambito della motivazione, l’azione condotta dalla Guardia di Finanza dopo l’8 settembre del 1943 mirò ad aiutare i Cittadini Fiorentini a reagire in tutti i modi contro l’oppressione delle truppe naziste, come accadde in particolare nei giorni della liberazione di Firenze tra l’11 e il 13 agosto 1944, quando i Finanzieri si attestarono a difesa dei magazzini dell’annona (dove erano stivati i generi alimentari necessari alla popolazione) per evitare che gli stessi fossero saccheggiati dai soldati germanici. Negli scontri che si verificarono, fu ucciso l’Appuntato Agostino Palmieri e, tra gli altri, fu ferito l’allora Appuntato Vittorio Chierroni, campione di sci dei Gruppi Sportivi “Fiamme Gialle”, e alla cui memoria è stata recentemente intitolata la Caserma sede della Stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) di Abetone Cutigliano (PT), inaugurata nello scorso settembre.
Queste le motivazioni integrali del riconoscimento:
“Sin dalla “Sovrana Risoluzione” del 18 dicembre 1840, con la quale Leopoldo IIistituiva nel Granducato di Toscana la “Real Guardia di Finanza”, i Finanzieri sono stati presenti a Firenze contribuendo attivamente con il loro lavoro alla crescita civile ed economica della Città.
Dopo l’8 settembre del 1943 la Guardia di Finanza mantenne stretti contatti con la Resistenza e Finanzieri operarono direttamente all’interno delle formazioni partigiane. D’intesa con il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, la Guardia di Finanza partecipò attivamente alla liberazione della Città dall’11 agosto 1944.
Durante i tragici giorni dell’alluvione che colpì Firenze nel novembre del 1966, le Fiamme Gialle intervennero immediatamente in soccorso dei Fiorentini, portando in salvo centinaia di cittadini con l’impiego di elicotteri e adoperandosi per il rifornimento di acqua potabile e la distribuzione di generi alimentari, di conforto nonché di medicinali.
Oggi, la Guardia di Finanza costituisce fondamentale presidio di legalità per la tutela della sicurezza economico finanziaria, così come delineata dal dettato costituzionale nonché dalla legislazione nazionale, europea e dal diritto internazionale.
La sua azione consente il corretto godimento di fondamentali diritti da parte dei Cittadini e il buon funzionamento delle Istituzioni e del sistema produttivo fiorentino, nella prospettiva di conseguire il bene comune nel contesto contemporaneo connotato dalla globalizzazione della circolazione di persone, merci e capitali.
Importanti riflessi positivi sul bilancio comunale sono stati determinati, da ultimo, in conseguenza della formalizzazione della collaborazione fra l’Amministrazione comunale ed il Corpo, sia con riguardo alla corretta corresponsione dei tributi locali, sia in relazione alla tutela della legalità nelle fasi di spesa.
Particolarmente incisiva è stata altresì l’azione sviluppata per la tutela del settore commerciale, di quello turistico e di quello produttivo, anche attraverso la lotta alla contraffazione che danneggia le produzioni caratterizzanti la Città e che connotano la sua immagine nel mondo”.