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Ecco il nuovo Cda di Asev: Simone Campinoti è il presidente

ASEV ha un nuovo Presidente nominato dal Consiglio di Amministrazione che si è insediato la settimana scorsa in sostituzione di quello precedente che aveva terminato il proprio mandato triennale. Si tratta di Simone Campinoti, presidente delle aziende del gruppo CEAM di Empoli, già Presidente della Sezione territoriale Empolese Valdelsa di Confindustria Firenze nel periodo 2012-2016.

Il neo presidente Campinoti subentra a Stefano Mancini, titolare della ditta Elmas di Empoli, che aveva ricoperto questo ruolo per due mandati triennali, dal 2012 al 2018.

La nomina del Presidente Campinoti è avvenuta al termine di un percorso condiviso tra tutte le parti sociali socie di ASEV (10 associazioni di categoria dei datori di lavoro e dei lavoratori) e tra queste e la parte pubblica, (gli 11 Comuni del circondario empolese val d’elsa che detengono nel loro insieme la maggioranza delle azioni), che testimonia un rinnovato impegno e una comune volontà dei soci nel sostenere e rilanciare ancora di più le attività di ASEV sul territorio.

Un comune indirizzo che passa attraverso un consolidamento di ciò che già viene svolto ed al tempo stesso un ampliamento dei servizi offerti al fine di dare ancora più forza alla mission della società in modo che quest’ultima possa assumere un ruolo centrale nelle politiche di sviluppo territoriale locale e punto di riferimento per la qualità dei servizi offerti anche a livello regionale.

Molteplici i temi della piattaforma di lavoro sui quali sarà impegnata la nuova governance di ASEV nei prossimi mesi come favorire un nuovo allineamento sul territorio tra il sistema produttivo e il sistema educativo di istruzione, con particolare riferimento ai percorsi di istruzione tecnico professionale, supportare la creazione di impresa attraverso anche la gestione di spazi coworking e di start up house, favorire il coordinamento dell’offerta educativa di istruzione e formazione assicurandone la coerenza con riferimento alle filiere produttive del territorio, valorizzare la partecipazione e il contributo delle imprese nella definizione dei fabbisogni formativi, nella progettazione e realizzazione dei relativi percorsi e promuovere l’impegno delle imprese a mettere a disposizione proprie risorse professionali e strumentali.

Prospettive di lavoro importanti che si affiancano agli ottimi risultati già raggiunti nel corso dell’anno passato, numeri e prestazioni che hanno contraddistinto ASEV nel 2018: 5,6 mln di euro di finanziamenti nell’ambito di progetti di innovazione e ricerca a favore di 38 imprese e 11 enti di ricerca, 4,4 mln di euro in 4 progetti di cooperazione interregionale europea con 31 partner complessivamente coinvolti, 16 corsi di

formazione finanziati con le risorse del FSE con 203 allievi diplomati e non, 7 corsi per giovani drop out con la partecipazione di 109 allievi, con un tasso di placement intorno al 66%.

“Performances che fanno di ASEV – afferma il neo-Presidente Campinoti – un evidente eccellenza regionale, a cui molti guardano con attenzione e interesse e grandi aspettative, che mettono i soci di fronte alla grande responsabilità di dare ancora di più spinta alla crescita di ASEV, creando sviluppo reale tramite una sempre maggiore rete collaborativa tra tutti i soggetti destinatari e fruitori, valorizzando ed incrementando anche tutte quelle attività che possono favorire l’attrattività e lo sviluppo del territorio facendo diventare questa società un modello esemplare ed esportabile di governance territoriale dello sviluppo locale”. “Si tratta di una sfida che faremo di tutto per vincerla – continua Campinoti -mettendoci tutta l’energia a nostra disposizione, perchè il nostro paese, il nostro territorio, gli imprenditori piccoli e grandi nessuno escluso, che lo popolano e lo sostengono da sempre, lo meritano, e se riusciremo a creare e consolidare questa nuova modalità di squadra reale, non solo proietteremo al futuro questo polo di eccellenza che è ASEV, ma proietteremo tutto il territorio nel futuro rendendolo più forte e rendendo per tutti più facile affrontare le dure sfide del futuro che ormai è evidente ci saranno, specie per chi insisterà a giocare da solo e per questo indifeso”.

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