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Libri, a Empoli si parla del 'maledetto toscano' Curzio Malaparte

Venerdì 15 marzo è in programma il secondo incontro della rassegna “Segnalibro toscano. Tre scrittori del Novecento” dedicata agli scrittori toscani del periodo. Nella splendida cornice del Cenacolo degli Agostiniani alle 18 si terrà una conversazione e reading letterario dedicati a Curzio Malaparte, personalità poliedrica, indipendente e controversa, passò dall'adesione al fascismo, all'antifascismo (che gli procurò nel 1933 il confino), al filo comunismo.
L'incontro a ingresso libero, partirà da una introduzione alle opere e alla figura di Curzio Malaparte condotta da Cristiano Mazzanti e continuerà con le letture di parti delle opere dello scrittore a cura di Andrea Giuntini.

Abile giornalista, Malaparte diresse La Stampa e collaborò al Corriere della Sera. Autore di studi storico – politici di notevole efficacia, “La rivolta dei santi maledetti” “Tecnica del colpo di stato”, ha dato tuttavia il meglio delle proprie doti in libri di impianto narrativo come “Kaputt”, “La pelle”, “Maledetti toscani”, caratterizzati da una descrizione risentita, spesso cruda, di certi aspetti della realtà italiana del secondo dopoguerra.

L’ultimo incontro si terrà venerdì 5 aprile 2019 alle 18 e sarà dedicato a Vasco Pratolini.

CHI SONO CRISTIANO MAZZANTI e ANDREA GIUNTINI

Cristiano Mazzanti - toscano, laureato in lettere moderne a Firenze con tesi in antropologia culturale, ha insegnato letteratura in Italia e all’estero. Al suo attivo numerose pubblicazioni: due saggi sulla letteratura statunitense, “L’incubo, la navigazione e l’urlo” e “Miller e una botte”; un saggio con adattamento scolastico, “Renato Fucini incontra Neri Tanfucio”. Ha tradotto inoltre alcune Aguafuertes  portenas di R. Arlt e scritto un saggio sul poeta Enrico Pea. Insieme a Giovanni Lombardi ha pubblicato un testo teatrale, “Non sono che un uomo”, rappresentato più volte con successo di critica e di pubblico. Per i tipi della Ibiskos di A.Ulivieri ha pubblicato un saggio su Pablo Neruda.

Andrea Giuntini - Dopo essersi formato alle Scuole teatrali di V. Gassman, O. Costa, E. De Filippo si è dedicato con la stessa energia ed impegno al lavoro di attore e animatore teatrale nelle scuole e in strutture psichiatriche. Approfondisce l’aspetto della dizione poetica realizzando spettacoli/concerto sulle opere di Majakovskij, Lorca, Esenin, Senghor, Fucini e altri autori.
Come attore cinematografico ha partecipato a numerosi cortometraggi e ai film “La notte di S. Lorenzo” dei Fratelli Taviani, “Empoli 1921” di E. Marzocchini, “Qualunquecosaccada”, di G. Forzoni, “Reading into” di David Lee Steven.
In veste di attore e regista, tra gli spettacoli di maggior rilievo segnaliamo: “L’istruttoria” di P. Weiss, regia di V. Puecher, “Il potere e la gloria”, di G. Greene, regia di G.Sbragia,”L’incenso e la spada” “La processione” di R. Cavosi, regia di A. Mancini, “L’icona” di A.M. Piancastelli, regia di A. Mancini,“La torre d’avorio” di R. Harwood, regia di R. Menichetti, “La fuga” di Gao Xingjian, regia di P.Goudard, “Metafora sulla libertà” di D. Carlesi, regia di A. Bartalini, “Un nome nel vento” di P. Ciampi, regia di A. Di Maggio, “Tutte le mattine del mondo” di P. Quignard, “Chi ha ucciso la bella Elvira?”, di R. Cardellicchio, “Sui pedali della vita, Giuseppe Sabatini” scritto e diretto da lui stesso. “Le donne che incontrarono Gesù” da “Gesù figlio dell’uomo” di K. Gibran. “I pigmenti dell’anima” da M. Yourcenar e A. Tabucchi. Autore insieme al Dott. De Felice e all’illustratore Roberto Innocenti del libro sulla Sindrome di Rett, “Con la voce dei tuoi occhi”. Direttore artistico per il Comune di Vinci del Festival Fuciniano, primavera 2018.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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