Scontro Tesorino-Ac Pisa, sospeso il decreto ingiuntivo
Prosegue in Tribunale la controversia tra Tesorino ed Ac Pisa, con l’ormai ex sponsor che a seguito dell’udienza del 7 marzo 2019, valida per la trattazione dell’istanza di sospensiva del Decreto Ingiuntivo opposto, ha visto accogliere le proprie argomentazioni.
Il giudice assegnatario del sub. procedimento cautelare (ma anche del giudizio di merito, la cui prima udienza si terrà il prossimo 4 luglio 2019) Laura Pastacaldi, a scioglimento della riserva assunta all’udienza del 7 marzo, ha deciso di sospendere l’esecutività del decreto ingiuntivo alla quasi totalità della somma precedentemente ingiunta, riconoscendone soltanto l’importo di 4.880 euro a fronte degli 81.984 euro dichiarati precedentemente esecutivi da altro Giudice del Tribunale di Pisa.
L'avvocato Anna Mallozzi, legale di Mlc srl licenziataria del marchio 'Tesorino', aveva evidenziato gli errori giuridici che – secondo la propria tesi - avrebbero inficiato il ricorso presentato dal Pisa ed il decreto ingiuntivo.
Il legale aveva altresì argomentato l’inesistenza del diritto di credito preteso dalla squadra calcistica, aggiungendo: “la prossima iniziativa giuridica, ora che è sospesa l’efficacia esecutiva del Decreto Ingiuntivo per la somma di 77.104 euro è quella di avanzare richiesta di sentenza parziale per revoca del decreto ingiuntivo perché affetto da numerosi vizi giuridici”.
Prosegue Mallozzi: “la causa è complessa ed affronta varie questioni in merito alla corretta applicazione del diritto processuale, nonché l’analisi di vari istituti. Certo – continua il legale – la società sportiva non è creditrice delle somme pretese”.
Ricordiamo che l’A.C. Pisa aveva ingiunto la somma di €. 81.984,00 sulla base di fatture per prestazioni non ancora eseguite e per pagamenti non ancora scaduti. In altre parole l’A.C. Pisa ha contabilizzato fatture prive della sottostante prestazione. "Ora la strada è aperta per la richiesta dei danni per oltre €. 250.000,00 in favore di Tesorino", commentano dallo studio legale.
Fonte: Studio Legale Mallozzi