Sacci, raccolte 500 firme: il sostegno dei sindaci Pescini e Sottani
Dalla comunità chiantigiana arriva una risposta chiara e netta a sostegno dei 78 lavoratori dell’Ital Sacci e delle loro famiglie, a seguito della decisione della società di mettere in vendita lo stabilimento di Greve. Il sostegno che i cittadini hanno espresso rispondendo all’appello dei lavoratori, preoccupati per il loro futuro ‘pesa’ 500 firme, raccolte in piazza Matteotti nell’arco di una sola mattinata. In prima fila, al fianco dei lavoratori, i sindaci Paolo Sottani e Massimiliano Pescini che hanno sottoscritto la loro solidarietà partecipando attivamente alla mobilitazione, promossa dalle rappresentanze sindacali di categoria, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, dalle Rsu e dai lavoratori Italsacci, allestita in occasione del mercato settimanale.
La notizia che desta forte preoccupazione nel mondo del lavoro e delle istituzioni chiantigiane, investito dall’ipotesi di un improvviso cambio di proprietà, è l’avvio della procedura di cessione di ramo d’azienda che vede coinvolto lo stabilimento di Testi a Greve in Chianti, controllata da Italcementi. I sindaci di Greve e San Casciano hanno accolto, in questa occasione, una delegazione dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali nella sala del consiliare del palazzo comunale per fare il punto della situazione e ribadire il loro sostegno ai lavoratori in vista dei prossimi incontri che si terranno l’11 marzo con la Regione Toscana, per una riunione dell’unità di crisi, e il 13 con la stessa azienda allo scopo di conoscerne le intenzioni.
“La cittadinanza ha risposto con una grande adesione alla manifestazione – hanno dichiarato i sindaci – e questo dimostra il fatto che lo stabilimento di Testi non è vissuto dai cittadini come un peso, anzi. Nel nostro territorio non si vive di solo turismo o agricoltura, il comparto industriale è uno dei pilastri economici del Chianti di cui parte integrante è il cementificio, polo industriale di primo piano per l’intera area del Centro Italia, l’unico peraltro in Toscana a lavorare a ciclo continuo. Siamo e saremo al fianco dei lavoratori con tutte le forze possibili per sostenere le loro ragioni e individuare soluzioni compatibili con il contesto e le potenzialità industriali, ci troviamo nella fase nella quale molti impegni sono stati presi e stiamo andando avanti, convinti che il modo migliore per favorire la crescita economica del Chianti sia l’unione tra sviluppo e ambiente. Non ci stancheremo di ribadirlo, anche di fronte a queste improvvise sterzate che minacciano il futuro dei lavoratori. Adesso più che mai occorrono certezze che garantiscano la funzionalità dello stabilimento, la cui capacità produttiva non è affatto diminuita, con un piano di sviluppo compatibile. Siamo vicini ai lavoratori e lotteremo insieme per la tutela dei loro diritti”.
Fonte: Comune di Greve in Chianti - Ufficio stampa