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Acque inquinate a Serravalle, Bardelli (FdI): "Le amministrazioni precedenti sapevano"

"Abbiamo appreso dalla stampa che mercoledì scorso presso il Palazzo Comunale di Serravalle Pistoiese si è svolta una riunione tra tutti gli organismi interessati alla vicenda dell’inquinamento dei pozzi, dovuto alla forte concentrazione di cloruro di vinile rinvenuta nelle falde acquifere sotterranee. Erano presenti la responsabile dell’ufficio ambiente del Comune di Pistoia, i geologi del Comune e della Regione, i rappresentanti di ARPAT, di Publiacqua, della Provincia, dell’ASL. Dall’incontro purtroppo non sono emersi affatto riscontri positivi: si è parlato di situazione seria per la presenza di tanti vivai nelle vicinanze della zona interessata, che è quella di Ponte Stella; per il fatto che alcuni pozzi non sono stati nemmeno denunciati; ma soprattutto perché esiste la possibilità -paventata da ASL- che l’inquinamento possa essere anche “volatile”, ossia che possa riguardare l’aria che si respira in zona. Il fatto veramente sconvolgente, rivelato dal sindaco di Serravalle sui giornali, è che questo inquinamento -anche se in forma più leggera- fosse noto già a partire dal 2010 e che nessuno sia intervenuto. Le Amministrazioni comunali precedenti quindi erano state informate dagli organi preposti al controllo ma hanno nascosto irresponsabilmente la situazione ai cittadini. Ne danno conferma due lettere del 2014 ricevute al riguardo dal Comune di Serravalle: nella prima, pervenuta il 16 dicembre, ARPAT segnala il riscontro nel Pozzo Via del Redolone MAT P281 di valori analitici di cloruro di vinile eccedenti il limite di legge, invitando “i soggetti in indirizzo a valutare iniziative mirate ad indagare le possibili cause di quanto rilevato”; la seconda, inviata da ASL il 18 dicembre, “propone di disporre il divieto di destinare le acque emunte” dal pozzo in questione “al consumo umano e di sollecitare il Gestore a far pervenire relazione tecnica dettagliata comprensiva dei controlli interni riferiti al pozzo”. Il Comune, appreso da Publiacqua che il pozzo risulta inattivo dal 2003, ritenendo semplicisticamente che il pericolo sia circoscritto all’utilizzo di acqua, non si occupa più della questione: a fronte di comunicazioni tanto gravi e urgenti, non solo non informa la popolazione, ma non dispone di effettuare ulteriori indagini per verificare l’eventuale presenza di altri pozzi inquinati nelle aree circostanti e per accertare la causa dell’inquinamento come invece imporrebbero il buon senso, la trasparenza e la preoccupazione per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Come esponente locale di Fratelli d’Italia, nonché come cittadina, oltre a porre all’attenzione pubblica una tale inadempienza, desidero sollecitare un intervento chiarificatore da parte degli amministratori che hanno gestito in passato la vicenda, avendo messo a repentaglio per tutti questi anni con la loro incompetenza e imprudenza la salute dei cittadini e la salubrità del territorio".

Elena Bardelli, Fratelli d'Italia Serravalle Pistoiese

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