Inaugurata alla Fondazione Toscana Monasterio la Gamma Camera 'Czt-Ct'
Si è inaugurata presso la Fondazione Toscana “G. Monasterio”, nell’Area della ricerca di Pisa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), la Gamma Camera “CZT-CT”, la strumentazione più avanzata nel campo dell’imaging per la diagnostica e per la ricerca clinica. Questo strumento, primo in funzione in Italia e terzo al mondo, porta Pisa e la Toscana ai vertici internazionali nel campo della medicina nucleare.
La Gamma Camera CZT-CT, che va ad affiancare la gia’ presente strumentazione cardiologica CZT-CT inaugurata nel 2009, è dotata di una tecnologia che consente di ottenere una risoluzione spaziale inferiore a 4 mm, una riduzione delle dosi di radiotraccianti nel paziente fino al 50% ed una velocità esecutiva ed operativa 1.5 volte maggiore rispetto ai sistemi convenzionali. Queste caratteristiche si traducono in: qualità delle immagini straordinariamente migliorata, dosi di traccianti dimezzate ed esami più accurati nella individuazione di patologie neurologiche, oncologiche, pneumologiche e del sistema neuroendocrino. La Medicina Nucleare della Fondazione Toscana G.Monasterio e’ la prima in Europa ad impiegare gamma camere interamente digitali per tutti i tipi di indagine.
La strumentazione sarà utilizzata non solo per scopi clinici ma anche per attività di ricerca in collaborazione anche con altre strutture sanitarie quali l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa ed enti di ricerca, come l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR (IFC-CNR) con cui sono già in corso importanti iniziative nel campo della produzione e dei test di radiofarmaci innovativi.
Nella stessa occasione, è stata presentata ufficialmente anche la nuova apparecchiatura per Risonanza Magnetica 1,5 Tesla (già in funzione), dedicata all’imaging cardiologico ed alla ricerca clinica e pre-clinica, un settore questo in cui la Fondazione “G. Monasterio” costituisce un riferimento nazionale, oltre ad essere un centro formativo che attrae medici da tutto il Paese.
Alla doppia inaugurazione, era presente l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi che commenta: “La Regione ha investito ed investirà perché la Fondazione possa mantenere le sue caratteristiche di pioniere dell’innovazione clinica nelle patologie cardiopolmonari. Non dimentichiamo il valore aggiunto che si concretizza qui a Pisa, e cioè l’importante collaborazione con le altre istituzioni sanitarie presenti sul territorio, che rende possibile garantire una ricerca ed una assistenza ai massimi livelli. Infatti, nelle due sedi di Pisa e Massa, si assicurano i migliori standard, grazie al continuo aggiornamento tecnologico, di procedure, tecniche e delle competenze professionali”.
Erano presenti anche il Prof. Tullio Pozzan, direttore del Dipartimento Scienze Biomediche del CNR, e il Direttore Generale della Fondazione “G.Monasterio” Luciano Ciucci. “La presenza di apparecchiature per imaging avanzato caratterizza da sempre la Fondazione – esordisce Ciucci – e proprio al CNR, fu installata la prima risonanza magnetica per scopi cardiologici alla fine degli anni novanta”. “Quelle che inauguriamo ufficialmente oggi – continua Ciucci - sono apparecchiature assolutamente innovative, destinate a rendere possibili studi avanzati e ricerche per il progresso della diagnostica, grazie soprattutto alla passione e multidisciplinarietà dei nostri ricercatori clinici, ingegneri, e fisici. La ricerca infatti, per sua natura unisce, mette a fattor comune su un progetto, professionalità e competenze spesso diverse e complementari ed anche appartenenti ad enti diversi”.
“La medicina nucleare e la Fondazione Monasterio – interviene il Prof. Pozzan - sono un binomio di continuità storica dato che proprio a Pisa, prese l’avvio degli studi degli isotopi in medicina, grazie al prof. Luigi Donato già presidente del CNR pisano. Proprio il Prof. Donato, nell’ambito dello IFC-CNR creò il primo gruppo italiano che si occupava di ricerca e clinica con i radioisotopi ed installò la prima Gamma Camera, il primo ciclotrone, la prima PET”.
Dopo più di sessanta anni, la Fondazione “G. Monasterio” continua nel solco tracciato: utilizzo dell’imaging avanzato per scopi assistenziali, studi clinici e ricerca pre-clinica con la condivisione dei risultati anche con altri centri di ricerca quali la Scuola Superiore Sant’ Anna, l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore, lo IMT di Lucca.
Fonte: Ufficio stampa