Festa della Donna, Garosi e Taddei: "Iniziative non esenti dalla politica"
«Ogni iniziativa sulla festa della Donna ha a che fare con la Politica, non necessariamente quella dei partiti ma quella dei valori. La Politica che ci aiuta a scegliere e che ci dice da che parte stare. E’ così che l’8 marzo, come ogni altro giorno dell’anno, si deve combattere e arginare la deriva di odio urlato che sta sopraffacendo il nostro paese». E’ l’appello lanciato alla vigilia della Festa della Donna dagli assessori del Comune di San Gimignano Ilaria Garosi e Carolina Taddei. «Quando si ha davanti una platea di donne coinvolte nella celebrazione di una data che ricorda campagne e lotte per i loro diritti – prosegue Taddei -, si deve sollecitare alla riflessione su quello che sta succedendo nel nostro Paese che vede rappresentanti di partiti politici che ricoprono posti di governo incitare all’odio contro le donne, usare un linguaggio gravemente sessista che incita alla violenza e che manifesta un totale disprezzo del mondo femminile. Un linguaggio fatto di parole che sono base e radice della violenza contro le donne». «Così come non si può non opporsi al Disegno di Legge promosso dal senatore Pillon sull’affido condiviso dei figli di genitori separati che non è rispettoso né delle donne ma, quel che è peggio, neppure dei bambini. Quello che appare più grave da un punto di vista tecnico scientifico è non aver previsto alcuna variabilità, nessuna attenzione alla complessità. Figli di età diversa avranno bisogni diversificati così come le separazioni conflittuali differiscono da quelle consensuali; tutto questo è assolutamente ignorato nella proposta. Ad oggi ad esempio le separazioni conflittuali sono circa il 20 per cento, riguardo tutte le altre, la maggioranza, che vedono le persone riuscire a pervenire a degli accordi e a mantenerli - aggiunge Garosi-, perché prevedere la mediazione? Questo farebbe aumentare costi e tempi e forse anche la conflittualità, inoltre in questi casi che trovano da soli una quadratura perché si dovrebbe imporre un tempo diviso a metà, due case e due vite in barba ad accordi raggiunti che forse più somigliano all’organizzazione familiare precedente alla separazione?
Il ddl sancisce di fatto la fine della separazione consensuale. Le coppie con figli non potranno più decidere insieme ed attivamente come separarsi». «Altra gravissima nota a carico della proposta del Senatore Pillon è la cancellazione della questione della violenza - sottolineano Garosi e Taddei -. Il Ddl, imponendo dall’alto la mediazione familiare in tutti i casi, non differenziando le situazioni, non contemplando la complessità della casistica, finisce per prevederla anche nei casi in cui la separazione è causata dalla violenza del coniuge, in aperta violazione della Convenzione di Istanbul. Con questo provvedimento le donne rimarranno ingabbiate in relazioni dalle quali si dovrebbero difendere». Garosi e Taddei concludono puntando poi il dito contro l’attacco della Senatrice della Lega Tiziana Nisini al sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi reo, secondo la Senatrice, di aver strumentalizzato l’intervento durante un’iniziativa nel calendario della Festa della Donna allo scopo di campagna elettorale ed inveire contro l’attuale Governo. «A dire della Senatrice il sindaco si sarebbe dovuto limitare ad un intervento di saluto; ci chiediamo quindi che tipo di saluto ci si aspetta da un sindaco ma anche cosa ci si attende da iniziative fatte in occasione dell’8 marzo – concludono Garosi e Taddei -. Ribadiamo: ogni iniziativa promossa o patrocinata dall’amministrazione comunale è necessariamente qualcosa che ha a che fare con la Politica, non quella dei partiti ma quella dei valori, la politica con la P maiuscola che ci dice da che parte stare».
Fonte: Comune di San Gimignano - ufficio stampa