Ex filiale Fiat in via Ciampi, Consiglio comunale approva adozione piano attuativo
Con 19 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia-Centristi per l'Europa, Lega, Amo Pistoia), 7 contrari (Pd, Pistoia Spirito Libero, Pagliai di Forza Italia-Centristi per l'Europa) e 2 astenuti (Pistoia Sorride e Movimento 5 stelle) è stata approvata, lunedì 4 marzo, l'adozione del piano attuativo con contestuale variante al Regolamento urbanistico per l'area ex filiale Fiat in via Ciampi.
Prima di essere illustrato e poi discusso, le minoranze hanno presentato due sospensive al provvedimento. Entrambi i documenti sono stati respinti.
L'assessore al governo del territorio Alessandro Capecchi, illustrando il provvedimento in aula, ha spiegato che «si tratta della proposta di un piano attuativo con contestuale variante di due aree in città poste all'interno della stessa unità territoriale organica collocate in via Ciampi e via Gonfiantini. Il progetto si basa su una proposta del privato, per entrambe le aree, fatta sul finire del 2015, inizio 2016 all'Amministrazione precedente».
Ripercorrendo le tappe della vicenda di via Ciampi, l'assessore Capecchi ha ricordato che «le coperture del fabbricato dell'area ex Nissan, in eternit, sono state dismesse dall'Amministrazione precedente. A quel punto la proprietà avrà maturato l'idea di valorizzare e dar seguito al recupero dell'area facendo una proposta alla precedente Amministrazione che avrà dato l'input all'urbanistica di istruire una procedura tanto che nel febbraio 2017 c'è stata la nomina del garante che ha dato inizio all'avvio della procedura».
In conclusione del suo intervento, Capecchi ha annunciato che «presto arriverà il nuovo regolamento per il garante per la partecipazione dei cittadini dell'urbanistica che nelle prossime settimane porteremo all'attenzione della commissione e poi del consiglio comunale».
Dopo l'adozione del piano attuativo e della variante urbanistica dell'area ex filiale Fiat in via Ciampi, partirà prossimamente il periodo di osservazioni (30 giorni) durante i quali i cittadini potranno presentare le loro richieste. Queste saranno valutate e controdedotte dai tecnici, dopodiché il provvedimento approderà in consiglio comunale per un ulteriore passaggio e voto.
«La nostra città – ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia - Centristi per l'Europa Jacopo Bojola – è tra le prime in Toscana per indici di disoccupazione, per cessazione di attività nel settore delle costruzioni e dove l'immobilismo è presente ormai da anni. Dal 2009 a oggi non è stato costruito un edificio di 'sana pianta'. In città c'è una concentrazione di aree di totale degrado e abbandono, situazione inaccettabile. Per questo nel programma di governo del sindaco abbiamo condiviso di modificare la percezione che la pubblica amministrazione sia considerata come avversario, elemento di disturbo, che blocca la vita quotidiana. Oggi (lunedì 4 marzo ndr) siamo di fronte al concretizzarsi di un provvedimento urbanistico che va avanti da più di tre anni. Il procedimento amministrativo del provvedimento non si conclude con l'adozione ma ha ulteriori tempi di decantazione che permetteranno ai cittadini di fare le osservazioni».
Maglione. «Nella valutazione di questa variante, il Consiglio ha abdicato al suo ruolo prioritario che è quello politico. Nella discussione infatti, si sono fatte solo valutazioni sulla conformità tecnica di una richiesta, legittima e sacrosanta, di un soggetto privato – ha evidenziato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Nicola Maglione -. Le domande ai dubbi sollevati circa l'improvvisa fretta di portare il provvedimento in discussione, dopo che il licenziamento dello stesso in commissione risale a dicembre e dopo che sindaco e assessore hanno intrapreso un dialogo con cittadini e comitati, non hanno avuto risposta. Non si capisce il motivo per il quale non si è accettato di rimandare di una sola settimana la discussione, cosa che avrebbe permesso di rispettare così gli impegni presi con i cittadini per l'8 di marzo, i quali si sentiranno ignorati e derisi per l'incontro "postumo". Inoltre, senza voler fare dietrologia e alimentare la cultura del sospetto, il fatto che ci siano state una serie di concomitanze che hanno impedito ai consiglieri di minoranza di conoscere la documentazione arrivata al protocollo del Comune di Pistoia, e che di queste la Giunta non abbia tenuto conto, aumenta di molto l'opacità di questo percorso decisionale».
Per quanto riguarda il sostegno alle imprese e all'iniziativa privata per rilanciare l'economia, Maglione ha evidenziato che «come M5S - proprio al fine di stimolare ed agevolare questo settore imprenditoriale ed andare incontro alle istanze dei privati - abbiamo presentato una mozione per ridurre gli oneri di urbanizzazione e le sanzioni, che vengono applicate costantemente nella misura massima, anche per piccole difformità. Sono mesi che aspettiamo che siano definite in commissione. Così come abbiamo proposto la soppressione della Commissione edilizia, organo superato che aggiunge solo burocrazia e costi, sia per l'Amministrazione che per i portatori di interesse: mozione bocciata! Quindi, se davvero vogliamo stimolare l'iniziativa privata, facciamolo, nei fatti».
«Come opposizione in materia urbanistica siamo sempre stati al merito delle questioni e valutato in modo costruttivo – ha detto nel suo intervento il capogruppo di Pistoia Sorride Alessandro Cenerini - . Abbiamo, infatti, votato a favore dei finanziamenti per la riqualificazione di Bottegone, per il progetto definitivo della terza corsia dell'autostrada e per la proroga al piano attuativo delle aree ex Breda. Per questo provvedimento (area ex Nissan via Ciampi e via Gonfiantini ndr) che arriva al voto in consiglio, contestiamo il metodo. La partecipazione va rispettata e lo si deve fare con modi e tempi giusti per aprire la discussione a tutti, compreso il comitato dei cittadini. La commissione urbanistica si è riunita poco e male. Questo modo di lavorare non ci piace per niente».
«Siamo oggi a adottare una variante che interviene su un’area, quella di via Ciampi, che da 20 anni attende risposte fattive - ha detto il capogruppo di Pistoia Concreta Iacopo Vespignani -. Come consigliere, ho cercato di capire, attraverso il contributo dei tecnici, nei quali ripongo assoluta fiducia, e non potrebbe essere diversamente, il progetto già definito nel 2017 dall’architetto Spilotros che ne propose il passaggio ad ACT (Ambito complesso di trasformazione). Molti di noi hanno dovuto apprendere le informazioni fuori dalla commissione che ha licenziato il provvedimento, secondo me, con troppa fretta. C’è stato anche chi ha insinuato che si stia valutando un progetto che non è quello riportato nelle carte. Lo dimostri! Nel merito, tornando alle questioni serie, è necessario ricordare che nella zona verranno realizzati 11-12 parcheggi pubblici, che il contributo straordinario verrà interamente speso per migliorare la viabilità di via Ciampi - via Mazzini, e che anche l’ufficio mobilità nella conferenza dei servizi non ha fatto alcun rilievo in termini di aumenti del traffico. che ci sarebbe stato evidentemente nel caso, come previsto, il privato avesse realizzato nell’intervento, una parte di commerciale».
La capogruppo di Pistoia Città di tutti Federica Bonacchi, insieme alla minoranza, ha proposto due sospensive: una di merito e l'altra di metodo. La sospensiva di metodo riguardava il rinvio dell'adozione del piano attuativo e della variante al Regolamento urbanistico visto l'incontro convocato dal comitato cittadino di via Ciampi venerdì 8 marzo. “Abbiamo chiesto che il provvedimento non venisse adottato dal consiglio comunale lunedì 4 marzo – ha detto la capogruppo di Pistoia Città di tutti Federica Bonacchi – per dare modo ai cittadini di poter esprimere dubbi e perplessità sul provvedimento durante l'assemblea da loro convocata». In merito all'utilizzo dello strumento della sospensiva, Bonacchi ha inoltre evidenziato che «esiste e può essere utilizzato dai consiglieri comunali, anche dopo la conclusione dell'iter in commissione. Tra le richieste contenute nella sospensiva vorrei capire su quale presupposto è stata aumentata la superficie edificatoria di via Ciampi di circa 300 metri quadrati passando da 1.100 a 1.400 metri quadrati e perché si prelevano altri due alloggi per via Gonfiantini».
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio Stampa