Celebrazioni di Vincenzo Lunardi in Portogallo: Raffanti incontra il presidente del consiglio comunale di Lucca
La riconosciuta e quasi tradizionale lentezza culturale verso una stabile celebrazione dei personaggi storici che, con i loro natali hanno in vari campi e nel mondo dato lustro alla lucchesità, sta forse venendo meno?
Se lo auspica Massimo Raffanti, giornalista e scrittore che dal 1984 si dedica alla divulgazione dell’ aeronauta Vincenzo Lunardi: il padre della moderna scienza spaziale.
Su questa tematica culturale, Raffanti ha stamani incontrato Francesco Battistini, Presidente del consiglio comunale di Lucca, cui ha notificato un personale invito giuntogli da alcune città del Portogallo che, in riconoscimento del lavoro da lui svolto, lo hanno invitato ad una serie di celebrazioni in onore del pioniere.
C’è di più: nella lettera giunta a Raffanti, da lui prontamente girata al Comune di Lucca, viene anche invitata una rappresentativa del Consiglio comunale che, a breve, dovrebbe ricevere il programma ufficiale dell’importante evento.
“Vincenzo Lunardi, l’indomito aeronauta lucchese che nel settecento, notissimo alle regnanti Corti europee, in particolar modo a quelle anglofone, spagnole e portoghesi, continua dunque a far parlare di sé nonostante l’oblio della la sua città natale.
Non a caso il padre della mongolfiera (certo antesignano all’altro importante uomo d’aria Del Prete) fu invidiato ed osteggiato in patria, scegliendo di esiliarsi in un convento portoghese, dove poverissimo morì nel 1806 a Lisbona.
Dunque a distanza di ben 213 anni, ben due amministrazioni portoghesi stanno dimostrando interesse a quel “Puccini dell’aria” cui, in occasione di un importante volo sul Prato del Marchese di Lucca, fu per invidia fornito “cattivo idrogeno”; ciò nonostante, Lunardi si fosse reso protagonista di eventi aerostatici mondiali.
“Sul Prato del Marchese -ha riferito Raffanti a Battistini- proprio vicino alla Cavallerizza ed alla “Via del Pallone, dove Lunardi compiva i propri esperimenti di volo con l’idrogeno, quale “Balloon Club” già avanzammo la nascita di un definitivo “Porto Aerostatico”.
Non sono necessarie infrastrutture fisse ma solo una targa e la possibilità offerta dalla nostra A.C di consentire ai turisti di levarsi in volo sulla città di unaeronauta che ahimè, a tutt’oggi, risulta perfino fuori dai circuiti delle guide turistiche.
Con l’invito rivoltoci dal Portogallo -ha concluso Raffanti - mi auguro possa finalmente iniziarsi un cammino che possa rendere giustizia ad un lucchese cui si deve un impegno scientifico riconosciuto un po’ in tutti i paesi dell’Europa dei Lumi, compreso naturalmente il Portogallo che con noi ha stabilito un contatto.
L’omonima associazione culturale da me fondata, il Vincenzo Lunardi Balloon Club (www.luccaballoonclub.it) chiosa Raffanti - ha del resto avanzato anche altre proposte alla città : fra queste una possibile “Lucca-London-Expedition”: un grande evento mediatico, culturale, turistico e sportivo che, coinvolgendo le nostre mongolfiere in un commemorativo volo aerostatico sulla City, può gettare le basi per un un prezioso “patto d’amicizia” con la comunità londinese, visto che Abingdon, città con cui è già gemellata Lucca, si troverebbe totalmente fuori dai luoghi del primato lunardiano.
“La cultura è un impegno da riconoscersi sull'operato delle genti e non un piatto di allegre sardine su cui, a vario scopo e, soprattutto da ultimi arrivati ci si possa gettare, ben lontani dall’universalità di una celebrazione che va ben oltre ogni steccato politico o vaglio “dei soliti noti””- spiega Raffanti, cui si deve fra l’altro la pubblicazione di “Volare in Mongolfiera (Ed. Pezzini Viareggio)”, un importante libro sull’ aeronauta lucchese. Oltre al volume che gode delle prefazioni della Contessa Caproni dell’omonimo Museo Storico-Aeronautico di Trento e dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Lucca, lo scrittore, grazie al patrocinio dal Rotary Club Montecarlo -Piana di Lucca ha anche girato il primo cortometraggio sull’ aeronauta scegliendo quale "location" un'antica villa dove, in abiti settecenteschi, il personaggio ripercorre la propria vita.
Fonte: A.C. “Vincenzo Lunardi Balloon Club”