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"Empoli sportiva modello di comunità": ritorna il premio Aramini

«Lo sport è relazione, lo sport è comunità, lo sport è superamento dei limiti nel rispetto delle regole». Sono le parole del sindaco di Empoli Brenda Barnini durante la cerimonia per la consegna della 23a edizione del premio ‘Una città per lo sport – Albano Aramini’, la tradizionale grande festa dello sport empolese.

Come sempre una serata colma di ricordi, immagini e di piccoli grandi imprese raggiunte dai tanti atleti e società che fanno parte dell’inestimabile patrimonio sociale, culturale, umano e sportivo della Città di Empoli. Il Premio è stato ancora una volta una passerella di personaggi che vivono e si impegnano quotidianamente per promuovere tante discipline che portano il nome di Empoli in alto grazie a risultati di tutto rispetto a livello nazionale e internazionale.

Dall’appassionato che dedica il proprio tempo libero a una disciplina, alla piccola atleta che raggiunge con sacrificio risultati di eccellenza, fino al professionismo più alto come la squadra di calcio cittadina che milita costantemente da oltre 23 anni fra Serie B e Serie A.

Alla presenza del sindaco Brenda Barnini e dell’assessore allo sport Fabrizio Biuzzi, si sono riuniti un ricco corollario di atlete e atleti che rappresentano la vera ricchezza dello sport empolese. Anche stavolta, ieri sera, lunedì 4 marzo, il cinema teatro ‘La Perla’ di Via dei Neri era praticamente pieno.

Una serata dalle tante voci, accompagnata da suggestive immagini delle varie vittorie dei premiati.

Immancabile la presenza gradita e significativa anche dell’ex assessore allo sport Sauro Cappelli e della famiglia del compianto assessore Albano Aramini era presente: la moglie Graziella Giomi e il nipote Giulio. Ma c’erano anche il presidente della Toscana Atletica Empoli Claudio Marchetti, delegato del Coni, il presidente della UISP di Empoli Alessandro Scali, entrambi componenti della commissione che, insieme agli organi di stampa e all’assessore allo sport valutano e assegnano i premi.

Erano in sala anche alcuni componenti della commissione giudicatrice, dirigenti e famiglie legati alle società e agli sportivi premiati.

«Come in tutte le altre edizioni è un piacere vedere i volti e sentire parlare le migliori figure dello sport di Empoli. Ringrazio – ha detto il sindaco di Empoli Brenda Barnini – chi ha avuto la forza e l'ambizione di far nascere questo premio e tutte le amministrazioni che hanno contribuito a portarlo avanti. Una dedica importante va ad Albano Aramini, a cui il riconoscimento è intitolato, un esempio per tutti noi amministratori. Un modello di come un amministratore deve impegnarsi per la propria città e restando in mezzo e a contatto coi cittadini. La sua famiglia è sempre presente e di questo la ringraziamo. Ha saputo interpretare la faccia migliore dell'amministratore pubblico che fa delle politiche sportive l'occasione di crescita e coesione sociale. Anche grazie alla sua opera Empoli è una città che fa dello sport un suo fiore all’occhiello, dando a tanti bambini e giovani, la possibilità di praticarlo, a tantissimi livelli. Le storie che sono state premiate dal Comune di Empoli raccontano che lo sport è relazione, lo sport è comunità, lo sport è superamento dei limiti nel rispetto delle regole e la nostra città è un modello».

«Un grazie di cuore a tutte le associazioni che hanno partecipato in massa a questa 23esima edizione, confermando l'attaccamento della città a questo premio sportivo. È stata davvero – ha detto l’assessore Biuzzi - la festa dello sport».

Durante l’evento sono stati ricordati, oltre al capitano della Fiorentina Davide Astori, di cui ieri cadeva l’anniversario della morte, anche Fausto Beduini e Franco Sanseverino, due importanti figure dello sport empolese.

Per anni presidente del club di hockey su pista Flying Donkeys Fausto Beduini, scomparso nel luglio 2018 a soli 56 anni, è stato ricordato dalla moglie Francesca Bagnoli, moglie, dai figli Cosimo e Leonardo Beduini, insieme al campione Matteo Carboncini, cresciuto nell'Hockey Empoli, nazionale.
Franco Sanseverino, pilastro della boxe empolese dopo essere stato atleta e maestro, è scomparso a dicembre 2018 a 71 anni. Il figlio Gabriele e Massimo Scardigli, detto i’ Maremma, ex pugile, hanno ritirato una targa ricordo.

A inizio serata il palco del Perla è stato preso d’assalto da decine di persone in arrivo da Marcignana dove da 10 anni, ogni estate, si svolge ‘Pallavolo sotto le Stelle’: un torneo di volley avviato da un gruppo di ragazzi e oggi diventato un evento che coinvolge l’intera frazione per settimane e settimane con lo scopo di raccogliere fondi benefici.

Sono state premiate le giocatrice di basket dell’Use Rosa Scotti, il coach Alessio Cioni e il presidente Piero Benassai per la promozione in A1, campionato che giocheranno anche nella prossima stagione. Applausi per la Rappresentativa di Calcio a 11 UISP, col presidente di Lega Roberto Cellai premiato da Scali. Quattro le vittorie consecutive, ma soprattutto 8 successi su 16 edizioni totali: un dominio nazionale a livello assoluto nelle finali italiane per la selezione che arriva dall’Empolese scelta dal tecnico Alano Galligani.

Applausi per la splendida e giovanissima ginnasta Sofia Tonelli del Saltavanti, accompagnata dalle sue compagne e dalla allenatrice Silvia Ulivieri. Il judoka Marco Calugi, uno dei pochissimi Sesto Dan in Toscana, punta di eccellenza del Judo Kodokan di Empoli.

E poi il progetto ‘Basket in carrozzina’ nelle scuole con i ragazzi e i docenti del Liceo scientifico “Il Pontormo”, dell’Itis Ferraris Brunelleschi, e il presidente Ivano Nuti delle Menarini Volpi Rosse. Un’iniziativa voluta dall’assessore Biuzzi nei due istituti superiori empolesi. Una scuola di inclusione, integrazione e autonomia. I ragazzi e le ragazze hanno avuto la possibilità di conoscere a fondo il mondo dell’inclusione e di provare a giocare a basket su sedie a rotelle. «Ai ragazzi si possono raccontare tante parole – ha detto Arianna Poggi, assessore alle politiche sociali – ma è con i fatti e soprattutto con l’esperienza che si può andare a diffondere un messaggio. Lo sport come divertimento, come importante momento di aggregazione ed inclusione sociale, ma soprattutto come elemento per superare o eliminare le barriere di ogni tipo».

Premio ‘Antonio Bassi’ al giornalista Emilio Chiorazzo, ex capo servizio del Tirreno di Empoli, uno dei decani del giornalismo empolese.

E poi l’esperienza di Mario Ferradini, che spende due settimane all’anno in Kenia per portare a Nairobi il messaggio del basket, lui che è secondo allenatore dell’Use Rosa.

Grande commozione per il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi, premiato da Athos Bagnoli, dal 1991 alla guida della squadra di calcio, 11 stagioni in Serie A su 13 portano la sua firma, è il presidente più ‘longevo’ in Serie A, empolese doc, innamorato della sua città. Ha ricevuto una menzione speciale proprio per il suo impegno di imprenditore e dirigente di calcio.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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