Alla Vab di Limite il Premio Navicello 2018: la cerimonia
Premio Navicello 2018, la VAB sez. Limite ritira il premio durante una cerimonia molto partecipata. Consegnate delle onorificenze a cittadini di Capraia e Limite che si sono distinti in vari ambiti e commozione per i racconti di Lina Corti e Nerina Negro
Tanta partecipazione e commozione nella cerimonia di consegna del Premio Navicello 2018 alla VAB (vigilanza antincendi boschivi) sez. Limite.
Ricordi, aneddoti, fotografie degli ultimi 30 anni hanno accompagnato il racconto degli esordi dell’attività, i primi interventi a Rocchetta Tanaro (Asti), in Piemonte, pesantemente colpita da un'alluvione, l’alta Versilia nel 1996, il terremoto dell’Umbria e delle Marche nel 1997, il nuovo millennio con l’attività fondamentale a supporto della colonna mobile regionale della Protezione Civile per alluvioni e terremoti, tra cui L’Aquila 2009 e Amatrice (Rieti) nel 2016.
Tanti giovani, nel corso del tempo, hanno prestato servizio come volontari alla Vab di Capraia e Limite e hanno potuto crescere imparando “il valore dello stare insieme, del rispetto della natura e dell’ambiente, dell’impiegare del tempo per gli altri”, hanno commentato Marco Tinacci e gli altri “storici” membri della sezione.
Spesso gli interventi non sono stati semplici e hanno richiesto professionalità e freddezza: ad esempio, la Vab era presente nel maggio 1993 dopo l’attentato mafioso ai Georgofili a Firenze e molte volte si è trovata a scavare nelle macerie di abitazioni crollate per i terremoti, dando una mano a vigili del fuoco e altri soccorritori.
Presente alla cerimonia anche uno dei soci fondatori della Vab toscana nel 1974, Impero Tozzi, che si è complimentato con la Vab locale e ha ringraziato il Comune per il riconoscimento che “premia l’impegno e i sacrifici di tanti anni”.
Su quanto sia importante l’attività svolta a Capraia e Limite, è intervenuto il sindaco Alessandro Giunti, seduto al tavolo con la Giunta e la Commissione Cultura composta dalla presidente Martina Giacomelli e da Domitilla Bambi, Gabriele Paci, Claudio Ometto, Giuseppe Borgioli, consiglieri comunali.
Queste le motivazioni del Premio, ben impresse su una pergamena:
“Per il contributo alla vita pubblica di Capraia e Limite.
Per l'impegno profuso con umiltà, passione e dedizione nella tutela dell’ambiente, nella prevenzione degli incendi boschivi, nel mantenimento delle strade forestali, nelle attività di pulizia della natura, nell’assistenza alla comunità durante eventi meteorologici avversi e nel ripristino della viabilità in caso di necessità;
Per le attività riconosciute in favore delle popolazioni colpite da alluvioni e terremoti in ogni parte d’Italia;
Per il valido supporto alla nostra comunità nell’organizzazione di eventi e di momenti di aggregazione sociale, coinvolgendo tanti giovani;
Per aver voluto bene, nel tempo, con tutti i propri volontari, al Comune di Capraia e Limite, che oggi attraverso i suoi rappresentanti istituzionali, ringrazia e premia con affetto”.
Nell'ambito della cerimonia del Navicello, il sindaco Alessandro Giunti ha inoltre concesso un’onorificenza del Comune di Capraia e Limite a alcuni cittadini che si sono distinti in vari settori. A ricevere l’encomio dell’Amministrazione, la campionessa argento europeo di pattinaggio artistico a rotelle Martina Nuti, il podista vincitore della 50 miglia ai campionati italiani IUTA di Cesano Boscone ( Mi) Enrico Bartolini, Nerina Negro e Lina Corti, due donne che si sono spese una vita per tutelare la memoria storica delle deportazioni e della seconda guerra mondiale a Capraia e Limite, Massimo Canzoneri, artigiano e designer di moda attivo con il marchio d'abbigliamento "Il Mondo di Buba", indicato come esempio di artigianato d’eccellenza “made in Florence” nel 2018.
Grande commozione e silenzio irreale, nella sala, durante l’intervista a Lina Corti, che ha raccontato la notte tra il 7 e l’8 marzo 1944, quando il padre Corrado fu deportato ( morì nell’ottobre 1944) nel campo di concentramento di Mauthausen ad opera dei nazifascisti, e a Nerina Negro, figlia del senatore Antonio, arrestato 109 volte a Capraia e Limite durante l’epoca fascista, membro dell’Assemblea Costituente nel 1945, sindacalista. Nerina si è concentrata anche sul dopoguerra e la ricostruzione a Limite.
I presenti hanno dedicato un lungo applauso a Lina e Nerina, che difendono da tanti decenni la memoria storica della comunità di Capraia e Limite andando nelle scuole e incontrando molti giovani.
Fonte: Comune di Capraia e Limite - Ufficio Stampa