Ponte Signa-Lastra, il nuovo tracciato evita San Mauro e decongestiona la Fi-Pi-Li
Una strada lunga 2,6 Km che si allontana dal nuovo laghetto di compensazione al lago di Peretola, dal centro abitato di San Mauro a Signa, che si inserisce però bene nel paesaggio, e che mantiene il suo nuovo ponte sull'Arno, il ponte del Giglio. E' stata presentata stamani alla stampa la proposta progettuale della Regione Toscana per un tracciato alternativo alla bretellina Signa-Lastra a Signa . Il progetto è stato presentato dall'assessore regionale ai trasporti e mobilità Vincenzo Ceccarelli nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti i sindaci di Lastra a Signa, Angela Bagni e di Signa, Alberto Cristianini. Con loro, l'assessore del Comune di Firenze Stefano Giorgetti e il consigliere regionale Paolo Bambagioni oltre all'ingegnere responsabile del settore Progettazione e realizzazione viabilità della Regione Toscana, Antonio De Crescenzo.
Si tratta al momento solo di uno studio plano-altimetrico da sottoporre, nei prossimi mesi, a verifica di Valutazione d'Impatto Ambientale. Abbandonato definitivamente il progetto di tracciato originario sul quale Toscana Aeroporti S.p.a ha proposto di spostare l'area naturalistica del lago di Peretola, la nuova proposta "cambia strada". Il progetto complessivo costa 35 milioni di euro. L'inizio lavori previsto nel 2022.
"Aver tolto il corridoio infrastrutturale dall'area Manetti dove interferiva con la realizzazione del nuovo laghetto di compensazione e si avvicinava troppo alla frazione di San Mauro a Signa non solo ha consentito di chiudere positivamente la conferenza dei servizi per l'approvazione del masterplan dell'aeroporto, ma ha creato condizioni realistiche per la realizzazione di un'opera attesa da decenni – commenta l'assessore Vincenzo Ceccarelli - La nuova soluzione, che ha preso spunto da un'indicazione data dai due sindaci, è stata studiata come la Regione aveva preso impegno di fare nell'arco di un mese. Oggi la fattibilità tecnica e economica ci dice che questa opera è realizzabile. E' un opera che costa quasi la metà di quella precedentemente in fase di studio. Si riconnette con una viabilità che viene migliorata ad opera dei due Comuni, utilizzando risorse già concesse da parte della Re gione. Oltre a risolvere il problema di collegamento tra FI-PI-LI e la S66 cosiddetta pistoiese, può servire da circonvallazione per gli abitanti di Lastra e Signa ma è un'opera fondamentale anche per il decongestionamento di quel nodo a nord ovest della piana fiorentina. Anche perché si è creata una forte alleanza e un gioco di squadra tra i due Comuni, il Comune di Firenze e la Città metropolitana che si sono resi disponibili anche per una compartecipazione per quanto riguarda le risorse finalizzate alla sua realizzazione".
"Sono soddisfatto – ha aggiunto il sindaco di Signa Alberto Cristianini - perché in questi giorni si sta concretizzando un lavoro che ormai da mesi sto portando avanti, dall'inzio della conferenza dei servizi a Roma. Un lavoro rafforzato anche con l'ingresso di due enti, la Città metropolitana e il Comune di Firenze. Il progetto di tracciato presentato oggi migliora i tempi di due anni rispetto a quelli previsti per la realizzazione del ponte del Giglio e credo che questa sia una risposta importante. Senza trionfalismi, dico che ora bisogna continuare a lavorare come abbiamo fatto in questi mesi. Manca ancora un tassello prima di ritirare il mio ricorso al TAR, cioè la firma dell'accordo di programma fra i 6 enti, cioè i Comuni di Signa, Lastra a Signa e Firenze, la Regione, Toscana Aeroporti e la Città Metropolitana. Quando l'accordo sarà sottoscritto, questo mi permetterà di andare in Consiglio c omunale e ritirare il ricorso al Tar ".
"Voglio esprimere la mia soddisfazione anche come cittadina oltre che come sindaco – ha quindi detto la sindaca di Lastra a Signa Angela Bagni -. L'azzeramento del tracciato alcuni mesi fa è stato un momento difficile per i nostri Comuni ma aver tenuto la barra dritta e l'unione che c'è stata da parte nostra, ha portato a far sì che la Regione abbia preso coscienza dell'importanza di quest'opera. Così siamo arrivati in breve tempo, grazie allo sforzo e la competenza del gruppo di lavoro dell'assessorato della Regione, a un progetto e a un progetto più snello, sia per la fattibilità e la sostenibilità economica. Inoltre, già un terzo dei fondi individuati. Tra due settimane ratificheremo l'accordo di programma. Importante che Firenze sia entrata in campo, in quanto direttamente interessato, perché i flussi che arrivano dalla costa coinvolgono quartiere 4 e l'ingresso a Firenze. Mi auguro che da ora in poi si cammini tutti in questa direzione, come i presupposti ci indicano".
"Questa infrastruttura - ha detto l'assessore del comune di Firenze Stefano Giorgetti- è molto importante perché collocandosi tra il Ponte di Signa e il Viadotto dell'Indiano risolve criticità di mobilità sia sulla Piana che sulla città di Firenze e in particolare per il Quartiere 4 e per tutta la parte delle Signe e Scandicci. Con questo nuovo ponte avremo infatti una alternativa nel caso di problemi sul Viadotto che al tempo stesso consentirà una migliore distribuzione del traffico con importanti benefici a livello di inquinamento. Inoltre questa infrastruttura si accompagnerà al nuovo svincolo autostradale di Scandicci, al nuovo svincolo autostradale a Firenze Nord e alle opere per decongestionare la zona di Ponte a Greve ridisegnando tutta la mobilità nel quadrante nord della città"
La nuova proposta
Il nuovo progetto prevede la realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dello svincolo con Lastra a Signa lungo la FI-PI-LI per collegare sia la strada statale 67 Tosco Romagnola sia la Superstrada FI-PI-LI alla nuova arteria. La seconda rotatoria si trova presso il depuratore di San Colombano e collega la nuova arteria con la rete stradale esistente. Prosegue correndo parallelamente al depuratore di San Colombano in rilevato lungo il confine nord del parco fluviale di Lastra a Signa in modo tale da confondersi con l'argine dell'Arno. In corrispondenza dell'Arno il nuovo tracciato si sviluppa in viadotto per 800 metri e un altezza rispetto al piano di campagna di 15 metri.
Il viadotto supera prima l'Arno e poi le due linee ferroviarie, degli 800 metri di viadotto, 300 metri sono di ponte vero e proprio Il viadotto si presenta parallelo a Via dei Renai per immettersi con una rotatoria su un nuovo ponte in fase di realizzazione in corrispondenza del fiume Bisenzio.
Da questo punto il percorso prosegue lungo la strada esistente (via dell'Arte della Paglia) di circonvallazione del comune di Signa e su quella che sarà a breve realizzata dal Comune di Signa con fondi regionali a valle di via Amendola, fino alle due rotatorie all'Indicatore nel comune di Campi Bisenzio.
Il ponte del Giglio
Il nuovo ponte del Giglio è un ponte strallato cioè un ponte di tipo "sospeso" nel quale l'impalcato è retto da una serie di cavi (gli stralli) ai lati della torre di sostegno. Lungo 300 metri, il ponte vero e proprio vede il suo pilone a forma di giglio stilizzato ubicato fra il fiume Arno e le due linee ferroviarie. Il richiamo all'iris vuole ricordare una antica vocazione di quel territorio che un tempo era coltivato a giaggioli, così come ricorda un antico sigillo tutt'ora conservato nel comune di Signa.
La lunghezza complessiva del viadotto è di 800 metri che comprende i 300 metri di appoggi di spalla del nuovo ponte sull'Arno e gli altri 500 metri di sviluppo delle rampe di raccordo al nuovo tracciato della strada a lastra a Signa da una parte e a Signa dall'altra. Affiancati alla strada del viadotto sono previsti percorsi ciclopedonali che collegano il parco fluviale di Lastra a Signa con il parco dei Renai di Signa.
Fonte: Regione Toscana