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Morte 28enne all'ospedale di Pistoia, indetta conferenza stampa

Sul caso della morte della 28enne Cristiana Capecchi all'ospedale 'San Jacopo' di Pistoia, l'Asl Toscana Centro ha indetto una conferenza stampa alle 13.30 nel presidio ospedaliero alla presenza del direttore generale dell’Azienda USL Toscana centro Paolo Morello Marchese. Partecipano il direttore del presidio ospedaliero di Pistoia dottor Giacomo Corsini, il direttore del dipartimento aziendale emergenza e urgenza ed area critica dottor Simone Magazzini e il responsabile del rischio clinico aziendale dottor Francesco Venneri. In questo articolo troverete gli aggiornamenti sul caso.

Quest'oggi, intanto, sarà eseguita l'autopsia sulla salma della giovane. La bronchite di cui soffriva, per la quale si è recata tre volte al pronto soccorso nelle ultime settimane, è peggiorata fino al decesso. Non è stato ancora aperto un fascicolo d'inchiesta da parte della procura: potrà farlo nel caso in cui l'Asl segnalerà anomalie nel processo di cura o se i familiari decideranno di fare un esposto. Ancora nessuna delle due ipotesi si è verificata. Per i funerali, che si terranno al momento della restituzione del corpo, non è stata ancora fissata la data.

La procura sequestra la salma

La procura della Repubblica di Pistoia ha disposto il sequestro della salma di Cristiana Capecchi per le indagini medico-legali che la stessa procura di Pistoia vuole svolgere per chiarire le cause della morte e stabilire se ci sono responsabilità mediche nel decesso.

L'iniziativa della procura ha bloccato il riscontro diagnostico che la stessa Azienda Usl Toscana Centro voleva far stamani sul cadavere della 28enne. "Non è stato possibile procedere secondo il nostro piano di approfondimento - ha detto in una conferenza stampa il direttore generale della Asl Paolo Morello Marchese - perché stamani abbiamo ricevuto da parte dell'autorità giudiziaria il sequestro della salma". Il direttore generale ha detto che al momento non sono arrivati avvisi di garanzia.

"Non sappiamo in realtà neanche se i parenti abbiano effettuato denuncia", ha poi precisato il direttore generale della Asl Morello Marchese nella stessa conferenza stampa. Alla famiglia "abbiamo dato la nostra totale disponibilità e vicinanza - ha detto ancora Morello Marchese - ma anche la volontà di incontrare per esprimere direttamente il nostro cordoglio e profondo dispiacere, anche per approfondire eventualmente fin dove è possibile, anche con loro, la conoscenza dei fatti. Siamo in attesa eventualmente di avere questo incontro". Morello Marchese ha poi aggiunto che stamani "sono stati analizzati i fatti e il percorso mette in evidenza una diagnosi che va verso uno stato infiammatorio acuto del polmone e da questo punto di vista è stato trattato adeguatamente".

La nota dell'Asl

È stato rinviato il riscontro diagnostico richiesto dall’Azienda Sanitaria che doveva svolgersi stamattina sulla giovane di 28 anni deceduta domenica scorsa all’ospedale San Jacopo di Pistoia. Lo ha comunicato, nel corso della conferenza stampa di oggi, il direttore generale Paolo Morello Marchese dopo che nella mattina è giunta la notifica da parte dell’autorità giudiziaria del sequestro della salma.

Il direttore generale ha inoltre comunicato che sempre stamattina si è concluso l’Audit con il rischio clinico aziendale. Il responsabile del rischio, il dottor Francesco Venneri, ha precisato che gli atti, come da procedura, sono già stati trasmessi anche al rischio clinico regionale. Nel corso dell’Audit è stato organizzato un approfondimento con i professionisti e analizzati i percorsi assistenziali intrapresi sulla base dei documenti agli atti.

Il percorso clinico analizzato nell’Audit mette in evidenza una diagnosi che va verso una patologia infiammatoria respiratoria acuta che è stata trattata adeguatamente.

Erano presenti in conferenza stampa anche il direttore del presidio ospedaliero dottor Giacomo Corsini e il direttore del dipartimento emergenza e urgenza dottor Simone Magazzini il quale alla richiesta di precisazioni sugli accessi al pronto soccorso ha confermato che, prima dell’ultimo, ci sono stati tre precedenti accessi.

“Abbiamo dato la nostra totale disponibilità e vicinanza alla famiglia che vorremmo incontrare, - ha detto il direttore generale Morello- per esprimere anche il nostro profondo dolore. L’intento è non tener celato niente, innanzi tutto ai parenti, ed è anche comprendendo il loro stato d’animo che diamo piena disponibilità alla Magistratura per giungere il più rapidamente possibile alla massima chiarezza”.

Morello ha aggiunto che gli operatori sono tutti particolarmente scossi e per questo l’Azienda ha avviato un supporto psicologico.

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