Strage di Bologna, disposta la riesumazione della montespertolese Maria Fresu
È stata fissata la data per la riesumazione di una delle 85 vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980, Maria Fresu, i cui resti si trovano nel cimitero di Montespertoli. Il 25 marzo si procederà con la perizia dell'esperto Danilo Coppe, nominato dalla Corte d'Assise di Bologna, per scovare eventuali tracce di esplosivo.. La riesumazione verrà effettuata all'interno del processo contro l'ex Nar Gilberto Cavallini, chiamato a rispondere di concorso nella strage della stazione. Le operazioni cominceranno dalle 10.30 circa: orario che casualmente coincide con quello dell'esplosione avvenuta in quell'estate di 39 anni fa.
Chi era Maria Fresu
Maria Fresu, 24 anni, abitava a Gricciano di Montespertoli, in provincia di Firenze e la sua famiglia di origine sarda era composta dalla figlia Angela di tre anni, dai genitori e da sei sorelle ed un fratello. Era in stazione con Angela e due amiche perché stavano andando in vacanza sul lago di Garda in compagnia di Silvana Ancilotti, anche lei di Castelfiorentino (abitava all’epoca nella frazione di Cambiano), che rimase ferita. Per Verdiana, in particolare, la breve vacanza avrebbe dovuto rappresentare un’occasione per riposarsi, dopo un anno di dure incombenze domestiche, dal momento che la madre era rimasta invalida. L’esplosione le colpì in sala d’aspetto, molto vicine alla valigia che conteneva la bomba. Maria, Angela e Verdiana Bivona, una delle amiche, morirono mentre l’altra amica rimase ferita. Del corpo di Maria non si ebbe traccia fino al 29 dicembre, quando gli ultimi esami sui resti rinvenuti fra le macerie confermarono il suo ritrovamento.