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Politiche sociali, più 200mila euro per aiutare le persone: la ricetta della giunta D'Ambrosio

Cresce ancora la spesa sociale del Comune di Altopascio: dal 2016 ad oggi il dato riporta più 200mila euro e confrontando i bilanci preventivi 2018 e 2019 è possibile constatare un'ulteriore crescita di circa 100mila euro. Più risorse, più servizi, più progetti e tariffe che restano invariate: è questa la ricetta dell'amministrazione D'Ambrosio sul sociale, un capitolo che drena circa 2 milioni di euro dal bilancio comunale, a dimostrazione di quanto il territorio altopascese necessiti di un sostegno diretto e molteplice da parte del municipio. Dati, programmi e scelte che sono stati al centro dell'accordo sindacale firmato proprio nei giorni scorsi dal sindaco, Sara D'Ambrosio, dall'assessore al sociale, Ilaria Sorini, e dai rappresentanti sindacali del territorio: Rossano Rossi per la Cgil, Massimo Bani per la Csil, Antonio Malacarne e Giacomo Saisi per la Uil-Toscana Nord. Presenti anche i rappresentanti di Spi-Cgil, Roberto Cortopassi, Rosita Ciucci, Francesco Fontana, Fnp-Cisl, Armando Vergamini, e Uilp-Lucca, Guido Carignani.

«Un Comune che non assiste i suoi cittadini ma che, piuttosto, li accompagna in un percorso di responsabilità, maggiore coesione, integrazione ed emancipazione – spiegano il sindaco, Sara D'Ambrosio e l'assessore al sociale, Ilaria Sorini - Questa è la fotografia delle politiche sociali messe in atto dall’amministrazione comunale, che conferma, anche per il 2019, il nostro impegno a favore delle fasce più deboli della popolazione: in preventivo, infatti, abbiamo stanziato, per le voci più rilevanti, 1 milione e 870mila euro, cifra più alta del preventivo 2018, che verrà ulteriormente accresciuta nei prossimi mesi con le variazioni. Un investimento davvero cospicuo, reso però sempre più difficoltoso a causa della continua incertezza sulle risorse che il Governo mette a disposizione dei Comuni: questo crea un'impossibilità nella programmazione, soprattutto per quanto riguarda l'erogazione dei servizi. Altopascio, già da diversi anni, è il territorio che registra il tasso più alto di povertà e il reddito pro-capite più basso della provincia: una tendenza pluriennale, da ricercare anche nella composizione sociale della popolazione e nella crisi economica che ha colpito l'edilizia, che dobbiamo gestire quotidianamente. Vogliamo evitare in tutti modi le pratiche semplicemente assistenzialistiche: anche per questo motivo, per esempio, ancora prima del reddito d'inclusione e del reddito di cittadinanza, qui avevamo già avviato la sperimentazione del baratto sociale, che quest'anno compie il terzo anno di vita e viene ulteriormente ampliato con il progetto della Misericordia, “Diamoci una mano”. Vantiamo poi le rette più basse del 20 per cento rispetto alla media regionale per quanto riguarda l'asilo nido e le tariffe più basse a livello provinciale per quanto riguarda i servizi a domanda individuale, come mensa e trasporto scolastico: un impegno tutt'altro che banale per le casse comunali, per il quale sarebbe molto gradita una maggiore attenzione da parte del Governo, che dovrebbe assicurare anche un regime di premialità nei confronti di quei territori che, nonostante le difficoltà economiche, riescono a tutelare le famiglie. Oltre agli investimenti, sarebbe necessario destinare risorse che aiutano i Comuni a erogare e a mantenere i servizi essenziali. Confermiamo inoltre l'impegno per i disabili e gli anziani, per le famiglie, per i giovani, per il terzo settore e le scuole. Per tutti questi servizi riusciamo ad accrescere lo standard qualitativo e a mantenere i costi inferiori alla media, riducendo la spesa corrente senza gravare sulla popolazione».

LE POLITICHE SOCIALI NEL DETTAGLIO. Tra il 2016 e il 2018 la spesa sociale è cresciuta di 200mila euro, attraverso soprattutto l'estensione della platea di persone che può accedere ad agevolazioni, riduzioni o esenzioni. Il baratto sociale, finanziato con il fondo anticrisi, è cresciuto di 15mila euro nel 2018 e il contributo è passato da 500 a 1000 euro. Occhi puntati anche sulle politiche della casa e sull’emergenza abitativa, con l’assegnazione di 6 alloggi popolari: a breve, inoltre, saranno disponibili altri due appartamenti da assegnare alle persone in lista di attesa. Nel 2019, inoltre, il Comune sottoscriverà l'accordo per i canoni concordati: una misura mai esistita su Altopascio, che non consentirà solo una normativa fiscale agevolata per i proprietari, ma anche maggiori tutele per gli inquilini. Anche per quest'anno si prevede la riproposizione del contributo per l’affitto per l’emergenza abitativa, che nell’anno appena passato ha soddisfatto 153 richieste. Sul fronte scuola, la rivisitazione delle soglie e l’introduzione di nuovi scaglioni per mensa e trasporto scolastici, secondo il parametro Isee e criteri di progressività, permette annualmente un risparmio da parte delle famiglie di circa 100 euro. Inoltre nel 2019 le famiglie potranno beneficiare di uno sconto fino al 50 per cento sulle rette del nido, grazie all'incremento del contributo statale passato da 50mila a 76mila euro. Annualmente l'amministrazione D'Ambrosio stanzia circa 32mila euro all'Istituto comprensivo, derivante dal taglio alle indennità dagli stipendi di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. Tra le novità c'è anche la lotta al gioco d'azzardo patologico con il raddoppio della tariffa sui rifiuti per i locali di scommesse e la creazione del fondo anti-slot: un fondo di oltre 7mila euro per incentivare i locali a dismettere le macchinette mangia-soldi e premiare coloro che promuovono giochi di ruolo o da tavolo all'interno del proprio locale. Infine, la Tari: confermate esenzioni e riduzioni per le famiglie al cui interno vi siano disabili o anziani non-autosufficienti.

Fonte: Comune di Altopascio

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