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Liceo Marconi, CambiaMenti: "Serve visione comprensoriale. Nessuna opinione da Giglioli?"

"Ci risiamo. Il sindaco Gabbanini, che ha ancora davanti a sé tre mesi di mandato, sulla base dell'avvenuto collaudo del bacino di Roffia, considera “praticamente una certezza” la nuova collocazione del liceo Marconi in un'area tra Ponte a Egola e Molino.

Sarebbero del tutto superate le difficoltà di natura idrogeologica per le quali quell'area, comunque collocata sulla golena dell' Egola, in una zona di esondazione del torrente, era stata già scartata da uno studio di fattibilità commissionato dal Comune, pagato fior di quattrini e presentato in pompa magna alla Casa Culturale di San Miniato Basso a fine 2016 e inizio 2017.

Oltre tutto sarebbe abbastanza vicino a M3 ex-Icla e comporterebbe la cementificazione di un ulteriore pezzo di territorio agricolo. Dopo l'annuncio, ovviamente si dice che però c'è da fare la progettazione esecutiva, da acquisire l'area (ma questo si ritiene sia facile dato che è di proprietà dell'ASL) e poi acquisire i fondi statali o europei per un nuovo edificio.

Siamo dunque ormai a quattro sedi: quella storica, in stato d'abbandono e sulla cui destinazione niente si dice, a San Miniato in via Catena; il grande edificio di proprietà dell'Amministrazione Provinciale di Pisa all'Interporto di San Donato, dove è stato collocato il Liceo Marconi fino al 2016, che è attualmente vuoto e inutilizzato, ma su cui la Provincia continua a pagare interessi su mutuo di circa 150mila euro l'anno; l'attuale collocazione in una sede (provvisoria? ma per quanto?) a La Scala, per cui viene pagato un affitto concordato in 20.400 Euro al mese (dal 2018 al 2024) ad una società milanese; e quella futuribile tra Ponte a Egola e Molino.

E' chiaramente mancata al Comune di San Miniato una capacità di programmazione che, in un campo come quello della scuola media superiore, o è fortemente condivisa con gli altri Comuni del comprensorio o non è. E bisogna dire che anche gli altri Comuni del comprensorio hanno accettato abbastanza di buon grado di farsi scippare di una questione che li riguarda tutti ma che richiederebbe un'assunzione di responsabilità politica: la prospettiva di una presenza di scuola media superiore nel Valdarno Inferiore.

Eppure i “paletti” da cui partire per arrivare ad una localizzazione, che deve essere ispirata a criteri di scelta politica che precedono qualunque “studio di fattibilità” e che costano assunzione di responsabilità ma non soldi; che deve essere inserita in una visione organica dello sviluppo del territorio e della differenziazione delle sue funzioni sia all'interno del Comune che del Comprensorio, e che deve superare l'assurda logica di contrapposizione tra gli interessi di singole frazioni che l'attuale Amministrazione ha largamente incentivato ci sembrano facili da individuare:

1) ci deve essere un'effettiva assunzione di responsabilità comprensoriale;
2) non si può indicare nessuna soluzione che comporti un ulteriore consumo di territorio;
3) si deve integrare la soluzione del problema della localizzazione del liceo con quella di altri problemi di portata comprensoriale, come la prospettiva dell'It Cattaneo, la costituzione di un polo scolastico integrato con servizi di interesse cittadino, il consolidamento del versante settentrionale della collina di San Miniato e una politica di effettiva riqualificazione del centro storico di San Miniato.

Questo comporta lavorare seriamente per un progetto che parta dall'attuale sede storica e che combini la soluzione del problema della localizzazione del polo scolastico con quella del consolidamento del versante.

Il Comitato CambiaMenti ha espresso chiaramente la linea in cui intenderà muoversi. L'amministrazione attuale ha espresso in più occasioni un'opinione diversa, che secondo noi comporterebbe ulteriori sprechi in spese di progettazione, ulteriori cementificazioni e rinvii sine die della sistemazione definitiva. Quello che non abbiamo finora ascoltato, e non è l'unico caso in cui questo è avvenuto, è l'opinione del candidato sindaco del PD (o di chi altro, visto che non usa il simbolo del partito) Simone Giglioli."

Comitato CambiaMenti

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