Un libro e un progetto per aiutare i bambini con un genitore detenuto
Un libro (e un progetto educativo) per aiutare i bambini con un genitore detenuto e le loro famiglie ad elaborare il distacco e la lontananza e ad affrontare questa situazione complessa e spesso non svelata. Si intitola ‘Il Sogno di Cora’ ed è stato realizzato da Carthusia Edizioni in collaborazione con Associazione Girotondo Intorno al Sogno e la Casa Circondariale di Arezzo e il sostegno di Fondazione CR Firenze, Sanimpresa e Fondazione Monnalisa. Un’edizione speciale di 1000 copie, accompagnate da un pieghevole illustrativo, sarà distribuita gratuitamente ai detenuti e alle loro famiglie, e alle figure professionali che operano intorno a queste realtà attraverso il progetto ‘Come a casa’. A breve il volume già in alcune libreria e negli store online, sarà distribuito su tutto il territorio nazionale al prezzo di copertina di 16,90 euro. Questa mattina è stato presentato in un incontro alla Fondazione CR Firenze. Erano presenti la vicepresidente della Fondazione CR Firenze Donatella Carmi, il garante dei detenuti del Comune di Firenze ErosCruccolini, la psicoterapeuta e direttrice dell’Associazione Girotondo Intorno al Sogno APS Edy Marruchi, l’editore e direttore editoriale di Carthusia Patrizia Zerbi, scrittrice, l’autrice del testo Emanuela Nava, la referente dell'associazione BambiniSenzaSbarre onlus Maddalena Sala, il vicepresidente di Sanimpresa Luigi Corazzesi, e lo psicoanalista Luca Giovanni Ciusani.
E’ un albo illustrato di 40 pagine consigliato per i bambini dai tre anni in su, nato dall’incontro tra Carthusia Edizioni, casa editrice progettuale da sempre impegnata nella realizzazione di progetti ‘speciali’, Edy Marruchi, direttore dell’Associazione Girotondo Intorno al Sogno e responsabile del progetto ‘Come a Casa’ e la Casa Circondariale di Arezzo. ‘’Da subito - spiega Patrizia Zerbi, editore e direttore editoriale di Carthusia - è stato chiaro che le figure coinvolte nella relazione tra il genitore detenuto e i figli sono molte, complesse e irrisolte, sia dentro che fuori il carcere, e che sarebbe stato necessario dar voce a tutte. Per questo ha avuto inizio un lungo focus group – cuore di ogni nostro progetto speciale – che ha dato voce a quattro genitori che hanno vissuto l’esperienza della carcerazione, al direttore del penitenziario, e ad altre figure professionali inserite nell’ambito del carcere. Ma soprattutto sono state ascoltate le struggenti testimonianze di alcuni bambini che hanno provato l’esperienza di avere un genitore detenuto”. Le loro parole e i loro vissuti sono diventate la grande fonte di ispirazione per l’autrice Emanuela Nava che è riuscita a trasporre emozione e vissuti nella tenera storia di Cora, e per l’illustratore Marco Brancato che ha dato corpo e colore ai pensieri dei bambini. “Quando un genitore viene recluso - racconta Edy Marruchi - la famiglia si confronta con un profondo e repentino strappo. Il figlio, che ha un genitore in carcere, ne resta orfano nella quotidianità e per i bambini è difficile comprendere questa forma particolare di assenza. Questa condizione mette in crisi la relazione affettiva genitore-figlio, gettando i bambini in una profonda solitudine. Come possiamo aiutarli a elaborare questo vuoto? Come un genitore può rimanere tale, pur essendo incarcerato?”.
Il Sogno di Cora è la storia metaforica di una piccola artista circense, Cora, che insieme al padre si esibisce in magnifici spettacoli di giocoleria nei teatri più importanti. Quando suo papà scompare improvvisamente, Cora si trova gettata in un mondo di confusione, mascheramenti e paure che non le consentono di capire. Solo quando la madre avrà il coraggio di togliere la maschera Cora potrà affrontare la verità che le è necessaria per potere andare avanti. Il papà non è libero ma lei può sempre andare a trovarlo, sapendo che un giorno torneranno a fare i loro numeri insieme. ‘’Le storie- scrive Nava - sono ‘psicomagie’ potentissime che, grazie alle metafore con cui sono scritte, riescono a narrare ogni cosa, offrendo gli strumenti giusti per affrontare con coraggio anche le prove più inaspettate. I bambini che leggeranno questo libro, guidati dalla voce rassicurante di genitori, psicologi e operatori, potranno trovare un mezzo per interpretare ciò che stanno vivendo’’. Alla fine della storia si trovano alcune pagine di attività volte a stimolare i bambini attraverso il disegno e la scrittura, in modo da mettersi in gioco ed elaborare i propri vissuti.
‘’La Fondazione CR Firenze crede fortemente in questo progetto – afferma Donatella Carmi, vicepresidente della Fondazione CR Firenze - perché affronta il tema doloroso e complesso della carcerazione di un genitore con uno strumento semplice e allo stesso tempo efficace quale quello di un libro. Non è certamente facile trovare le giuste parole di fronte ad una prova della vita così dura da elaborare e superare. Ecco perché la narrazione può essere un valido mezzo di interpretazione della realtà che può aiutare i genitori a introdurre questo tema e i bambini a comprenderlo”.
Il volume è il 18/o titolo della collana ‘Storie al quadrato’, una serie di volumi illustrati con brevi e delicate storie metaforiche e universali pensate per i più piccoli, e con pagine finali di attività, per parlare di argomenti difficili con parole e immagini leggere.
Fonte: Fondazione CR Firenze - Ufficio stampa