Alta Velocità, Fit-Cisl: "Sempre peggio, servono più binari"
L’alta velocità ha bisogno di nuovi binari, perché le linee stanno arrivando a saturazione, come dimostra il peggioramento dei dati sulla puntualità. E poi bisogna che la concorrenza si faccia non solo sui prezzi, ma anche sulla qualità del servizio, o il peggioramento continuerà. Per questo c’è bisogno di input forti da parte del Governo e di riformare Enti, come l’Authority sui trasporti, che dimostrano di non essere all’altezza di valutare il cambiamento.”
A dirlo è il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, ricordando come proprio la Fit a settembre 2018 aveva lanciato l’allarme sulla puntualità dei treni AV, scesa dal 94% all’80% nell’arco di un anno. “Ora -dice il sindacalista – anche l’Authority dei trasporti di Torino indica nel 2018 un vero anno nero, con un peggioramento della puntualità all’arrivo nel 50,5% dei casi. La stessa Authority però è completamente fuori strada quando punta solo su nuovi investimenti in tecnologia per migliorare l’efficienza, affermando che non si può parlare di saturazione delle linee.”
“L’indicazione che arriva dall’Authority – continua Boni - è di incrementare la concorrenza con lo sfruttamento massimo dell’infrastruttura attraverso le nuove tecnologie tipo l’Hd Ertms (Controllo e Protezione del Traffico Ferroviario). Ma questo incremento, senza la costruzione di nuovi binari, non risponde alle nuove esigenze in quanto non considera la saturazione delle linee e dei nodi. Prendiamo ad esempio il nodo fiorentino dal bivio Rovezzano a Castello: qui nei giorni feriali transitano, dalle 7 alle 20, circa 240 treni AV (169 Trenitalia e 73 Italo), circa 445 treni regionali e 20 intercity; sostenere che si possono ancora mettere nuovi treni, ci sembra un azzardo, in quanto basta un minimo intoppo per creare ore di ritardo e disservizi.”
“Ecco perché – aggiunge il segretario Fit-Cisl - insistiamo affinché si realizzi sia il sottoattraversamento di Firenze che la stazione Foster per i treni AV e si liberino i binari di superfice per i treni regionali. E chiediamo anche di non tralasciare la manutenzione delle linee e dei binari, sia quella ordinaria che straordinaria, che non può essere fatta esclusivamente di notte, ma ha bisogno anche di interventi massicci nelle ore diurne e quindi con rallentamenti e in alcuni casi anche con l’interruzione della circolazione sul binario su cui si sta facendo l’intervento.”
“Insomma – conclude Boni - abbiamo bisogno di nuovi binari e nuove stazioni, recuperando in puntualità. La concorrenza non può essere solo al ribasso sul prezzo del biglietto; abbiamo bisogno di più qualità, partendo dalla pulizia dei treni, dalla funzionalità delle porte e delle toilette, dal servizio Wi-Fi, molto importate per chi deve collegarsi per lavorare. E poi la qualità del servizio deve iniziare nelle stazioni, con punti informazioni e vendita in ambienti confortevoli, muniti di servizi e con personale stabile e qualificato. Proprio per questo, ci vuole l’intervento del Governo, che dia nuovi indirizzi ed obiettivi, riformando profondamente questi Enti che non sono all’altezza di valutare il cambiamento, per rendere il servizio ferroviario sempre più competitivo e di qualità.”