Il nuovo laboratorio di endocrinochirurgia di Pescia ha accolto oltre 100 persone in un anno
Ad un anno dall’apertura dell’ambulatorio di chirurgia endocrina del collo (tiroide e paratiroidi) presso l’ospedale Cosma e Damiano di Pescia il bilancio dell’attività è positivo. Il nuovo ambulatorio è nato grazie alla sinergia tra il Dipartimento medico e chirurgico dell’Azienda Usl Toscana Centro, diretti rispettivamente dal dottor Giancarlo Landini e dal dottor Stefano Michelagnoli per garantire le migliori possibilità diagnostiche e terapeutiche ai cittadini residenti nell’area della Valdinievole.
Sono state oltre 100 le persone visitate presso questa struttura dal dottor Francesco Feroci, chirurgo endocrino dell’ospedale Santo Stefano, e sottoposte ad agoaspirato ecoguidato della tiroide. Dalla sua apertura l’ambulatorio di chirurgia endocrina del collo a Pescia, grazie all’impegno della dottoressa Grazia Panigada e del dottor Sandro Giannessi, direttori dell’area della medicina e della chirurgia generale, si avvale anche della stretta collaborazione con l’Ambulatorio di Endocrinologia, gia’ da tempo funzionante a Pescia, gestito dalle dottoresse Deanna Belliti, Bice Micheli ed Anita Armento coordinate dalla dottoressa Cinzia Pupilli, direttrice della struttura di endocrinologia aziendale.
Oltre 20 pazienti dei 100 visitati sono stati sottoposti a successivo intervento chirurgico o a termo ablazione con radio frequenza presso l’Ospedale di Prato, centro di riferimento della Società Unitaria di EndocrinoChirurgia (SIUEC) per la chirurgia della tiroide.
“Questo ambulatorio- afferma la dottoressa Sara Melani, direttrice dell’ospedale Cosma e Damiano- ha permesso di ridurre notevolmente i disagi alle famiglie che hanno avuto bisogno di questo servizio, garantendo nel presidio non solo visite endocrino chirurgiche, ma anche l’effettuazioni di esami e la valutazione anestesiologica necessaria per gli interventi chirurgici. Ciò è stato possibile grazie alla professionalità del personale infermieristico degli ambulatori ed alla efficace collaborazione con l’unità operativa di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Luca Rosso. “
“Ulteriore obiettivo è stato quello di offrire alla popolazione le migliori tecnologie ed esperienze- spiega il dottor Stefano Michelagnoli- all’ospedale di Prato viene infatti utilizzato il macchinario che permette termoablazione a radiofrequenza dei noduli tiroidei, che in casi specifici risulta una valida alternativa terapeutica alla chirurgia. “
“Questo intervento, quando indicato, è certamente più tollerato rispetto alla chirurgia tradizionale – conclude il dottor Feroci- poiché comporta minor dolore, assenza di cicatrici, riduzione dei tempi di ricovero (solo 2 ore rispetto ai 2 giorni dell’intervento chirurgico chirurgico) ed infine una capacità di recupero delle normali attività dopo 24-48 ore senza necessità di assumere successive terapie ormonali. In altri casi abbiamo sottoposto i pazienti ad intervento chirurgico tradizionale e quando necessario anche a linfectomia del collo, mentre in alcune situazioni sono stati effettuati interventi mininvasivi innovativi come la MIVAT (Minimally invasive video assisted throidectomy) o la tiroidectomia transorale che non lascia alcuna cicatrice e viene eseguita, oltre nella nostra azienda, in pochi altri centri italiani.”
Fonte: Asl Toscana Centro