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Centrosinistra allargato per rafforzare la ricandidatura di Toti a Castelfranco

Il centrosinistra unito è una realtà a Castelfranco di Sotto e la coalizione sosterrà l'ipotesi di un secondo mandato del sindaco Gabriele Toti. Laddove l'allontanamento di Liberi e Uguali dal Pd rimane forzato nei comuni vicini (si veda Fucecchio), qui addirittura tornano dopo un decennio i socialisti ad appoggiare i Dem. La presentazione in pompa magna quest'oggi è stata fatta nella sede di piazza Bertoncini, con a fianco di Toti il consigliere comunale di 'Castelfranco sopra a tutto' Giosafat 'Umberto' Scaduto in quota Psi e David Turini, ex sindaco di Santa Maria a Monte e coordinatore LeU per il Valdarno Inferiore. A fare gli onori di casa Ilaria Duranti, che assieme a Francesca Lami ha gestito il dialogo tra i tre partiti a nome del Pd.

Il rinnovato centrosinistra e la candidatura

Gabriele Toti aveva annunciato i suoi che non avrebbe reso nota la sua candidatura fino al raggiungimento di un accordo unitario, "dando pari dignità a tutti gli interlocutori", spiega il centrosinistra in una nota. La campagna elettorale si baserà sul concetto di Castelfranco 2030, ossia un obiettivo decennale per immaginare la città del futuro "più unita, più giusta, bella e coesa all'altezza delle aspettative della comunità".

"Siamo stati uniti - spiega la nuova coalizione - oltre che dal programma dai comuni riferimenti ai valori di libertà, giustizia sociale, sviluppo sostenibile, solidarietà, partecipazione, legalità, etica e del lavoro propri della nostra Costituzione Italiana. La difesa e la promozione di questi valori hanno proprie radici nell’antifascismo, nella Resistenza e nella lotta di Liberazione dalla quale è nata la nostra Repubblica".

Le dichiarazioni

"Oggi si ricongiunge la storia di Castelfranco - afferma Scaduto, che alle comunali 2014 risultò il quarto consigliere comunale più votato -, il centrosinistra vero ed efficiente si occupa dei bisogni dei cittadini in maniera concreta. Gabriele ha avuto un rapporto onesto e leale con i cittadini. Gli italiani e i castelfranchesi vivono oggi un momento difficile. Le radici del Psi affondano in un prato i cui fiori più belli sono quelli della solidarietà e della fratellanza".

Turini ha insistito invece su un ragionamento globale: "Dobbiamo tornare a parlare di un'area più vasta di un singolo comune. Il lavoro che sta facendo LeU, che ancora non è un partito di fatto ma rappresenta i tre partiti Art.1-Mdp, SI e Possibile, riguarda anche un progetto per la zona del cuoio. Dobbiamo cambiare passo perché, lo vediamo anche per le liti sul vincitore di Sanremo, il paese si sta incattivendo".

Toti in conclusione ha voluto ringraziare i presenti e gli alleati: "Con Umberto ho avuto un confronto costruttivo, mentre spesso LeU si sono posti in senso positivo come 'maggioranza critica'. Questa sarà una coalizione nel significato migliore del termine, ma questo patto qualche mese fa non era un risultato scontato. Dobbiamo lavorare per delle comunità più coese, impianti sportivi, le piazze, il grande disagio sociale e le persone in difficoltà, il Distretto industriale, uno sviluppo economico sostenibile e la scuola". Al momento, dei temi specifici che appariranno sull'accordo elettorale non c'è stata menzione, anche se è evidente che anche di questo si è parlato nelle riunioni propedeutiche all'accordo.

Il quadro politico a Castelfranco

Ci sarà un simbolo unico a racchiudere queste tre anime, come accade per i comuni sotto i 15mila abitanti. Toti è chiamato a mantenere se non migliorare il risultato del 47,28% del 2014 che lo consacrò sindaco a tutti gli effetti dopo la reggenza da vice seguita alla prematura scomparsa di Umberto Marvogli. In un post su Facebook Toti ha raccontato ai cittadini perché si ricandida e quanto è stato fatto finora dalla sua amministrazione.

Anche in questo caso potrebbe non essere necessario per il primo cittadino superare la maggioranza assoluta se i fronti avversari dovessero moltiplicarsi. Certa è la presenza del centrodestra, che ha già lanciato Monica Ghiribelli a fine 2018. Ma pure il Movimento 5 Stelle, forte al momento di due consiglieri comunali, è pronto a dar battaglia dopo 5 anni alla prova come forza di opposizione. Potrebbe spuntare anche qualche lista civica o ispirata alla sinistra comunista: ancora c'è tempo per organizzarsi.

Elia Billero

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