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Marcheschi contro spaccio e degrado: "Nardella impieghi più vigili e crei task force"

Paolo Marcheschi

Il Consigliere regionale e candidato sindaco di Firenze Paolo Marcheschi (Fdi) insiste sulla necessità di presidiare le piazze cittadine contro spaccio e degrado:

“E’ evidente che il bisogno di sicurezza a Firenze si stia trasformando in uno stucchevole balletto tra il ministro Salvini ed il sindaco Nardella, quest’ultimo neppure in grado di presentare progetti adeguati per difendere le piazze cittadine. Il controllo capillare sta diventando impossibile perché i poliziotti sono pochi e ci sono troppe zone franche in mano a spaccio e delinquenza. Potrebbero essere impiegati gli agenti di polizia municipale ma manca la volontà politica di Nardella di utilizzare, soprattutto nelle ore serali, i vigili attualmente presenti nell’organico di Palazzo Vecchio. Non possiamo più perdere tempo perché i cittadini pretendono risposte. Bisogna assumere nuovi vigili urbani, visto che le risorse ci sono, destinati esclusivamente al controllo di strade e piazze durante la sera e la notte, addestrati e preparati fisicamente per poter intervenire sul territorio: devono correre, fermare chi compie reati. Se non ci fosse la possibilità di impiegare più vigili sul territorio, la mia proposta è quella di creare una vera e propria task force, di “City Angels”, mista pubblico-privata. Personale debitamente formato, con tanto di abilitazione professionale, e non certo improvvisato che sarà affiancato da agenti della Municipale che coordineranno la task force -propone il Consigliere regionale e candidato sindaco di Firenze Paolo Marcheschi- Se sarò io sindaco, almeno per il primo anno, Firenze sarà presidiata da questi gruppi misti pubblico-privati: si deve far capire che chi vuole delinquere a Firenze non troverà più quartiere. Infine scriverò al ministro della Giustizia Bonafede per chiedere a questo Governo la certezza della pena: ossia chi delinque deve essere tenuto in carcere senza che il giorno dopo l’arresto vengano rilasciati dai giudici. Giro di vite dunque anche da parte del Governo”.

 

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