Arresto genitori Renzi, fissato l'interrogatorio davanti al gip. Il padre: "Ricostruzioni false"
I genitori di Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, sono agli arresti domiciliari da due giorni nella loro casa di Torri (Rignano sull'Arno). Compariranno lunedì 25 febbraio davanti al gip Angela Fantechi: la data dell'interrogatorio di garanzia è stata comunicata nella tarda serata di ieri - martedì 19 febbraio - ai difensori e confermata solo nelle ultimissime ore. Non c'è certezza, invece, sul luogo dove la coppia sarà sentita: possibile che venga scelta una località diversa dalla procura per evitare che giornalisti e fotografi assaltino i coniugi Renzi.
Le accuse per Renzi e Bovoli sono di bancarotta fraudolenta, false fatturazioni e fallimento doloso di tre cooperative, ovvero Delivery, Europe service e Marmodiv, la cui richiesta di fallimento è tuttora in corso. Le tre sono collegate a Eventi 6, la società di marketing creata da Renzi sr. Stando all'accusa le tre cooperative sono state tirate su per mettere a disposizione della società-madre manodopera senza avere oneri previdenziali ed erariali.
Il post su Facebook di Tiziano Renzi: "Non auguro a nessuno tutto ciò"
Tiziano Renzi si è sfogato con un post su Facebook: "Un semplice messaggio su Facebook, visto che mi è consentito, per ringraziare tutte le persone che hanno fatto sentire in queste ore la loro vicinanza. Non auguro a nessuno - nemmeno al mio peggiore nemico - di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo. Tuttavia ci prepariamo a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori. Voglio che sia chiaro una cosa: i giornali sono pieni solo delle ricostruzioni dell’accusa. Io affermo qui (e purtroppo per il momento posso solo qui) che queste ricostruzioni sono false. Come erano false le vicende del passato dalle quali siamo sempre usciti assolti. A tutti chiedo solo una cosa: aspettate i processi. Aspettate e vedremo chi ha ragione. Il massacro mediatico di questi giorni è incredibile. Ed è un incubo non potersi difendere. Vorrei urlare il mio sdegno e invece sono chiuso in casa come un criminale. Posso solo dire questo: aspettate il processo. E vedrete. Qualcuno vuole fare il processo sui media. Io affronterò il processo nelle aule dei tribunali da cittadino massacrato preventivamente sui media ma da cittadino incensurato che rivendica con forza la propria innocenza. Non abbiamo fatto mai fatture false, non siamo amministratori di fatto, non abbiamo fatto bancarotta, non abbiamo lavoratori in nero. Noi non stiamo scappando: chiediamo solo di essere giudicati. Quando arriveremo a sentenza, vedremo quali titoloni ci saranno sui giornali. L’avviso di garanzia apre i giornali per settimane, la notizia di archiviazione va nei trafiletti: ci sono già passato più volte. Per adesso vi dico grazie. E stacco Facebook finché non uscirò di qui. A tutti quelli che commentano dico: noi siamo persone oneste e non abbiamo commesso nessuno dei reati di cui ci accusano. Che si possa massacrare qualcuno sui giornali senza dare spazio mai alle ragioni della difesa e alle evidenti contraddizioni dell’accusa è semplicemente ingiusto. Grazie a chi sta pregando per noi, perché per noi è il regalo più grande."
Intanto i coniugi non sono più nella loro casa di Torri. Hanno chiesto al gip di trasferirsi nella casa di una delle figlie a Rignano per 'motivi familiari'. Qui passeranno le loro giornate sempre agli arresti domiciliari.
Genitori Renzi agli arresti domiciliari, le reazioni
Molte persone dal mondo politico si sono espresse sul caso dei coniugi Renzi, facendo riferimento al figlio - l'ex premier Matteo Renzi, che ha detto la sua nelle ultime ore - e alla possibile strumentalizzazione della vicenda. "Mi sembra che abbia già parlato molto bene Matteo Renzi e sottoscrivo ogni sua parola" è, per esempio, quanto detto dal deputato del Pd Luca Lotti.
Calenda: "Matteo va difeso"
Intervistato da Repubblica, l'ex ministro Carlo Calenda ha detto: "Renzi va difeso, comprendo la sua amarezza e ne condivido lo sfogo. Non solo le colpe dei genitori non ricadono sui figli, ma anche in altre inchieste che li hanno riguardati, le accuse si sono rivelate bolle di sapone o peggio. Non ho gli elementi per giudicare. Ma certo gli arresti domiciliari appaiono un provvedimento molto severo. Stiamo parlando di misure estreme date le ipotesi di reato. Questo è certo. Non vado oltre".
Giachetti difende i Renzi: "Fatto anomalo"
"Quello che è successo ai genitori di Renzi è un fatto anomalo. Ho sempre trovato singolare che le sentenze non si commentino. Ma ora siamo arrivati all'assurdo, c'è qualcuno che vorrebbe che non si commentassero nemmeno i provvedimenti della magistratura". Così Roberto Giachetti, candidato alla segreteria del Pd in un'intervista al Corriere della Sera. "Certe cose le dicevo nei confronti di Berlusconi e nel mio partito c'era chi mi guardava in cagnesco. Le ho dette anche per Mastella, Raggi e Guidi. Ho sempre denunciato le distorsioni della giustizia. In Italia la giustizia è malata ed è tempo che lo diciamo tutti. Nei confronti dei genitori di Renzi viene applicata la misura cautelare per un reato per il quale non so neanche se è prevista la galera, a due persone incensurate di oltre 70 anni. Se non fossero stati i genitori di Renzi non sarebbero stati messi agli arresti domiciliari".
Albamonte contro Renzi: "Declinazione inedita..."
Intervistato da La Stampa, il pm Eugenio Albamonte (ex presidente Anm) non sposa il concetto di giustizia a orologeria: "Secondo le illazioni di Renzi il tentativo sarebbe stato non tanto di interferire sulla politica, quanto sulla distorsione dell'informazione per offuscare mediaticamente un altro caso: siamo davanti a un'inedita declinazione del complottismo della magistratura. In questo momento non riesco a capire quale sarebbe il passaggio politico che riguarda Renzi: non mi sembra sia candidato alla segreteria del Pd, che sia presidente del Consiglio, che sia particolarmente esposto politicamente. Mi sembra si stia ritagliando spazi più che altro nel mondo della cultura".
Salvini: "Voglio vincere con le idee"
Il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini ha parlato a Rtl 102.5: "Non conosco l'inchiesta e non mi permetto di giudicare il lavoro dei magistrati. Da avversario politico non ho niente da festeggiare perché le battaglie le voglio vincere con le idee, con i fatti, voglio che gli italiani scelgano Salvini non perché hanno arrestato due anziani genitori. Io festeggio quando arrestano i camorristi".
Martina: "Fiducia nella giustizia"
"Bisogna ribadire la fiducia e la stima nella giustizia, come ha anche fatto Renzi ieri con le sue parole, ma la dinamica e la tempistica" del provvedimento a carico dei genitori dell'ex premier, rendono "comprensibile che si apra un dibattito sugli arresti domiciliari" ha detto a Radio 1 Rai Maurizio Martina, deputato del Pd e candidato alla segreteria del partito.