Il centrodestra punta su Andrea Poggianti per Empoli: il 28enne sarà candidato sindaco
Il Centrodestra empolese è pronto a lasciare il tavolo delle trattative per entrare nel vivo della campagna elettorale di Empoli: i vertici provinciali avrebbero infatti trovato un accordo sul nome del giovane avvocato Andrea Poggianti, membro di Fratelli d'Italia e consigliere comunale del Centrodestra per Empoli. Manca ancora l'ufficialità, ma sembra che il dado sia stato tratto.
Avevamo già scritto che il 28enne empolese era il candidato 'naturale' della coalizione, quello che si era conquistato a colpi di mozioni e iniziative sul territorio maggiore risonanza, autoproclamandosi interprete delle istanze di quell'area politica, sia in consiglio comunale che fuori dalle mura del municipio: in un momento 'di secca' del centrodestra sul territorio, Poggianti ha fatto sentire la sua presenza sia a livello istituzionale che attraverso una corposa macchina comunicativa tra i cittadini.
Poggianti incasserebbe così il supporto della 'Triplice Alleanza' Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, oltre ad essere sostenuto anche dall'area UDC e dal Popolo della Famiglia.
Gli sfidanti interni di Andrea Poggianti
La sua candidatura, però, è dovuta passare da un braccio di ferro interno alla coalizione: la Lega non voleva farsi scappare la poltrona di sindaco del capoluogo dell'Empolese Valdelsa, una roccaforte renziana con un valore simbolico non indifferente. Dopo il 'no' di Fabio Dragoni e con il segretario dell'Empolese Valdelsa Marco Cordone indicato su Fucecchio, il Carroccio ha tentato fino alla fine di proporre un suo candidato, sfruttando gli ampi spazi di dialogo che lo stesso Poggianti ha concesso dicendosi sempre disposto al passo indietro per l'unità del centrodestra. Il candidato 'alternativo' era il giovane Andrea Picchielli, ex segretario Lega Empolese Valdelsa e coordinatore fiorentino Lega Giovani, con un esperienza lavorativa al Parlamento Europeo di Strasburgo. Alla fine, però, sembra aver prevalso il peso politico di Poggianti sul territorio, l'unico, forse, in grado di essere messo sul piatto della bilancia accanto a quello di un candidato forte come Brenda Barnini.
In vista della Regione
Ma dietro il passo indietro del partito leader della coalizione c'è anche un disegno politico ben preciso. Il centrodestra toscano guarda con lungimiranza al 2020, quando si voterà per il governo regionale: l'obiettivo è arrivare uniti a quella data (e con più comuni possibili) per strappare la Regione rossa alla sinistra per la prima volta nella sua storia. Rotture, quindi, non sono ammissibili e ogni pedina deve essere al suo posto in un gioco di scambi e contropartite per il bene dell'area di centrodestra: così il placet su Poggianti potrebbe aver deciso cambi di rotta a livello di Empolese Valdelsa con il nome di Picchielli, ad esempio, che sicuramente sarà collocato con cura in qualcuno dei comuni del Circondario (si parla di Vinci). Tutto è legato come in una torre di carte che comprende l'intera provincia e che ha ovviamente come 'asso' il Comune di Firenze.
Quello empolese, insomma, è un altro episodio di una sceneggiatura che il centrodestra toscano ha avviato da tempo, un film di cinema indipendente (slegato dai palazzi romani dove i rapporti tra il terzetto Fi-Lega e FdI sono un po' più complicati) che mette l'unità di intenti al centro con vista sulle prossime elezioni regionali. Se infatti non è un unicum, è quantomeno raro vedere partiti non alleati al governo che a livello regionale decidono a tavolino le candidature di tutti i comuni al voto, annunciando fin da subito a livello di quadri dirigenziali l'alleanza. "Siamo consapevoli che la priorità di tutti è mandare a casa il Partito Democratico", hanno riaffermato solo ieri (non fosse chiaro) i rappresentanti del centrodestra toscano Susanna Ceccardi (Lega Toscana), Stefano Mugnai (Forza Italia) e Francesco Torselli (Fratelli d’Italia), in una nota in cui si è anche annunciato di aver "raggiunto l’intesa sulla maggioranza dei comuni" (i nomi saranno però formalizzati in via ufficiale "solo nei prossimi giorni").
Chi è Andrea Poggianti
Diplomato al Liceo Scientifico 'Il Pontormo' di Empoli, si è laureato in Giurisprudenza all'Università di Firenze e ha conseguito l'abilitazione per l'avvocatura. Dal 2005 è eletto per vari anni, rappresentante degli studenti al Pontormo e nella Consulta Provinciale degli Studenti di Firenze. Iscritto nel 2006 ad Azione Giovani, movimento giovanile di Alleanza Nazionale, nello stesso anno forma il relativo coordinamento Empolese, di cui diventa Presidente fino al 2009. Nel 2009 è nominato Dirigente Provinciale della Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà. Viene eletto anche Dirigente Nazionale del Movimento Studentesco Nazionale, sigla unitaria della destra studentesca italiana, fino al 2012. All'Università di Firenze è eletto per il biennio 2011-2013, Consigliere di Facoltà e della Scuola di Giurisprudenza per il "Centrodestra per l'Università". A fine 2012 decide di uscire dal PdL per aderire a FdI - Alleanza Nazionale di cui diventa Portavoce ad Empoli e nell'Empolese Valdelsa. Alle elezioni comunali di Empoli del 25 maggio 2014, è tra i fondatori, capolista e primo dei non eletti con 155 preferenze, de 'Il Centrodestra per Empoli', lista formata da FdI e UDC. Da Marzo 2016, dopo le dimissioni di Francesco Gracci, è capogruppo in consiglio comunale. Da Maggio 2018 è Dirigente Provinciale di Firenze di Fratelli d'Italia.
Tutti i candidati
Poggianti sarà quindi il primo sfidante ufficiale del sindaco Barnini. Si attende adesso di capire chi sarà il candidato del 'polo civico di sinistra' lanciato da Fabrica Comune, mentre sembra ormai scontata la candidatura di Anna Baldi per il M5S anche se la candidatura ufficiale tarda inspiegabilmente ad arrivare. A piccoli passi la campagna elettorale di Empoli entra nel vivo.
Giovanni Mennillo