Social, Diocesi di Montepulciano: "I preti li usino con attenzione"
Social, una nuova realtà culturale e sociale da sapere utilizzare, anche nella Chiesa.
La Nota dell’Ufficio Comunicazioni Sociali circa il corretto utilizzo dei social media.
1. Un campo privilegiato di espressione
Il nostro tempo è caratterizzato da una diffusione degli strumenti della comunicazione sociale sempre più rapida e pervasiva. I mass-media sono ovunque attorno a noi e non possiamo più farne a meno. Siamo chiamati a vivere in questo contesto con nuovo dinamismo e siamo sempre più consapevoli che «la comunione ecclesiale e la missione evangelizzatrice della Chiesa trovano, inoltre, nei media un campo privilegiato di espressione. Dal Concilio ad oggi la Chiesa ha preso ancor più coscienza di quanto sia importante coniugare tutti gli ambiti della vita ecclesiale con questa nuova realtà culturale e sociale» (cfr. Nota della CEI “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”).
2. L’utilizzo di nuovi linguaggi
La maggior parte degli operatori pastorali, nonché dei ministri ordinati, dei religiosi e delle religiose, come anche dei dipendenti dei vari uffici della Curia Vescovile nonché di tutti coloro che svolgono un servizio in Diocesi e per la Diocesi, nelle Parrocchie e per le Parrocchie, anche nella nostra Chiesa sono in possesso dei nuovi mezzi che offre la tecnologia a servizio della Nuova Evangelizzazione. La loro incidenza sui modi di pensare e di agire, sugli stili di vita, sulla coscienza personale e comunitaria, in una parola sulla cultura e sulla stessa evangelizzazione, fa sì che anche la nostra Chiesa non può non impegnarsi sempre più profondamente nel mutevole mondo delle comunicazioni sociali. Proprio per questo motivo, dalle categorie sopra indicate, è opportuno che tali mezzi siano adoperati con acuta saggezza e fine intelligenza, sapendo che essi possono veicolare ora messaggi evangelici ora messaggi contrari a tale logica, coinvolgendo sempre più un numero maggiore di utenti, abitanti dello “spazio digitale”. Per questo la Chiesa è stata sempre vigile e prudente! Essa sa pure che gli uomini possono usarli contro il piano di Dio creatore e volgerli a propria rovina; anzi, è afflitta da materno sentimento di dolore per i danni che molto spesso il loro cattivo uso ha provocato all’umanità e può provocare anche ai fedeli della nostra Chiesa diocesana.
3. Capacità di discernimento e saggio utilizzo
In virtù di quanto sopra specificato invitiamo tutti i cristiani a valutare con temperata capacità di discernimento un saggio utilizzo dei mezzi di comunicazione sociale ben coscienti che essi possono incidere sul pensiero degli uomini e delle donne che si aspettano da loro una chiara testimonianza evangelica. Occorre, nell’utilizzo dei social media in particolare, essere consapevoli che quando a scrivere è un sacerdote, un religioso, una religiosa, un catechista o qualsiasi appartenente ad un organismo parrocchiale o diocesano, le sue espressioni vengono facilmente intese come appartenenti alla Chiesa. Evidentemente ognuno ha diritto alla libertà di pensiero ma non è libero, in quanto cristiano, di esprimerlo con parole offensive del prossimo, o denigratorie, o ridicolizzanti, o scurrili. L’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza è aperto ad aiutare quelle comunità o associazioni che si rendono disponibili per lo sviluppo dei mezzi di comunicazioni o semplicemente per la comprensione di essi, anche e soprattutto attraverso la collaborazione di laici impegnati nelle varie realtà.
La presente Nota è stata approvata dal Vescovo della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza S.E. mons. Stefano Manett
Fonte: Diocesi di Montepulciano