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Autonomia, Rossi: "Con staterelli c'è il rischio che il Paese si spezzi"

"La divisione in tanti staterelli può solo fare male all'Italia. La materia istituzionale deve mettere tutti d'accordo, non è possibile affrontare questo tema a porte chiuse, con il rischio che battaglie fatte solo per ottenere una manciata di voti facciano tornare indietro di secoli l'intero Paese". A dirlo il presidente della Toscana Enrico Rossi in diretta su Skytg24 nel corso di un approfondimento sul tema dell'autonomia.

"Per parlare seriamente di questo argomento - ha spiegato Rossi - manca una piattaforma comune, condivisa tra le Regioni e discussa con il Parlamento. Questo andare singolarmente a trattare con il Governo non va bene e lascia spazio a tante interpretazioni. Se tutte le Regioni facessero quello che hanno fatto Lombardia e Veneto alla fine non ci sarebbe più un Paese unico e tutti potremmo solo rimpiangere di aver intrapreso questa strada".

"Una richiesta di autonomia che riguarda ben 23 materie - ha aggiunto Rossi - è di fatto la creazione di tanti piccoli stati, così come la partecipazione diretta delle Regioni al gettito delle imposte locali vorrebbe dire cristallizzare la spesa storica e quindi le differenze tra un Nord sempre più ricco e un Sud sempre più povero. Vorrebbe dire far venire meno la programmazione nazionale, frammentare il Paese, aumentare le disparità tra cittadini, portare alla disorganizzazione delle istituzioni. E comunque gli staterelli non funzionano. Serve un regionalismo cooperativo all'interno del Paese e collaborativo con il resto dell'Europa".

"Ritengo molto pericoloso che si conceda tanta autonomia su tante materie senza un ragionamento serio su cosa sia lo Stato - ha concluso Rossi - e sarei d'accordo su inserire un principio di supremazia dello Stato all'interno della Costituzione, per bloccare le fughe in avanti che in certi momenti le Regioni possono fare. E' necessaria una discussione seria, per definire livelli essenziali di prestazione, come avviene in sanità. Serve chiarezza su ciò che spetta a tutti i cittadini, dalla Calabria alla Val d'Aosta".

Alla giornalista che chiedeva della proposta di autonomia regionale avanzata dalla Toscana, Rossi ha spiegato: "La nostra proposta sta all'interno di un rapporto di cooperazione con lo Stato. Proponiamo che se una Regione ha delle normative regionali più avanzate in un settore, ad esempio la Toscana ha una legge molto avanzata sulla tutela del paesaggio, lo Stato tuteli quelle leggi. Abbiamo chiesto che Regione e Stato si impegnino insieme per la promozione dei beni culturali e dei musei, non abbiamo chiesto la gestione diretta del nostro patrimonio culturale. In pratica chiediamo di essere coinvolti per organizzarci meglio, così come abbiamo fatto anche sul tema dell'accoglienza, non di trattenere le risorse".

Fonte: Giunta Regionale

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