Trappole naturali per fermare la processionaria
Il Comune di Greve dice addio ai prodotti larvicidi nella lotta alle processionarie. Sono trappole ecologiche, legate al tronco dei pini, quelle che la giunta Sottani adotterà sperimentalmente come strumento innovativo e a impatto zero per combattere la proliferazione delle processionarie nelle aree pubbliche e nei giardini scolastici. Gli interventi, esclusivamente meccanici, permetteranno di interrompere il ciclo vitale delle processionarie impendendo ai fastidiosi insetti di scendere a terra.
L’amministrazione comunale sta provvedendo ad allacciare le trappole intorno agli alberi dei pini, piante tra le più colpite dall’insetto, nelle zone più frequentate dai bambini, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e tutelare la salute dei cittadini. Interrompendo il ciclo vitale dell'insetto è stato riscontrato che sulle piante vittime delle processionarie i nidi non si ricostituiscono nelle successive stagioni.
“Contrastiamo la proliferazione dell’insetto – spiega l'assessore all'Ambiente Stefano Romiti - attraverso la collocazione di un sistema di trappole, applicato direttamente sui tronchi degli alberi, che impedisce la discesa a terra dei bruchi di processionaria del pino. Lo strumento si affianca alla rimozione meccanica dei nidi presenti sulle alberature”. Le trappole installate serviranno ad intercettare le processioni nel momento in cui stanno scendendo a terra, fermandole mediante sistemi di bloccaggio differenti. “Per entrare del dettaglio - aggiunge l’assessore Romiti – stiamo procedendo con l’installazione di grandi sacche atte ad accogliere i bruchi. I sacchetti, contenenti della terra, simulano la tendenza naturale delle processionarie ad interrarsi”.
Fonte: Ufficio Stampa