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Rifiuti, il Comune di Pistoia dice no al piano Ato

Il Comune di Pistoia ha espresso voto contrario alla proposta di piano economico finanziario deliberata dall’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ato Toscana centro.

All’assemblea di questa mattina composta dai 59 Comuni compresi nell’ambito territoriale che raggruppa le province di Pistoia, Prato e Firenze, l’assessore comunale alle partecipate Margherita Semplici, delegata dal sindaco Alessandro Tomasi, ha bocciato la previsione di aumento dei costi contenuta nel piano economico dell’Ato, quello da cui derivano le tariffe dei rifiuti.

Il documento finanziario presentato questa mattina in assemblea, a Scandicci, contiene infatti consistenti aumenti dovuti anche ad un riequilibrio economico richiesto dal gestore del servizio, Alia Spa, che sostiene di aver avuto maggiori costi rispetto a quanto preventivato a causa delle carenze degli impianti di smaltimento e al conseguente conferimento dei rifiuti fuori dall’ambito regionale di riferimento.

Per il Comune di Pistoia, però, non dovrebbero essere i cittadini a farsi carico degli aumenti dovuti alle carenze impiantistiche per lo smaltimento dell’indifferenziata e alle irrealizzate previsioni contenute nel piano regionale di gestione dei rifiuti (alla base della gara che ha individuato il gestore unico nell’ambito Toscana centro). Per tale ragione Pistoia ha votato contro il provvedimento.

«Occorreva e occorre – dice il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi – un’adeguata programmazione regionale sull’impiantistica. Il ciclo dei rifiuti necessita di risposte concrete altrimenti si andrà presto verso l’emergenza. Pistoia sta facendo la sua parte mettendo in campo, seppur con ritardo, tutte le misure necessarie per raggiungere adeguati livelli di differenziata, con l’introduzione entro la fine di quest’anno degli interrati nel centro storico e poi, nel corso del 2020, con l’avvio di un diverso sistema di raccolta differenziata su tutto il territorio comunale. Ma questo ha senso soltanto a fronte di una concreta programmazione a livello regionale per la gestione del ciclo dei rifiuti. Abbiamo deciso di votare contro al piano economico dell’Ato convinti che il problema dell’impiantistica non dovrebbe ricadere sulle spalle dei cittadini. Una goccia nel mare probabilmente, ma non potevamo accogliere con favore aumenti calati dall’alto».

Nelle scorse settimane il Comune di Pistoia, attraverso l’ufficio ambiente e il servizio finanziario, ha inoltrato una richiesta di chiarimenti ad Ato e ad Alia Spa rispetto agli aumenti previsti sul 2019 nella misura complessiva di 2milioni e 727mila euro per Pistoia.

Il gestore ha motivato il riequilibrio con la constatazione oggettiva che il quadro impiantistico posto alla base di gara per il gestore unico non è stato realizzato e (scrive Alia) non è realizzabile. I costi dovuti a queste carenze pesano in modo particolare su Pistoia che ha basse percentuali di materiale differenziato e conferisce, quindi, una grande quantità di indifferenziata.

Una parte degli aumenti è dovuta inoltre all’incremento del costo dei servizi di base già previsto negli anni scorsi per il 2019, con la concessione siglata a seguito della gara per il gestore unico. Altro punto, questo, su cui l’amministrazione comunale ha espresso perplessità.

Nell’assemblea dell’Ato di questa mattina l’assessore Semplici ha votato contro la proposta di piano finanziario esponendo le ragioni del Comune di Pistoia e chiedendo almeno di aspettare ad inserire nel piano il riequilibrio di Alia fino alla conclusione dell’istruttoria che è tuttora in corso da parte dell’Autorità, in modo tale da avere accesso ai dettagli dei maggiori costi richiesti dal gestore.

La proposta di piano economico, tuttavia, è stata approvata dall’assemblea.

Fonte: Comune di Pistoia - ufficio stampa

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