Villa Medicea, Bagnai (Insieme per Montelupo): "Ammodernamento e poi dietrofont"
"È noto a tutti che Insieme per Montelupo non ha gradito l’epilogo conseguente alla chiusura dell’Opg, perché si è assistito ad una repentina e non compiutamente spiegata metamorfosi ministeriale, che ha portato al disimpegno del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che aveva provveduto a investire cospicue risorse per l’ammodernamento strutturale che parevano finalizzate ad una riconversione .
Oggi siamo in presenza di argomentazioni a nostro avviso un tantino pretestuose che vogliono comunque chiamare in causa Luca Lotti, reo, secondo qualche retropensiero che ama gettare fango, di aver sponsorizzato un utilizzo della struttura per finalità alberghiere di lusso.
Non ci interessano le illazioni e certe sottolineature del Fatto Quotidiano ci paiono fuorvianti, non sufficientemente aggiornate e forse non esenti dal voler tirare la volata a qualche attore dell’agone politico cittadino.
La nostra posizione nei confronti dell’amico Lotti è quella di limitarci alle valutazioni politiche, ed è intorno a quelle che ci sentiamo di chiedergli conto , perché durante la permanenza in carica dei governi di cui ha fatto parte si sono verificati nell’ordine i completamenti di opere di ammodernamento dell’immobile e poi un repentino dietrofront che ha vanificato spese che prefiguravano altri vincoli di destinazione.
È intorno a questi fatti realmente verificatisi e non alle fantasie che occorre concentrare le attenzioni; è vero che liberando la Villa Ambrogiana si è attuato il programma locale del Partito Democratico , ma si è pagato un costo che a nostro avviso configura un danno erariale; non ci pare che procedere con tanta disinvolta bizzarria a fare e disfare quando si usa pubblico denaro sia edificante , e senza fare indebite cacce a qualche strega non si può dire che sia stata usata la cura del buon padre di famiglia".
Daniele Bagnai, Insieme per Montelupo