Confronto e programmazione, firmato protocollo d'intesa tra SdS e sindacati
La più grande Società della Salute della Toscana Centro dopo Firenze si dota di un protocollo coi sindacati. Oggi, martedì 12 febbraio, la SdS Empolese Valdarno - rappresentata dal direttore Franco Doni e dal presidente Brenda Barnini - ha stilato l'intesa coi rappresentati di Cgil, Cisl e Uil dell'area fiorentina e pisana.
Il protocollo prevede incontri periodici tra le parti ogni tre mesi e si sviluppa molto sul tema del confronto. In particolare, il confronto è sul processo di riogranizzazione e innovazione sanitaria definito da Governo e Regione Toscana. La volontà, inoltre, è quella di creare un sistema di relazioni sindacali per la promozione della salute e la sicurezza sul lavoro; argomenti centrali sono l'occupazione nell'ambito degli appalti pubblici e le disposizioni di programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria.
Alle organizzazioni sindacali saranno presentati documenti di indirizzo e programmazione ed eventuali progetti elaborati, al fine di condividere, nel rispetto dei reciproci ruoli, percorsi di innovazione, sperimentazione, valorizzazione di modelli organizzativi e di erogazione di servizi.
"Reputo positivo trovare una modalità ufficiale di concertazione. Siamo in una fase di crescita della SdS e si stanno predisponendo gli strumenti di programmazione per i prossimi anni. Speriamo che, diversamente da quanto accade con la politica nazionale, si possa iniziare a confrontarsi in modo nuovo" ha dichiarato il presidente Barnini.
Soddisfazione anche da parte dei rappresentanti delle sigle sindacali: "Stiamo toccando con mano i bisogni della società, creando un sistema tra i vari soggetti e condividendo le varie risposte. Ci siamo e vogliamo che questa concertazione sia per sempre. Il territorio aveva già un 'humus' positivo, non partivamo da zero".
Si tratta del secondo accordo di tale tipo nella Metrocittà, il primo in questa area di riferimento. Alla firma erano presenti anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di Montopoli, Linda Vanni, e Rossella Boldrini, direttore dei Servizi Sociali Asl Toscana Centro. Per quanto riguarda i numeri, la SdS Empolese Valdarno Valdelsa lavora su un’area che interessa 245.000 abitanti ed eroga servizi per un valore di 20 milioni di euro all’anno. I principali ambiti di intervento al momento riguardano il sostegno a anziani e diversamente abili.
Gli articoli del protocollo
Articolo 1
La Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, in applicazione dell’art. 28 del proprio Statuto, e le Organizzazioni Sindacali area Fiorentina e Pisana intendono creare un sistema di relazioni sindacali basato sul confronto su tematiche di carattere generale che investono la promozione della salute e la sicurezza sul lavoro, l’occupazione nell’ambito degli appalti pubblici, le disposizioni di programmazione sanitaria, sociosanitaria e sociale e confrontarsi sul processo di riorganizzazione e innovazione sanitaria e sociosanitaria definito dagli atti normativi e di indirizzo del Governo e della Regione Toscana, ricercando tutte le possibili sinergie fra i soggetti interessati.
Articolo 2
Gli incontri si terranno di norma su convocazione della componente pubblica con cadenza periodica almeno trimestrale. La componente sindacale potrà richiedere incontri specifici su temi particolari, al di fuori degli incontri programmati, da tenersi, di norma, entro 7 giorni dalla richiesta.
Articolo 3
Materie di confronto tra le parti saranno in generale tutti gli atti di programmazione integrata delle politiche sanitarie, sociosanitarie e sociali e di organizzazione e gestione dei servizi sanitari e sociosanitari nell'ambito territoriale della zona-distretto e segnatamente:
Piano Integrato di Salute (PIS);
Programma Operativo Annuale (POA);
Profilo di salute;
Bilancio Preventivo e Pluriennale.
Ciò premesso, le parti firmatarie del presente protocollo ritengono prioritario avviare un confronto anche in merito alle seguenti materie:
· Piano regolatore dei servizi territoriali e percorsi di continuità ospedale-territorio;
· Non autosufficienza (ripartizione FNA, residenzialità, semiresidenzialità e cure intermedie);
· Case della Salute, ADI e Sanità d'iniziativa;
· Organizzazione dell’Emergenza Sociale Territoriale;
· Servizi appaltati, qualità del servizio e tutela occupazionale.
Articolo 4
Alle Organizzazioni Sindacali saranno presentati documenti di indirizzo e programmazione ed eventuali progetti elaborati, al fine di condividere, nel rispetto dei reciproci ruoli, percorsi di innovazione, sperimentazione, valorizzazione di modelli organizzativi e di erogazione di servizi.
Articolo 5
Affinchè i confronti di volta in volta si possano svolgere nei tempi e nei modi più utili a produrre risultati concreti, la delegazione di parte pubblica, si impegna a fornire tutte le informazioni utili all’argomento del confronto in via preventiva.
Articolo 6
Ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di cui all'art. 1, il Presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, di concerto con il Direttore Generale dell'Azienda USL Toscana Centro, o suo delegato, si farà promotore dell'attivazione del Protocollo, curandone il coordinamento, nonché del confronto tra tutti i soggetti sottoscrittori.