Santa Croce sull’Arno commemora il 'Giorno del ricordo 2019'
Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, istituito con legge 30 marzo 2004 n. 92, con la quale si è cercata una riconciliazione e una pacificazione nazionale, una legge che, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si è resa necessaria per ricordare «l'imperdonabile orrore contro l'umanità costituito dalle foibe, […] e l'odissea dell'esodo, e del dolore e della fatica che costò a fiumani, istriani e dalmati ricostruirsi una vita nell'Italia tornata libera e indipendente ma umiliata e mutilata nella sua regione orientale».
L’Amministrazione Comunale di Santa Croce sull’Arno, in memoria di quel dramma, ha allestito nella Biblioteca “Adrio Puccini” la mostra Le tragedie del confine orientale, a cura della Fondazione Memoria della deportazione.
La mostra, composta da dieci tavole, racconta con dovizia di particolari la violenza di massa nei confronti di militari e di civili, in prevalenza italiani, avvenuta in diverse zone della Venezia Giulia dalla fine della Prima guerra mondiale sino all'esodo degli italiani costretti ad abbandonare le loro terre.
Con una selezione della documentazione presente in Biblioteca è stata realizzata anche la Vetrina del Ricordo, ma molti altri testi possono essere reperiti in Rete e richiesti da tutte le persone che vogliono approfondire la conoscenza dei fatti drammatici che hanno coinvolto oltre 250 mila italiani del confine orientale, tra esuli e vittime delle Foibe.
E’ possibile, infatti, comprendere storicamente la vicenda che solitamente si riassume nei termini “Foibe” ed “esodo”, se la si inserisce nella sua dimensione europea e se quanto è accaduto nello spazio tra Trieste e Istria nel periodo tra il ‘43 e il ‘45 si inquadra in un lasso di tempo più lungo e in uno spazio più ampio.
Estremamente importante per un approfondimento, può risultare la visione di La nostra storia e la storia degli altri. Il Confine orientale nel Novecento, documentario realizzato dalla Regione Toscana, che raccoglie le tracce della memoria e di molte sofferenze e storie individuali, di qua e di là dal confine. “I profughi hanno dato nel complesso un grande esempio di dignità, di apertura, di moderazione e tolleranza, di intelligenza pagando essi soli una colpa che ricade su tutta l’Italia” (Magris)
La mostra resterà allestita in Biblioteca Comunale fino a sabato 16 febbraio e potrà essere visionata durante l’orario di apertura.
Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno